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S. GREGORIO  DI  NAZIANZIO

  Vescovo e Dottore della Chiesa memoria liturgica al 2 gennaio

 

Nasce ad Azianzio un borgo vicino a Nazianzio in Cappadocia verso il 330. Suo padre, anch’egli di nome Gregorio, era divenuto vescovo di Nazianzio dopo la sua conversione al Cristianesimo. Ebbe educazione cristiana anche se secondo l’usanza del tempo non ricevette subito il Battesimo. lniziò i suoi studi a Cesarea di Cappadocia e qui incontrò per la prima volta Basilio di cui diventerà grande amico. In seguito studiò a Cesarea di Palestina, ad Alessandria e poi ad Atene. Prima di lasciare questa città fu, per un certo tempo, professore di eloquenza, cosa che a quanto pare contribuì fortemente a dargli il definitivo orientamento verso la futura carriera oratoria.

Soltanto verso il 355 Gregorio decise di rientrare in Cappadocia. Sulla via del ritorno a Bisanzio ricevette il Battesimo. Probabilmente, dopo il suo ritorno a Nazianzio continuò ad insegnare per qualche tempo, ma attratto sempre più dalla vita contemplativa, non tardò a raggiungere l’amico Basilio nell’eremo della sua solitudine.

Gregorio però non ebbe la possibilità di perseverare per molto tempo nella vita di sua scelta; nel 361 dovette rispondere agli appelli di suo padre che lo reclamava presso di sé per essere aiutato nel governo della diocesi di Nazianzio. La vita attiva non poteva che accrescere il tormento dell’anima di Gregorio ordinato prete più o meno contro la sua volontà verso il 362, ed egli sempre cercò di ritornare alla sua solitudine. Alla morte del padre verso il 374 Gregorio si ritirò nel monastero di Santa Tecla. Là vennero a cercarlo gli ortodossi di Costantinopoli che, oppressi da 40 anni dallo scisma ariano avevano cominciato ora a ritrovarsi con maggior libertà e sentivano il bisogno di avere una guida in grado di offrire loro il cammino sicuro di comunità. Ancora una volta contro la sua volontà fu chiamato nel 381 a presiedere il Concilio di Costantinopoli che cercava di unire occidente e oriente. Certi vescovi orientali avevano trovato una battuta ad effetto. “In fin dei conti il Salvatore non è nato in Occidente, ma in Oriente!”. Gregorio di Nazianzio, che presiedeva il Concilio e che non era fatto per dirimere questioni di partito, puntato come era sulla pura verità, rispose pure lui con una battuta: “Ma è pure in Oriente che lo hanno ammazzato!” Poi, approfittando di una certa reazione di altri vescovi che trovavano a ridere sulla sua promozione a vescovo di Costantinopoli, diede le dimissioni con grande sollievo e si ritirò. Amministrò per qualche tempo la diocesi di Nazianzio, allora vacante, e infine si chiuse a vita privata ad Arianzo, dov’era nato, finché non morì. Gregorio non aveva la stoffa né del diplomatico né dell’uomo d’azione. Anima sensibilissima, portata agli affetti familiari e all’amicizia, non era nato per lottare. Gli intrighi, la volgarità lo stomacavano, ma non reagiva polemicamente; si richiudeva ogni volta su se stesso per trovare pace nella contemplazione. Bisogna dire, però, che il mondo di lotte che sfuggiva all’esterno lo ritrovava nella propria coscienza. La vita contemplativa lo attirava incessantemente ma come vi si abbandonava faceva capolino in lui un imperioso senso di responsabilità per la Chiesa che lo ributtava nella vita attiva a servizio dei fratelli. Passerà alla storia come un’anima alla ricerca continua d’una vocazione che non trova, indeciso sempre sul da farsi. Ma è probabilmente in questa delicatezza di coscienza che Gregorio soffre e vive la sua vera vocazione. Se non si adagia sulle tendenze della propria personalità è perché la sua anima è aperta e docile all’azione dello Spirito Santo.

