GRANDE
SANTIFICAZIONE DELLE ACQUE
Alla
Teofania del Signore
Terminato
il vespro, o la preghiera dietro all’ambone se si celebra la divina liturgia
vespertina, ci rechiamo in processione al nartece, oppure al fonte, attraverso
le porte sante. Il primo celebrante sostiene la croce preziosa al di sopra del
capo ed è preceduto dai portatori delle candele e del turibolo. Il primo
celebrante depone egli stesso la croce su di un tetrapodio già allestito,
mentre si distribuiscono candele ai fedeli, e incensa i quattro lati del fonte,
le icone, l’icona della festa posta su di un leggìo, i sacerdoti e i fedeli.
stichire
idiomele, tono 8°
(di
Sofronio, Patriarca di Gerusalemme)
La
voce del Signore * echeggia sulle acque proclamando: * Venite, ricevete tutti *
lo Spirito di sapienza, * lo Spirito d’intelligenza, * lo Spirito del timor di
Dio, * ora che appare Cristo. (tre volte)
Oggi
è santificata* la natura delle acque; * il Giordano si interrompe * e delle
stesse sue onde * arresta il decorso, * vedendo bagnarsi il Sovrano. (due
volte)
Qual
uomo Tu ti rechi al fiume, * o Cristo, che sei il Grande Re, * ti accingi a
ricevere il battesimo * dei sudditi, o Buono, * dalle mani del Precursore, * a
motivo del nostro peccato, amico degli uomini. (due volte)
Gloria
al Padre…E ora, e sempre…
Tono
8°:
Alla voce di colui che grida nel deserto: * preparate la via del Signore, * sei giunto, Signore, * assumendo forma di servo: * chiedendo il Battesimo,* tu che non conosci il peccato. * ti videro le acque, * ed ebbero paura; * tremante divenne il precursore, * che ad alta voce disse: * Come illumina una lampada la luce? * come impone le mani un servo sul padrone? * santifica me e le acque, Salvatore * che togli i peccati del mondo.
Diac.:
Sapienza!
Il
lettore legge le letture:
(Isaia,
35: 1-10) Si rallegrino il deserto e la
terra arida, esulti e fiorisca la steppa. Come fiore di narciso fiorisca; sì,
canti con gioia e con giubilo. Le è data la gloria del Libano, lo splendore del
Carmelo e di Saròn. Essi vedranno la gloria del Signore, la magnificenza del
nostro Dio. Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti.
Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio, giunge
la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi». Allora si apriranno
gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo
salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché
scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. La terra
bruciata diventerà una palude, il suolo riarso si muterà in sorgenti d'acqua.
I luoghi dove si sdraiavano gli sciacalli diventeranno canneti e giuncaie. Ci
sarà una strada appianata e la chiameranno Via santa; nessun impuro la
percorrerà e gli stolti non vi si aggireranno. Non ci sarà più il leone,
nessuna bestia feroce la percorrerà, vi cammineranno i redenti. Su di essa
ritorneranno i riscattati dal Signore e verranno in Sion con giubilo; felicità
perenne splenderà sul loro capo; gioia e felicità li seguiranno e fuggiranno
tristezza e pianto.
(Isaia,
55: 1-13) O voi tutti assetati venite
all'acqua, chi non ha denaro venga ugualmente; comprate e mangiate senza denaro
e, senza spesa, vino e latte. Perché spendete denaro per ciò che non è pane,
il vostro patrimonio per ciò che non sazia? Su, ascoltatemi e mangerete cose
buone e gusterete cibi succulenti. Porgete l'orecchio e venite a me, ascoltate e
voi vivrete. Io stabilirò per voi un'alleanza eterna, i favori assicurati a
Davide. Ecco l'ho costituito testimonio fra i popoli, principe e sovrano sulle
nazioni. Ecco tu chiamerai gente che non conoscevi; accorreranno a te popoli che
non ti conoscevano a causa del Signore, tuo Dio, del Santo di Israele, perché
egli ti ha onorato. Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre
è vicino. L'empio abbandoni la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni
al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona.
Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le
mie vie - oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie
vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. Come
infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere
irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il
seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della parola uscita dalla mia
bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e
senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata. Voi dunque partirete con gioia,
sarete condotti in pace. I monti e i colli davanti a voi eromperanno in grida di
gioia e tutti gli alberi dei campi batteranno le mani. Invece di spine
cresceranno cipressi, invece di ortiche cresceranno mirti; ciò sarà a gloria
del Signore, un segno eterno che non scomparirà.
