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IL MOMENTO DELLA CATECHESI: IO CREDO   33

 

CREDO LA CHIESA “UNA”

 

Ci sono sempre stati due modi di intendere la Chiesa: l’aspetto mistico e l’aspetto visibile, istituzionale. Questi due modi sottolineano due aspetti reali e importanti della medesima Chiesa, uno è il mistero profondo attraverso cui Dio, nella Chiesa, sta realizzando il suo progetto di salvare gli uomini, e l’altro è l’aspetto visibile, attraverso il quale (Parola di Dio, sacramenti, ministeri) la Chiesa ci comunica e inserisce in questo progetto di Dio. Mi sembra che Carlo Carretto, in un suo brano, sintetizzi chiaramente sul come questi due aspetti debbano essere tenuti insieme pur distinguendoli con cura: “La Chiesa è credibile da chi crede in Gesù Cristo, Figlio di Dio, perché è la sua Chiesa, la sua continuità, la sua pienezza. Ma i motivi di credibilità non sono le virtù dei pontefici o la bontà dei cristiani, o le posizioni politiche che assumono. La credibilità sta nel fatto che, nonostante 2000 anni di peccati commessi dal suo personale, essa ha conservato la fede, e stamani ho visto un suo sacerdote dire sul pane: “Questo è il mio corpo”, e mi ha comunicato al mio maestro e Signore Gesù. La credibilità sta nel fatto che, dopo ben venti secoli di lotte, di divisioni, di tentazioni siamo ancora un corpo vivente e una società di preghiera e di grazia.” Proviamo allora a dare una definizione globale e sintetica della Chiesa. La Chiesa è un insieme di persone chiamate dal Padre a formare una fraternità originale attorno al Cristo presente come parola e come Sacramento, sotto l’azione dello Spirito Santo, con la guida dei successori degli Apostoli (Vescovi) in comunione tra loro e col Vescovo di Roma, per essere, in un luogo e tempo determinato, segno e strumento della salvezza che Dio vuole offrire a tutti gli uomini, nella vigile attesa del compimento del disegno di Dio nel regno.

 

COMUNITA’ RADUNATA DALLA PAROLA DI DIO

 

E’ Dio che chiama e convoca la Chiesa. La Parola di Dio genera la fede. Se gli uomini credendo, accolgono l’annuncio, si forma la comunità dei credenti. Secondo gli Atti degli Apostoli, la Chiesa cresce se cresce la Parola (At. 6,7; 12,24; 19,20...). Per questo gli Apostoli si considerano innanzitutto come “servitori della Parola” (At. 6,4) annunciandola con franchezza e coraggio anche quando costa tribolazioni e persecuzioni (At. 9,15; 14,22). Ascoltare la Parola, annunciarla agli altri: ecco il primo dovere della Chiesa, alla quale è pertanto necessaria l’umiltà per ascoltare, il coraggio per annunciare. La Parola, poi, è anche giudizio, stimolo critico e consolatore, è una realtà che non può e non deve essere manipolata. Per questo la Chiesa deve sempre sottostare alla Parola. All’ascolto della Parola deve fare seguito la preghiera, che è la risposta della Chiesa al Signore che parla.

 

COMUNITA’ GENERATA DALL’ACQUA E DALLO SPIRITO

 

Il Battesimo è il punto di partenza della vita sacramentale della Chiesa. Gli altri sacramenti sono infatti lo sviluppo, l’esplicitazione e la rinnovazione del Battesimo. Esso è partecipazione del credente alla morte e risurrezione di Cristo (Rom. 6,12), nuova creazione e rinascita (2 Cor. 5,17), aggregazione al corpo di Cristo, cioè alla Chiesa (Ef. 2,15): “Il Battesimo è sacramento che incorpora gli uomini alla Chiesa, li edifica come abitazione di Dio nello Spirito, li rende regale sacerdozio e popolo santo, ed è vincolo sacramentale di unità fra tutti quelli che lo ricevono”(dal rito del Battesimo dei bambini).