 

 

IL NOME GREGORIO

Il nome Gregorio deriva dal latino e prima ancora dal greco e significa: “sveglio, pronto nell’agire” . I Cristiani lo usarono interpretandolo come: “pronto nella nuova fede”. Oltre al San Gregorio che ricordiamo oggi sono parecchi i santi che portarono questo nome. Ricordiamo: Papa Gregorio Magno, Gregorio di Nazianzo, Gregorio di Nissa, Gregorio di Agrigento, Gregorio il Taumaturgo…

 

DUE CORPI: UNA SOLA ANIMA

 

Di san Gregorio di Nazianzo leggiamo poche semplici righe sul matrimonio

 

“Noi siamo la mano, l’orecchio, il piede l’uno dell’altro perché le nostre nozze ci raddoppiano le forze, rallegrano i nostri amici e scoraggiano i nostri nemici. Una pena condivisa addolcisce la prova, le gioie in comune sono più soavi, l’armonia rende più preziose le ricchezze. Il matrimonio è la chiave della moderazione dei desideri, il sigillo di un’amicizia infrangibile. E la bevanda d’una sorgente nascosta, che gli estranei non possono gustare, che non si spande al di fuori, che non si attinge all’esterno. Quelli che si uniscono nella carne formano un’anima sola e affinano la loro pietà col reciproco amore. Il matrimonio non ci allontana da Dio. Al contrario ci avvicina a lui fortemente, ed è Dio stesso che a ciò ci sospinge.

 

SCHEGGE DAGLI SCRITTI DI SAN GREGORIO DI NAZIANZO

 

INSEGNAMENTO

L'insegnare è nutrimento anche di colui che nutre.        

 

ADULAZIONE

L'adulazione è una cosa assai facile e molti ci riescono benissimo.

 

SOLITUDINE

Nessuno è al mondo solo per se stesso; è qui anche per tutti gli altri.  

 

AMICIZIA

Un amico fedele è un porto sicuro che ridona respiro .    

 

ASCOLTO

E' meglio porgere un orecchio intelligente che muovere una lingua ignorante. 

 

PROVE

Per chi sa ragionare, i rovesci diventano insegnamento e spesso l'avventura fa meglio della serenità.   

 

BELLEZZA

Considera bellezza soltanto quella che sta dentro.

 

BENE

Il bene non è più bene quando non vien fatto bene.

 

BENEFICI

Dei benefici convien che si ricordi chi li ricevette, non affatto chi li fece. 

 

COMPASSIONE

Ho imparato a compatire da quanto ho sofferto.    

 

CORREZIONE

Molto meglio arrecare un sommo guadagno con una breve pena, che, cercando di procurare piacere, far perdere l'essenziale.     

 

COSCIENZA

C'è un solo tribunale davanti al quale non possiamo sfuggire, quello che sta dentro e che portiamo in noi stessi; solo a quello dobbiamo guardare e procede per la via diritta.        

 

SAPIENZA

Una sapiente condotta è preferibile alla cultura.        

 

DIO

Non vi è altro modo per conoscere Dio, se non vivere di Lui.  

 

DIO

Pensare a Dio è difficile, tradurlo in parole è impossibile, ottenere degli ascoltatori purificati è ancora più laborioso. 

 

ESEMPIO

Tendi sempre lo sguardo a quanti hai davanti; lo star fermo è la cosa peggiore.           

ESEMPIO

La parola persuade la gente meno dei fatti, che sono un'esortazione silenziosa.

 

ESEMPIO

La pazienza mi introduce nella pazienza.  

 

FILOSOFIA

La filosofia è più forte dei filosofi.

 

INDOLE

L'indole non si cambia facilmente.

 

LUCE

Dove c'è Dio non è possibile che non ci sia la luce.

 

POTERE

Il potere rende peggiore lo stolto.        

 

UOMO

La tua gloria, o Signore è l'uomo; tu lo hai fatto cantore della tua luce.

 

CONDIVISIONE

Ciò che più di tutto unisce la anime è il condividere le sofferenze.

 

CATTIVERIA

Nulla è così facile come diventare cattivi.       

 

COSTUMI

Sono i costumi che dichiarano libero o schiavo.    

 

CREDERE

Ciascuno crede ciò che desidera.  

 

DOLORE

E' un rimedio al dolore anche lo sfogarsi con il vento.        

 

FEDE

E' un'insolenza aver una fede solo a fior di pelle, che non si radichi nel cuore.

