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IL MOMENTO DELLA CATECHESI: IO CREDO     7

 

CREDO IN DIO, CREATORE DEL CIELO E DELLA TERRA

 

“O Signore, nostro Dio, quanto grande è il tuo nome su tutta la terra! Se guardo il cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate, che cos’è l’uomo che ti ricordi di lui?”

Fin da questa antica preghiera del salmo 8 della Bibbia e, credo, fin da quando l’uomo ha alzato gli occhi al cielo, o ha perso il suo sguardo negli orizzonti del mare, o si è lasciato attrarre dalla cima innevata di una montagna, il creato lo ha richiamato a qualcosa di grande, di superiore a lui.

Nella nostra fede, noi diciamo che tutto ciò che esiste, esiste grazie a Dio. Tutto esprime la volontà di creazione di Colui che volendo e amando l’uomo ha voluto creargli quasi una “culla” che lo attende e lo accoglie. L’universo, ostile ma allo stesso tempo ospitale per l’uomo, gli offre un ambiente dove è bello vivere, ma in cui bisogna anche lottare e morire, e tutta la creazione gli è stata affidata affinché egli ne viva, se ne serva, faccia fruttificate la terra e lodi il Creatore.

 

COME INTENDERE I RACCONTI BIBLICI DELL’ORIGINE DELL’UOMO?

 

La Bibbia narra la creazione in modo poetico, con un ottimismo che si riferisce ai racconti delle antiche religioni.

Israele aveva fatto l’esperienza della schiavitù d’Egitto, aveva riconosciuto di essere un “non popolo”, senza forze, senza speranze, schiacciato da un popolo più forte, numericamente, militarmente, culturalmente. Eppure non per forza propria, ma per intervento del Dio dell’Alleanza, aveva a fatica, nel deserto, riacquistato la libertà, scoperto una identità, posseduto una terra: questo Dio, così forte, capace di piegare popoli, di correggere la natura, non è dunque il Signore dell’universo e il Creatore di ogni cosa?

Lungo il corso della storia, Israele ha fatto esperienza della fedeltà di Dio. Giorno dopo giorno ha scoperto questo amore, senza tentennamenti, che era così “fin dal principio”.

“in principio Dio creò il cielo e la terra.. .“: sono le prime parole della Bibbia. Dio ha creato tutto attraverso “la sua parola”. Col suo “soffio” ha dato vita all’uomo che aveva tratto dalla polvere del suolo. La polvere è simbolo della fragilità umana e il soffio è simbolo della vita. “Uomo e donna, li creò, a sua immagine e somiglianza”; l’uomo e la donna sono signori del creato nella misura in cui sono immagine dì Dio, cioè governano il mondo con intelligenza e amore.

 

 

QUESTI RACCONTI SONO IN CONFLITTO CON LA SCIENZA?

 

Racconti primitivi! Oggi la scienza spiega con molte teorie l’origine del creato! Di certo tutto non è avvenuto in sei giorni! Le acque sopra il cielo: tutte panzane! Dio vasaio... la costola di Adamo...!

Bibbia e scienza propongono due visioni del mondo e dell’uomo. La Bibbia si interessa al “perché” delle cose. La scienza si pone il problema del “come”. Sono due prospettive differenti, ma complementari e persino, qualche volta, convergenti.

Lo scopo della Bibbia non è raccontarci per filo e per segno ciò che è avvenuto: essa vuole rivelare all’uomo il senso della sua esistenza. E questo senso orienta la vita del credente.

 

 

I RACCONTI BIBLICI SONO PURA LEGGENDA?

 

I racconti figurati, attraverso i quali la Bibbia rivela all’uomo che Dio ha creato, regge e governa l’universo, esprimono una verità profonda facendo uso di un linguaggio simbolico. “La storia delle origini” (Gn. 1—11) è in qualche modo “più vera” delle nostre dotte ricostruzioni del passato, è una lettura di fede dell’esperienza che l’uomo ha fatto della sua libertà e dei suoi limiti, della presenza del male e del proprio libero contributo ad esso, ma anche della propria esperienza della potenza e bontà di Dio.

 

 

DIO HA CREATO IL MONDO UNA VOLTA PER TUTTE?

 

Oggi, come al primo istante della creazione, tutto l’universo viene da Dio. Il mondo ha una sua consistenza, ma non si è fatto da solo; esiste grazie all’opera di Dio che non smette mai di creare e di dare la vita. Vivere questa dipendenza non è schiavitù. L’uomo che riconosce la bontà del suo Creatore sa che la vita e il mondo sono affidati a lui ogni giorno, come un dono.

 

 

DOVE VA IL MONDO?

 

Dio non si limita a far esistere l’universo, come se agisse da lontano. Egli conduce gli uomini e tutta la creazione verso il suo Figlio, donato per noi. Ecco perché il mondo, lungi dall’essere assurdo, cammina verso il suo pieno compimento, guidato dalla Provvidenza.

E che Dio agisca come guida non nuoce affatto alla piena libertà dell’uomo. Al contrario!...

Affermare che Dio è Provvidenza non significa che tutto sia regolato in anticipo o che egli agisca al nostro posto in ogni cosa e in tutto ciò che ci accade come uomini, Dio vuole il nostro bene. C’è un ottimismo profondo che fa giustizia di ogni forma di determinismo o disfattismo.

 

 

ANCHE L’UOMO E’ CREATORE?

 

L’uomo non crea, collabora alla creazione di Dio, scopre le ricchezze nascoste nel creato, inventa e trova continuamente nuove possibilità in questo universo che il Creatore gli ha affidato. L’essere umano possiede una straordinaria capacità inventiva: ogni giorno e in ogni settore (arte, tecnica, linguaggio, ecc.) può produrre qualcosa di nuovo. In questo è immagine del suo Creatore. Ma è lecito all’uomo fare tutto ciò di cui è capace? Da questo interrogativo è nata la “morale”. La capacità inventiva dell’uomo deve essere animata dalla legge dell’amore che egli riceve da Dio.

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