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22 SETTEMBRE

 

 

 

COSTANZO Santo, Martire

Sembra che questo santo sia stato un ufficiale della legione Tebea martirizzato per ordine di Massimiano durante la persecuzione di Diocleziano. Il  suo martirio sarebbe avvenuto nei pressi di Dronero in Piemonte (e questo lascia alcuni dubbi). Certamente il culto di questo martire è testimoniato fin dalla antichità. Costanzo è patrono primario di Saluzzo e secondario di Sanremo.

 

 

TOMMASO DA VILLANUEVA, Santo, Arcivescovo

Nacque a Villanueva, in Spagna, nel 1486. Si laureò in filosofia ed entrò nella Comunità Agostiniana. Ordinato sacerdote, fu nominato predicatore e quindi, nonostante non volesse fu Superiore della comunità per tutta la vita. Fu quindi eletto arcivescovo di Valencia. Inviò missionari in tutto il mondo, in particolare il suo ordine evangelizzò il Perù. Difese la diocesi dalla minaccia mussulmana e fondò il Collegio Seminario della Presentazione. grande predicatore, convertì però più con l'esempio che con le parole. Per la sua profondità teologica sulla Vergine Maria, è spesso accostato a San Bernardo. Morì nel 1550.

 

 

IGNAZIO DA SANTHIA’, Santo, Cappuccino

Nacque il 5 giugno 1686 a Santhià in provincia di Vercelli. Nel 1706 sentì di essere chiamato alla vita ecclesiastica ed entrò nel seminario di Vercelli. Ordinato nel 1710 fu istruttore per la nobile famiglia Avogadro, ma nel 1716, rinunciando a nomine e privilegi, entrò tra i cappuccini di Chieri. Per 13 anni fu maestro dei novizi a Mondovì. Fu anche cappellano dell’esercito del Re Carlo Emaunuele II.  Si prodigherà in particolare nell’assistenza dei feriti e degli ammalati. Poi si sposterà, fino alla sua morte, al Monte dei Cappuccini dove pur compiendo i suoi umili doveri quotidiani predicherà, confesserà, andrà a trovare i poveri di Torino. Morì il 22 settembre 1770.

 

 

EMMERANO Santo

Era nato nel Poitou nel VII secolo. Pare sia stato vescovo di Poitiers,  che poi lasciò per andare missionario in Baviera, fu vescovo di Ratisbona. Accusato falsamente di aver sedotto Otta, figlia del duca Uta fu fatto uccidere da Lautero, fratello della fanciulla.