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20 APRILE

 

 

SARA, Santa, Martire      

Sara aveva sposato un funzionario di Diocleziano e poi era diventata cristiana. Il marito, allo scoppiare della  persecuzione abiurò. Lei fuggì con i figli verso Alessandria, dove voleva farli battezzare. Durante il viaggio una tempesta si abbatté e Sara rimase ferita al petto. Con il suo stesso sangue volle battezzare i figli. Si salvarono dal mare ma al ritorno fu lo stesso marito a denunciarla e lei e i figli morirono sul rogo.

 

 

AGNESE DI MONTEPULCIANO (Agnese Segni), Santa, Vergine

 Nacque nei pressi di Montepulciano il 28 Gennaio 1268. Sentiva il desiderio della vita spirituale e a 9 anni fu accolta in convento. Nel 1233 fu mandata come superiora a fondare un nuovo convento nel territorio di Viterbo, a Proceno dove tutti riconobbero la santità di Agnese fatta di sacrificio, di preghiera e di doni miracolosi. Nel 1306 ritornò a Montepulciano e più volte fu chiamata come paciera dei suoi concittadini. Morì il 20 Aprile 1317.

 

 

ANASTASIA ILARIO, Serva di Dio, Terziaria domenicana

Nacque al Casale di Posillipo in Napoli il 29 settembre 1859, seconda di dieci figli. Nel rione-paese natale trascorse tutta la sua vita, umile e nascosta, Sin da piccola Anastasia Ilario attirò l’attenzione di quanti l’avvicinarono per la sua semplicità, l’amore alla preghiera, alla vita nascosta, alla mortificazione; semplice e pura come una bambina, ardente di amore per Gesù Cristo, piena di una innocenza che conservò fino alla morte. La sua casa, fu meta di migliaia di persone di tutti i gradi sociali e a tutti fu di sollievo, di guida, di conforto, di luce spirituale. Un anno prima della morte, nel 1933, gravemente ammalata ricevé l’abitino del Terz’Ordine Domenicano con il nome di Colomba, nella sua semplicità diceva: “ spero di essere un giorno colomba del Paradiso”.  Morì il 20 aprile 1934.

 

 

DOMENICO VERNAGALLI, Beato, Confessore

Nato nel 1180 da una famiglia benestante di Pisa, verso il 1200 entrò in monastero. Anche quando fu parroco di san Michele in Borgo nel 1204, non abbandonò mai le dure pratiche ascetiche, che sempre accettò con grande fervore. Nel 1218 fondò lo "Spedale dei Trovatelli" sempre presso san Michele. Morì il 20 aprile dell'anno dopo e immediatamente fu ritenuto santo, non solo da tutti i cittadini pisani, ma anche la stessa Chiesa.