(Isaia, 12: 3-6) Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza». In quel giorno direte: «Lodate il Signore, invocate il suo nome; manifestate tra i popoli le sue meraviglie, proclamate che il suo nome è sublime. Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose grandiose, ciò sia noto in tutta la terra. Gridate giulivi ed esultate, abitanti di Sion, perché grande in mezzo a voi è il Santo di Israele».
Prochimeno,
Tono 3° (Ps 26: 1)
A.
Il Signore è la mia luce e il mio salvatore:chi mai temerò?
B.
Il Signore è il difensore della mia vita:di chi avrò paura?
Lettura
della Prima Epistola del santo Apostolo Paolo ai Corinzi
(1 Cor 10:1-4)
Non
voglio che ignoriate, o fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la
nuvola, tutti attraversarono il mare, tutti furono battezzati in rapporto a Mosè
nella nuvola e nel mare, tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, tutti
bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale
che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo.
Durante
la lettura dell’epistola, o meglio, durante il canto dell’alleluia, il
diacono incensa il fonte.
Alleluia,
Tono 4° (Ps ):
1°
vers.: La voce del Signore
è sulle acque.
2°
vers.: Il Dio della gloria tuona
sopra le acque.
Sac.:
Sapienza, in piedi! Ascoltiamo il santo
vangelo. Pace a tutti!
Diac.:
Lettura del santo vangelo secondo
Marco. (Mc 1:9-11).
In
quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da
Giovanni. E, uscendo dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su
di lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio
prediletto, in te mi sono compiaciuto».
E
subito il diacono recita la grande colletta, mentre il sacerdote dice
segretamente la prima preghiera.
Diac.:
In pace preghiamo il Signore.
Coro:
Kyrie eleison. (a ogni petizione)
Diac.:
Per la pace dall'alto e per la salvezza
delle nostre anime preghiamo il Signore.
Per
la pace di tutto quanto il mondo, per la prosperità delle sante Chiese di Dio e
per l'unione di tutti preghiamo il Signore.
Per
questo santo Tempio e per quanti con fede, pietà e timor di Dio vi accedono,
preghiamo il Signore.
Per
il gran presule e padre nostro …, santissimo Patriarca di Mosca e di tutta la
Rus', e per il presule nostro …, eminentissimo Metropolita/Arcivescovo (oppure
sacratissimo Vescovo) di ..., per l'insigne presbiterio, per il diaconato in
Cristo, per tutto il clero e il popolo preghiamo il Signore.
Per
il nostro paese custodito da Dio, per i suoi governanti e l’esercito preghiamo
il Signore.
Per
questa città (oppure contrada,
o isola, o monastero), per ogni
città e contrada e per quanti con fede vi abitano preghiamo il Signore.
Per
la salubrità del clima, per l'abbondanza dei frutti della terra e per tempi di
pace preghiamo il Signore.
Per
i naviganti, i viandanti, i malati, i sofferenti, i prigionieri e per la loro
salvezza preghiamo il Signore.
Perché
quest'acqua sia santificata per la potenza, l'azione e la discesa dello Spirito
Santo, preghiamo il Signore.
Perché
discenda su quest'acqua l'energia di purificazione della Trinità da sempre e
prima di ogni cosa esistente, preghiamo il Signore.
Perché
sia inviata su di essa la grazia della redenzione, la benedizione del Giordano,
preghiamo il Signore.
Perché,
per la discesa dello Spirito Santo, noi siamo rischiarati dalla luce
dell'intelligenza e della pietà, preghiamo il Signore.
Perché
quest'acqua appaia come la salvaguardia contro tutti gli attacchi dei nemici
visibili e invisibili, preghiamo il Signore.
Perché
quest’acqua divenga dono di santificazione, lavacro dei peccati per la
guarigione dell’anima e del corpo, e provvista per ogni utilità preghiamo il
Signore.
Perché
quest’acqua divenga fontana di vita eterna preghiamo il Signore.
Perché
essa sia capace di fugare ogni insidia dei nemici visibili e invisibili
preghiamo il Signore.
Per
quanti la attingono e la raccolgono per la santificazione della loro casa
preghiamo il Signore.
Perché
essa provveda alla purificazione delle anime e dei corpi di quanti ne attingono
con fede e ne comunicano preghiamo il Signore.
Per
meritare di essere colmi di santificazione con la comunione di queste acque
all’invisibile manifestazione del santo Spirito preghiamo il Signore.
Perché
il Signore Iddio ascolti la voce della nostra preghiera di peccatori e abbia
misericordia di noi, preghiamo il Signore.
Per
essere liberati da ogni afflizione, collera e necessità, preghiamo il Signore.
