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LUNEDI’ DELLA 22^ SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO CICLO I

 

 

 

Antifona d'Ingresso

Abbi pietà di me, Signore, perché ti invoco tutto il giorno: tu sei buono e pronto al perdono, sei pieno di misericordia con chi ti invoca.

 

 

Colletta

O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l'amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio...

 

 

1^ Lettura 1 Ts 4, 13-18

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi

Fratelli, non vogliamo lasciarvi nell'ignoranza circa quelli  che sono morti, perché non continuiate ad affliggervi come gli altri  che non hanno speranza. Noi crediamo infatti che Gesù è morto e  risuscitato; così anche quelli che sono morti, Dio li radunerà per  mezzo di Gesù insieme con lui. Questo vi diciamo sulla parola del  Signore: noi che viviamo e saremo ancora in vita per la venuta del  Signore, non avremo alcun vantaggio su quelli che sono morti. Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al  suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti  insieme con loro tra le nuvole, per andare incontro al Signore  nell'aria, e così saremo sempre con il Signore. Confortatevi dunque  a vicenda con queste parole. Parola di Dio

 

 

Salmo Sal 95 "Il tuo giudizio, Signore, è amore che salva"

Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore da tutta la terra.

In mezzo ai popoli raccontate la sua gloria, a tutte le nazioni dite i suoi prodigi. R

 

Grande è il Signore e degno di ogni lode, terribile sopra tutti gli dei.

Tutti gli dei delle nazioni sono un nulla, ma il Signore ha fatto i cieli. R

 

Gioiscano i cieli, esulti la terra, frema il mare e quanto racchiude;

esultino i campi e quanto contengono, si rallegrino gli alberi della foresta. R

 

Esultino davanti al Signore che viene, perché viene a giudicare la terra.

Giudicherà il mondo con giustizia e con verità tutte le genti. R

 

 

Vangelo Lc 4, 16-30

Dal vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù si recò a Nazareth, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore. Poi arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: "Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi". Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: "Non è il figlio di Giuseppe?". Ma egli rispose: "Di certo voi mi citerete il proverbio: Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fallo anche qui, nella tua patria!". Poi aggiunse: "Nessun profeta è bene accetto in patria. Vi dico anche: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova in Sarepta di Sidone. C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo, ma nessuno di loro fu risanato se non Naaman, il Siro". All'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono pieni di sdegno; si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò. Parola del Signore

 

 

Sulle Offerte

Santifica, Signore, l'offerta che ti presentiamo, e compi in noi con la potenza del tuo Spirito la redenzione che si attua nel mistero. Per Cristo nostro Signore.

 

 

Dopo la Comunione

O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore e ci spinga a servirti nei nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore.

 

 

 

 

 

 

 

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