Il Battesimo comporta un nuovo stile di vita. Come scrive S. Paolo: “Quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo” (GaI. 3,27). Attenzione però, il Battesimo non è solo un atto formale, non è tutto. Non si è cristiani per il semplice fatto di essere battezzati, si comincia solo ad esserlo. Non si è salvati automaticamente con il sacramento salvifico del Battesimo, ma si entra in una storia e in una comunità di salvezza. Tutti gli altri sacramenti si innestano sul Battesimo.

 

COMUNITA’ COSTRUITA DALL’EUCARISTIA

 

“Fate questo in memoria di me”. La comunità dei credenti nasce, si forma, cresce, spera intorno all’Eucaristia che è culmine e fonte di tutta la vita cristiana. Nella celebrazione dell’Eucaristia la Chiesa ritrova tutti i suoi elementi costitutivi: la morte e la risurrezione di Gesù, l’alleanza nuova, il fatto di essere una comunione, la lode e il ringraziamento, la fraternità, la missione, la necessità di amore fino al dono di sé, condividendo le gioie e le sofferenze degli uomini, i vari ministeri che edificano la comunità cristiana.

 

COMUNITA’ ANIMATA DALLO SPIRITO

 

Lo Spirito del Risorto fa della Chiesa un corpo pieno di vita e di dinamismo. La Chiesa è una fraternità originale di uomini e di donne. E’ un nuovo modo di vivere i rapporti umani, senza attribuire più alcuna importanza alle barriere razziali, culturali, economico sociali. Nella comunità cristiana ognuno è affidato all’altro, ognuno è per l’altro un fratello prezioso “per il quale Cristo è morto” (Rm. 14,15). La fraternità porta a condividere i propri beni come attestano gli Atti degli Apostoli.

 

COMUNITA’ FONDATA SUGLI APOSTOLI

 

La Chiesa si fonda sulla Verità di Cristo trasmessa dagli Apostoli e dai loro successori, deve ispirarsi al modello che viene da essi secondo i vari ministeri. Il ministero dei Vescovi e dei preti, loro collaboratori, è quello di essere servitori qualificati delle Chiese affinché esse rimangano nella vera fede, nell’unità e nella “cattolicità” (aprendosi alla totalità, evitando di diventare delle sette e rivolgendosi a tutti gli uomini e a tutte le culture umane). Fra i Vescovi ha una particolare responsabilità il Vescovo di Roma, il Papa, la cui funzione essenziale di successore di Pietro consiste nel servire la comunione tra le chiese.

 

SEGNO E STRUMENTO DELL’AMORE DI DIO PER GLI UOMINI

 

La Chiesa, non esiste solo per se stessa, per auto conservarsi. Essa é per gli uomini. Essa deve essere segno e strumento della salvezza operata da Cristo. La missione della Chiesa può essere sintetizzata in due parole: evangelizzazione e promozione dell’uomo. Infatti l’annuncio di Cristo comporta necessariamente la promozione dell’uomo nella sua vita personale, familiare, sociale, internazionale.

 

COMUNITA’ IN ATTESA DEL RITORNO Dl CRISTO

 

La Chiesa non può identificarsi con il regno di Dio: essa ne è semplicemente il germe e l’inizio. Per questo essa prega ogni giorno: Venga il tuo Regno! Il Regno di Dio è più grande della Chiesa perché indica la perfetta realizzazione del disegno di Dio alla fine della storia umana. La Chiesa attende nella speranza il compiersi del Regno di Dio, che abbraccia tutti gli uomini, tutta la storia, tutte le realtà del mondo. La Chiesa prepara la venuta del Regno finale con la preghiera, con l’annuncio, con la celebrazione dell’Eucaristia e degli altri sacramenti. Essa pone dei segni anticipatori del Regno, quali la promozione della giustizia e della pace, la difesa dei deboli e degli ultimi, l’amore concreto verso i poveri, il sostegno alla speranza umana nelle tribolazioni, l’affermazione dei diritti di Dio e degli uomini.

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