Gruppo Palermo III
Aggiorna Indietro Avanti Stampa

IL MASSAGGIO CARDIACO

 

Verificare la presenza di circolazione spontanea ricercando il battito cardiaco palpando una grande arteria: carotide o femorale (la palpazione di piccole arterie non è affidabile).
Evitare assolutamente di spogliare la vittima per cercare di ascoltare il cuore con l'orecchio direttamente sul torace.


L'arteria carotide è reperibile palpando con due o tre dita il collo, 3 - 5 cm lateralmente al pomo di Adamo, appena medialmente ed un poco al di sotto del muscolo che delimita lateralmente il collo.


La femorale va reperita alla piega dell'inguine.

Se non si percepiscono pulsazioni è indispensabile intraprendere immediatamente

IL MASSAGGIO CARDIACO ESTERNO:
Compressioni ritmiche sul torace, che spremono sangue dal cuore e determinano una circolazione sufficiente, se non a fare tornare la coscienza, a mantenere in vita il cervello.

IN CONDIZIONI NORMALI, IL TEMPO TRA L'ARRESTO CARDIACO E L'INIZIO DEL MASSAGGIO DEVE ESSERE INFERIORE AI 3 MINUTI, perché non si verifichino danni irreparabili al cervello.


PER FARE IL MASSAGGIO CARDIACO OCCORRE

1- Mettersi di fianco alla vittima, che va distesa su di un piano rigido.
2- Identificare dove va applicato il massaggio cardiaco: ricercare il punto medio dello sterno ed applicare il massaggio sulla parte inferiore; in alternativa, identificare il punto inferiore dello sterno, misurare due dita in direzione craniale ed applicare il massaggio cranialmente ad esse.

PER MASSAGGIARE

1- Si sovrappongono le mani, estese ad angolo retto, appoggiando sullo sterno solo con la parte prossimale (vicina al polso) di una sola mano.
2- Massaggiare a braccia tese, sfruttando il peso del corpo, ed utilizzando i muscoli del dorso, non quelli delle braccia che si stancherebbero presto.
3- IL soccorritore deve premere sullo sterno della vittima con la forza necessaria a determinare l'abbassamento di 4 - 6 cm. Non oltre per evitare fratture, non meno, affinché sia efficace.
4- La pressione sullo sterno va mantenuta per circa mezzo secondo e rilasciata rapidamente, con un'attesa di circa mezzo secondo, prima della nuova compressione.
5- La frequenza raccomandata è di 60 compressioni al minuto se i soccorritori sono due, 80 se il soccorritore è uno solo.
6- Va eseguito contemporaneamente alla respirazione artificiale: due soccorritori si pongono ai due lati della vittima ed alternano 5 spinte sullo sterno ad 1 insufflazione. Un solo soccorritore alterna 2 insufflazioni profonde a 15 compressioni sullo sterno.
7- Ogni 5 - 10 minuti verificare che non sia tornato polso e respirazione spontanei.



Pronto SoccorsoLiturgiaSegnalazioneTopografiaNaturaPionieristiaCanzoniere
 

Indietro
Indietro

Avanti
Avanti



Home
- Il Gruppo - Tecniche - Chiacchierate
Il Sentiero - Foto - Video - Chat