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20 GENNAIO

 

 

ANASTASIO, Monaco, Santo

Fu monaco di San Solutore (Torino). Le sue reliquie trovate insieme a quelle di San Goslino furono traslate a Torino nel 1536 e nel 1575 deposte nella chiesa dei gesuiti. Di Lui non si hanno altre notizie.

 

 
EUSTOZIA CALAFATO, Santa, monaca

Era nata il 25 marzo 1434 a Messina, figlia di un mercante, ricevette il nome di Smeralda. Sentì profondamente la vocazione e nonostante le opposizioni dei fratelli entrò nelle Clarisse dedicandosi alla preghiera e alla penitenza. Cambiò poi convento perché il primo non era troppo rigido. Trasferì la nuova comunità nel monastero di Montevergine dove morì il 20 gennaio 1491. E’ la patrona di Messina .

 

 

FABIANO, Santo, Papa

Fabiano era un laico, cristiano. Proprio per la sua fede e la sua carità, da laico fu eletto direttamente papa nel 236. Fu un “buon successore di Pietro” e suggellò il suo servizio alla Chiesa con il martirio: rese coraggiosamente testimonianza al Cristo durante la persecuzione di Decio, nell’anno 250.

 
 
SEBASTIANO DI ROMA, Santo, Martire.

Su Sebastiano di storico si conosce solo che fu sepolto nelle catacombe, che fu martire, che la data di festività è il 20 gennaio, Però il culto  e la sua ‘passio’ leggendaria ne hanno fatto uno dei martiri più famosi. Essa racconta così: Sebastiano, nato a Milano o a Narbona  era entrato nelle guardie pretoriane, chiamato a far parte delle guardie personali di Diocleziano e Massimiano. Essendo cristiano operò a favore dei cristiani in carcere, riuscì anche ad annunciare il cristianesimo a personaggi importanti in Roma come Claudio, prefetto di Roma, sua moglie e i suoi figli. Tutta questa attività non passò inosservata, fu arrestato e condannato a morte mediante il supplizio delle frecce. Credutolo morto lo lasciarono nel campo dove “lo avevano fatto diventare irsuto come un riccio”. Fu invece curato da Irene, vedova del martire Castulo. Quando guarì lo pregarono di abbandonare Roma per aver salva la vita. Egli invece volle ancora testimoniare la sua fede davanti agli imperatori. Fu preso e ucciso mediante flagellazione. Il suo cadavere fu gettato in una cloaca per non essere ritrovato. La matrona Licinia ebbe una visione di dove si trovava il suo corpo e lo recuperò seppellendolo.   Per maggiori chiarimenti: Sebastiano