Soccorrici,
salvaci, abbi misericordia di noi e custodiscici, o Dio, con la tua grazia.
Facendo
memoria della tuttasanta, intemerata, più che benedetta, gloriosa Sovrana
nostra Deìpara e semprevergine Maria insieme con tutti i santi, affidiamo noi
stessi e gli uni gli altri e tutta la nostra vita a Cristo Dio.
Coro:
A te, Signore.
Nel
frattempo, il sacerdote recita sommessamente questa preghiera:
Sac.:
Signore Gesù Cristo, Figlio unigenito,
tu sei nel seno del Padre, sei Dio vero, fonte della vita e dell’immortalità,
Luce da Luce, e sei venuto nel mondo per illuminarlo: rischiara la nostra mente
con il tuo santo Spirito e accoglici ora che ti porgiamo la magnificazione e il
ringraziamento per i tuoi prodigi mirabili sin dall’eterno e per la tua
economia salutare per gli ultimi secoli.
In
tale economia ti sei vestito della nostra povera e debole argilla e sei disceso
nella dimensione della servitù, o Re di tutto, e, ancora, hai accettato di
essere battezzato da mano di servo nel Giordano, per santificare la natura delle
acque, tu immune da peccato, per aprirci la strada alla rigenerazione mediante
l’acqua e lo Spirito, e per ricostituirci alla pristina libertà.
Festeggiando
il memoriale di questo tuo divino mistero, ti preghiamo, Sovrano amico degli
uomini: Spargi su di noi indegni tuoi servi, secondo la tua divina promessa,
l’acqua purificante, dono della tua benignità, affinché la nostra richiesta
di peccatori su quest’acqua sia benaccetta alla tua bontà e la benedizione
per mezzo di essa sia data in grazia a noi e a tutto il tuo popolo credente, a
gloria del tuo santo e adorato Nome.
Poiché
a te spetta ogni gloria, onore e adorazione, insieme al Padre tuo aprimordio e
al tuo Spirito tuttosanto, buono e vivifico, ora e sempre, e nei secoli dei
secoli.
E
dice tra sé: Amen. Quando il
diacono ha terminato la colletta, il sacerdote comincia:
Grande
sei tu, Signore, e mirabili sono le tue opere, e nessuna parola è sufficiente a
cantare le tue meraviglie. (tre volte)
Coro:
Amen.
Sei
tu in effetti che, per la tua volontà, hai condotto tutte le cose dal nulla
all'esistenza; per la tua potenza, tu sostieni la creazione e, per la tua
provvidenza, tu governi il mondo. Sei tu che, dai quattro elementi, hai composto
la natura; dalle quattro stagioni, hai coronato il ciclo dell'anno. E' davanti a
te che tremano tutte le potenze spirituali, è a te che canta il sole; sei tu
che la luna glorifica, sei tu che le stelle incontrano sulla loro strada, è a
te che obbedisce la luce; è davanti a te che gli abissi tremano; è a te che le
sorgenti obbediscono; tu hai steso il cielo come una tenda; tu hai consolidato
la terra sulle acque, hai circondato il mare con la sabbia, tu hai diffuso
l'aria per farci respirare. Le potenze angeliche ti servono e i cori degli
arcangeli ti adorano; i cherubini tutti ricoperti d'occhi, e i serafini dalle
sei ali, che stanno attorno a te, si velano per timore della tua gloria
inaccessibile. Perché Dio, indescrivibile, eterno, inesprimibile, tu sei venuto
sulla terra, dopo aver preso forma di un servo, e ti sei fatto somigliante agli
uomini, perché o Signore, a causa della tua misericordia, non hai sopportato di
vedere il genere umano tormentato dal demonio, ma sei venuto e ci hai salvato.
Noi confessiamo questa grazia, proclamiamo questa misericordia, e rendiamo
manifesto questo beneficio. Tu hai liberato le radici della nostra natura, hai
santificato il seno verginale con la tua nascita. Tutta la creazione ti cantò
quando tu apparisti. Poiché tu, nostro Dio, sei nato sulla terra, e hai vissuto
tra gli uomini; tu hai santificato le acque del Giordano inviando dall'alto del
cielo il tuo santo Spirito, e sei tu che hai schiacciato le teste dei demoni che
vi si tenevano nascoste.
E
dice tre volte quanto segue, benedicendo ogni volta l'acqua con la mano:
Tu
dunque, o amico degli uomini, vieni anche ora per l'effusione del tuo santo
Spirito, e santifica quest'acqua. (tre volte)
Coro:
Amen.
