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IL MOMENTO DELLA CATECHESI: IO CREDO  3

 

LA FEDE IN DIO

 

Secondo la fede dei cristiani (e degli Ebrei), Dio esiste ed è un Creatore personale.

Esiste in modo assolutamente indipendente dalla sua creazione, pur essendovi intimamente implicato e interessato. Ciò vuol dire:

- L’universo non esiste per caso: è l’opera di un essere potentissimo, intelligente e creatore. Davvero, il semplice fatto della creazione, in tutta la sua vastità e varietà, è la prova fondamentale che Dio ci ha dato per mostrarci che Egli esiste.

- Dio è personale. E’ stato lui a diffondere qualità come la bontà e l’amore. La Bibbia lo presenta come un pastore che ha cura del suo popolo sempre e in tutti i modi. E’ un Padre che vuole che i suoi figli siano felici; rispetta la loro libera volontà, e nello stesso tempo provvede ad essi una struttura morale per mezzo della quale possono progredire e crescere.

 

IN QUALE DIO CREDIAMO?

 

I Cristiani non sono i soli a credere in Dio. Milioni di uomini e di donne si affidano a Dio. Diverse strade ci portano a lui: per esempio la riflessione sulla natura, sull’amore e sulla coscienza umana. Ammettere l’esistenza di Dio è un atto di ragione, ma niente affatto obbligatorio.

Vi sono uomini onesti e giusti che non condividono la nostra fede: non sono lontani dal Dio in cui crediamo noi, perché credere in Dio non significa solo ammettere la sua esistenza, il credente accetta il rischio di costruire su di lui tutta la propria vita.

Ma chi è Dio per noi cristiani?

Il Dio in cui noi crediamo è la Santissima Trinità, un solo Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo.

E’ per mezzo del Figlio, fattosi uomo, che noi abbiamo imparato a chiamare Dio “Padre nostro”. Per noi cristiani Dio parla e agisce nella nostra storia: è il Dio con noi.

 

COME POSSIAMO CONOSCERE DIO?

 

Prima che l’uomo cercasse Dio, Dio ha cercato l’uomo. La Bibbia ce lo presenta come colui che ha parlato al cuore del primo uomo e della prima donna. Ha stipulato un’alleanza con Noè e i suoi ospiti nell’arca; si è scelto un popolo in Abramo, Isacco, Giacobbe e i dodici patriarchi; si è rivelato a Mosè nel roveto ardente e ha concluso un’alleanza con il suo popolo sul monte Sinai; ha parlato per mezzo dei profeti. Si è fatto uomo in Gesù che è divenuto “in tutto simile a noi, eccetto il peccato” e ha rinnovato l’alleanza con l’offerta della sua vita.

 

CERCARE DIO VUOL DIRE TROVARLO; TROVARE DIO SIGNIFICA CERCARLO

                                                                                                               (S. Agostino)

 

Dio non solo si è fatto conoscere in Gesù Cristo: ci ha donato il suo Spirito. Grazie allo Spirito noi possiamo riconoscere in Gesù il Figlio di Dio. Difatti, “nessuno può dire: Gesù è il Signore, se non sotto l’azione dello Spirito Santo” (1 Cor. 12,3).

Eppure Dio supera ogni nostra conoscenza.

Nell’adorazione Egli viene costantemente scoperto come colui che è Amore.

Sant’ Agostino diceva: “Tu sei grande, Signore, e infinitamente degno di lode... ci hai fatti per Te e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te”.

Conoscere Dio significa entrare sempre più in un atteggiamento di gratitudine verso il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo.

Quando celebriamo l’Eucarestia, cantiamo: “Santo, Santo, Santo il Signore!”. Dio solo è Santo. La sua santità irraggia e si comunica agli angeli, ai profeti, al suo popolo. Il popolo di Dio è santo, perché Dio ha stabilito una relazione con lui. In un mondo in cui siamo tentati di non parlare di Dio, Cristo ci invita a pregare il Padre perché il nome di Lui sia santificato, cioè riconosciuto da tutti  gli uomini (Mt. 6,9).

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