 

RICCHEZZE

Hanno da Dio le loro ricchezze coloro che ne usano secondo Dio . 

 

PACE

La volontà di Dio è la nostra pace.        

 

MATRIMONIO

Il matrimonio non ci allontana da Dio. Al contrario, ci avvicina a Lui fortemente, ed è Dio stesso che a ciò ci sospinge. 

 

ESSERE

Io sono. Una parte di me è già trascorsa, un altra è quella che ora sono, un'altra ancora quello che sarò. Insegnami o Dio, che cosa sono.        

 

SALVEZZA

Nulla può eguagliare il miracolo della mia salvezza: alcune gocce del sangue di Cristo rinnovano l'universo. 

 

GENEROSITA’

Cercate di distinguervi dagli altri solo per la vostra generosità. Siate come Dio per i poveri imitando la sua misericordia.     

 

DONARE

Quel che l'uomo ha in comune con Dio è la facoltà di donare.     

 

DIGIUNO

Togli qualcosa dal ventre e riservalo allo Spirito.        

 

CRISTO

Con Cristo o bisogna abbandonare tutto, o bisogna dividere tutto.        

 

FEDE

La fede è il compimento della nostra ragione.    

 

GENEROSITA’ DI DIO

Nessuno si è mai pentito di prestare a Dio, perché Dio è grande nel restituire con gli interessi.   

 

PATRIA

La vera patria dell'uomo sulla terra si trova ovunque e in nessun posto.       

 

UOMO

L'uomo è un animale che ha ricevuto la vocazione di diventare Dio.

 

 

TU SEI AL DI LA' DI TUTTO (Preghiera di s. Gregorio di Nazianzo)

 

Tu, o Dio, sei al di là di tutto ciò che esiste.

Non contengono già queste parole

tutto quel che si può cantare di te?.

Quale inno potrà innalzarti la lode?

E su che cosa si poggerà la mente

poiché tu superi qualsiasi possibilità di comprensione?

Tu solo sei inconoscibile

eppure tutto ciò che possiamo pensare proviene da te.

Tutti gli esseri ti rendono onore

quelli pensanti e quelli privi di pensiero.

Tutto ciò che esiste ti prega

a te ogni essere pensante fa salire un inno di silenzio.

Chiunque abbia una dimora dimora in te.

Chiunque si muova ha mobilità da te.

Tu sei il fine di tutti gli esseri. Tu sei tutto

e non sei niente di quel che sono gli altri esseri.

Tu non sei l'unico

e non sei la totalità degli esseri.

Tu hai tutti i nomi

però mi è impossibile nominarti

poiché sei il solo cui non si possa dare un nome.

Abbi pietà, o Dio!

Tu sei al di là di tutto ciò che esiste.

Non contengono già queste parole

tutto quel che si può cantare di te ?

 

 

PREGHIERA DELLA LITURGIA

O Dio, che hai illuminato la tua Chiesa con l’insegnamento e l’esempio dei santi Basilio e Gregorio Nazianzeno, donaci uno spirito umile e ardente, per conoscere la tua verità e attuarla con un coraggioso programma di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

 

 

LETTURE PROPOSTE DALLA LITURGIA

 

1^ Lettura 1 Cor 2, 10-16

Dalla prima lettera di San Paolo ai Corinti

Fratelli, lo Spirito scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi conosce i segreti dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato. Di queste cose noi parliamo, non con un linguaggio suggerito dalla sapienza umana, ma insegnato dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. L'uomo naturale però non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle, perché se ne può giudicare solo per mezzo dello Spirito. L'uomo spirituale invece giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. Chi infatti ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo dirigere? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo. Parola di Dio

 

Salmo 36 “Risplende nei giusti la sapienza del Signore”

 

Confida nel Signore e fa il bene,abita la terra e vivi con fede.

Cerca la gioia nel Signore, esaudirà i desideri del tuo cuore. R

 

Manifesta al Signore la tua via, confida in lui: compirà la sua opera;

farà brillare come luce la tua giustizia, quale meriggio il tuo diritto. R

 

La bocca del giusto proclama la sapienza, e la sua lingua esprime la giustizia;

la legge del suo Dio è nel suo cuore, i suoi passi non vacilleranno. R

 

Vangelo Mt 5, 13-16

Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli”. Parola del Signore

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