E
donale la grazia della redenzione, la benedizione del Giordano. Fanne una
sorgente d'incorruttibilità, un dono di santificazione, di remissione dei
peccati, di guarigione delle malattie, di annientamento dei demoni, che sia
inaccessibile alle potenze nemiche, colmata della forza degli angeli. Che tutti
quanti ne attingono e ne bevono possano averla per purificazione dei corpi e
delle anime, per medicina contro le passioni, per santificazione delle case,
vantaggiosa per ogni bisogno. Tu sei il nostro Dio, che con l’acqua hai
annegato il peccato al tempo di Noè. Tu sei il nostro Dio, che attraverso il
mare hai liberato dalla schiavitù del faraone, per mezzo di Mosè, il popolo
ebraico. Tu sei il nostro Dio, che hai spaccato la pietra nel deserto, da cui
sgorgarono le acque e si riempirono i torrenti, e hai soddisfatto il tuo popolo
assetato. Tu sei il nostro Dio, che con l’acqua e con il fuoco, per mezzo di
Elia, hai liberato Israele dall’errore di Baal.
Il
sacerdote, soffiando sull'acqua vi intinge le dita e dice ad alta voce:
Tu
stesso anche ora, o Signore, santifica quest'acqua con il tuo santo Spirito. (tre
volte)
Coro:
Amen.
E
concedi a tutti quanti la toccano, ne usano e ne partecipano la santificazione,
la benedizione, la purificazione e la salute. Salva, Signore, e abbi
misericordia del gran presule e padre nostro, santissimo Patriarca ... e del
presule nostro eminentissimo Metropolita/Arcivescovo (oppure sacratissimo
Vescovo) .... dell'insigne presbiterio, del diaconato in Cristo, di tutto il
popolo qui presente e di tutti i nostri fratelli assenti per una giusta causa, e
accorda loro ciò che è necessario alla loro salvezza e alla vita eterna,
affinché per gli elementi, per gli angeli e per gli uomini, per le realtà
visibili e invisibili, sia glorificato il tuttosanto tuo nome, con il Padre e il
santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
Coro: Amen.
Sac.:
Pace a tutti.
Coro:
E al tuo spirito.
Diac.:
Inchiniamo il nostro capo al Signore.
Coro:
A te, Signore.
Il
Sacerdote recita segretamente la seguente preghiera:
Sac.:
Inchina il tuo orecchio, Signore, ed esaudiscici, tu che ti sei degnato di farti
battezzare nel Giordano e di santificare le acque; benedici tutti noi che
inchinando il nostro capo significhiamo la condizione di servitù. E concedici
di essere ricolmi della tua santificazione, per la partecipazione e
l’aspersione di quest’acqua; e sia per noi, Signore, di salute per l’anima
e per il corpo.
E
a voce alta:
Poiché
tu sei la santificazione delle anime e dei corpi nostri, e a te innalziamo
gloria, grazie e adorazione, assieme al Padre tuo aprimordio, e al santissimo,
buono e vivifico tuo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
Coro:
Amen.
E
subito benedice l’acqua in forma di croce con la croce preziosa, e la immerge
verticalmente, e inizia a cantare assieme al clero il tropario della festa, che
viene terminato dal coro.
Tropario,
tono 1°
Quando,
Signore, * fosti battezzato nel Giordano,* fu manifesta l'adorazione alla Trinità:*
la voce del Padre * ti rese infatti testimonianza,* con il chiamarti Figliolo
diletto;* e lo Spirito * in aspetto d'una colomba* confermò la certezza
dell'asserzione.* Ti sei rivelato,* o Cristo Dio,* e hai illuminato il mondo:
gloria a te.
Poi,
tenendo la croce con la mano sinistra, il sacerdote prende l’aspersorio con la
destra, e asperge i quattro punti cardinali con l’acqua benedetta. I fedeli si
avvicinano per baciare la croce e ricevere l’aspersione sul capo. Prima di
ritirarsi beve un sorso di acqua benedetta. Nel frattempo il coro canta il
tropario della festa. Poi si rientra in chiesa al canto del seguente idiomelo
(Tono 6°):
Cantiamo,
fedeli, la grandezza del divino beneplacito a nostro favore. Egli, divenuto
uomo, ha operato la nostra purificazione nel Giordano, lui che solo è puro e
senza macchia, che santifica me e le acque e che schiaccia in queste acque la
potenza dei nemici. Attingiamo dunque quest’acqua con gioia, fratelli miei;
poiché la grazia dello Spirito, a quanti ne attingono con fede, è donata
invisibilmente per mezzo di Cristo Dio, Salvatore delle nostre anime.
Rientrati
in chiesa si termina la liturgia come di consueto.