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25 MARZO

 

 

 

GIUSEPPE BARTOLOMEO MENOCHIO, Servo di Dio

Era nato a Carmagnola il 19 marzo 1741. La sua famiglia aveva profondi valori cristiani  e fu anche benedetta come vocazioni, infatti quattro dei sei figli furono sacerdoti. Giuseppe entrò nel 1760 tra gli Eremitani di Sant’Agostino, fu sacerdote, poi parroco, poi predicatore famoso in tutto il Piceno. Nel 1796 fu consacrato coadiutore di Reggio e poi chiamato dal Papa Pio VII a Roma con l’incarico di essere suo confessore. Fedele al Papa visse con Lui tutte le vicissitudini di quel tempo. Cercò per sé e predicò per gli altri la volontà di Dio, si spese indefessamente nell’apostolato specialmente per quelle diocesi che erano prive di vescovo e per le religiose. Morì alcuni mesi prima del Papa il 25 marzo 1823.

 

 

DISMA, Santo

E’ il nome col quale nella letteratura apocrifa sulla passione, morte e resurrezione di Gesù è chiamato il buon ladrone che aiutò Gesù durante la fuga in Egitto, fu poi come lui crocifisso e dopo la morte andò in paradiso precedendo tutti gli altri santi.

 

 

BARONTO, Santo

Era un uomo sposato con un figlio, era vissuto nel VII secolo. Alla morte della moglie si ritirò con il figlio Agloaldo nell’abbazia di Longrey. Venne poi a Roma e si fermò sui monti di Pistoia per poter fare vita eremitica.

 

 

UMBERTO, Santo, Monaco

Umberto era francese e fin da ragazzo venne affidato ai monaci perché ne seguissero l’educazione. Divenne lui stesso monaco e fonda un monastero in Francia dove il suo ricordo è molto diffuso. Morì nel 680.