Torna indietro

 
     
     

15 GENNAIO

 

 

AFRICANO, Santo, Vescovo

Era nato nella famiglia dei Duchi di Borgogna. Fu Vescovo, successore di San Paziente. Evangelizzò i Ruteni. Morì nei pressi di Vabres.

 

 

COSMA IL MELODE, Vescovo di Mayuma

Fu vescovo di Mayuma, presso Gaza. Nacque nel 706 a Gerusalemme da genitori poverissimi. Fu affidato per l'educazione a un dotto monaco italiano fatto prigioniero dagli Arabi. Quando ebbe imparato tutto ciò che il maestro poteva insegnargli andò a bussare alla porta della laura di San Saba presso Betlemme, indossando l'abito monacale. Cosma fu, dopo Andrea di Creta, il più grande innografo di rito greco. La sua produzione melodica fu molto vasta. Nel 743 fu eletto vescovo di Mayuma. Morì nel 760 e la sua festa è il 15 gennaio.

 

 

MATTEO PITTAVINO (ANGELICO DI NONE), Servo di Dio.

Nacque a None il 28 maggio 1875 da una famiglia contadina.  A causa di contrasti familiari (il padre era ben contento di avere un figlio prete, ma non frate) entrò nel seminario diocesano di Chieri. Ma alla morte del padre passò al noviziato dei cappuccini di Racconigi.  Venne ordinato il 18 dicembre 1897. Per quindi anni fu solerte professore di filosofia per i novizi, poi fu ministro provinciale dei cappuccini del Piemonte. Nel 1914 poté partire missionario come aveva sempre sognato e rimase in Eritrea e in Etiopia per circa trent’anni. Il suo stile missionario era  quello di vivere come vivevano i popoli a cui andava ad annunciare il Vangelo. Curò molto le vocazioni locali. Fondò varie stazioni missionarie, scuole, ambulatori. Per le sue innumerevoli attività lo chiamavano “frate tuttofare”. Espulso dall’Etiopia per motivi politici nel 1943 tornò in Italia e si ritirò nel convento di Bra dedicando il suo tempo alla preghiera, al ministero del confessionale e alla predicazione. Morì il 15 gennaio 1953. La sua salma riposa oggi nella chiesa dei cappuccini di Santa Maria degli Angeli di Bra.   

 

 

MAURO, Santo

Figlio di un nobile romano fu discepo­lo di San Benedetto nel monastero di Subiaco. Umile e buono ascoltava e obbediva. Seguì Benedetto a Montecassino. Fu poi mandato da Benedetto a fondare un monastero in Francia. Verso 70 anni rinunciò al pastorale di Abate per prepararsi santamente alla morte che giunse per lui il 15 Gennaio 584.