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30 SETTEMBRE

 

 

 

FEDERICO ALBERT, Beato

Nato a Torino, figlio di un ufficiale dell’esercito sardo, si pensava che avrebbe seguito la carriera militare del padre. Egli, invece, pregando davanti alle reliquie del Beato Sebastiano Valfrè si sentì chiamato al sacerdozio. Si laureò in teologia all’Università di Torino e venne ordinato sacerdote il 10 giugno 1843. Fu nominato cappellano reale. Seppe con grazia e con amore essere sincero e senza peli sulla lingua anche davanti al re. Si rese conto, però che la sua strada non era presso la corte e ottenne di essere mandato vicario parrocchiale a Lanzo ( era il 18 aprile 1852). Qui, lavorando di persona e in seguito con la collaborazione dei parrocchiani, restaurò la chiesa parrocchiale. Fu un grande predicatore. Dedicò parecchio tempo agli esercizi spirituali per la sua popolazione e per il clero. Predicò e diresse parecchie missioni al popolo. Costruì un ospizio dedicato a Maria Immacolata per accogliere orfane e bisognosi. Costituì un gruppo di suore per questo servizio: le suore Albertine. Costruì anche un collegio per giovani e lo affidò a Don Bosco. Rifiutò la nomina a Vescovo di Pinerolo nel 1873 per continuare in umiltà la sua opera a Lanzo. Mentre aiutava un giovane a dipingere il soffitto della cappella di una erigenda colonia agricola cadde al suolo e due giorni dopo, assistito da don Bosco e da don Michele Rua moriva il 30 settembre 1876. Fu proclamato beato da Giovanni Paolo II il 30 settembre 1984,

 

 

GIROLAMO, Santo

“Ignorare le Scritture, significa ignorare il Cristo”. Questa massima di Girolamo (c. 342 - 420) ci dà la chiave di lettura della sua vita interamente consacrata a tradurre e a commentare la Bibbia. Recatosi a Roma per motivi di studio, il giovane dalmata si entusiasmò per la vita dello spirito. Dopo un tentativo di vita eremitica in oriente, venne ordinato sacerdote ad Antiochia. Compose una nuova traduzione latina della Bibbia, destinata a diventare di uso comune in occidente: la “volgata”. Trascorse gli ultimi 35 anni della sua vita a Betlemme, seguendo alcuni cenacoli di donne che egli aveva formato alla vita monastica. Nella preghiera scrisse le sue opere di esegesi e di teologia, e’ diverse lettere in cui si esprime il suo desiderio di servire la chiesa.

 

 

AMATO DI NUSCO, Santo, Vescovo

Era nato a Nusco, in provincia di Avellino verso il 1003. Nel 1048 fu consacrato Vescovo della sua città. Restaurò alcune chiese, fu sempre molto attento ai bisogni dei poveri, morì nel 1093 dopo aver lasciato tutto ai poveri. E’ considerato protettore di Nusco contro i terremoti.

 

 

ANDREA DI ANTIOCHIA, Beato

Nacque ad Antiochia da famiglia normanna nel 1268. Entrò tra i Canonici di Sant’Agostino che erano addetti al Santo Sepolcro. Fu poi inviato a visitare le case agostiniane in Italia, in Polonia e in Francia, Fu proprio durante uno di questi spostamenti che morì ad Annecy nel 1360.