La struttura di un orologio subacqueo
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Acqua
e dintorni
CASSA:
deve essere robusta e offrire pochi appigli per gli urti; non deve presentare
spigoli perché le guarnizioni mal si accordano con questi. Inoltre è chiaro
che la scelta dei materiali non è molto vasta: l'acciaio regna in questo
settore perché economico, molto resistente ed inossidabile. L'unico problema è
che lascia penetrare l'elio. Si trovano anche casse in titanio che ,sebbene sia
più costoso, non lascia penetrare questo gas che facilmente si trova alle alte
profondità. Altamente sconsigliato l'oro.
FONDELLO:
in genere si usano fondelli avvitati o chiusi a vite, perché permettono
un'ottima impermeabilità (tramite opportune guarnizioni) ed una facilità
nell'aprire l'orologio per effettuare riparazioni o revisioni. Vale lo stesso
discorso dei materiali fatto per la cassa.
Non
vanno bene i fondelli chiusi a pressione perché non offrono adeguata protezione
alle alte profondità.
LUNETTA:
presenta sempre una ghiera girevole unidirezionale per il calcolo dei tempi
d'immersione. Deve essere sovradimensionata e disegnata per una presa agevole.
Per questo molto spesso presenta una zigrinatura della superficie laterale.
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Fig.
1: si notano gli indici e le lancette luminescenti, la ghiera
sovradimensionata, l'indicazione dei metri la corona protetta dalle
spallette
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Sulla
ghiera devono essere segnati i minuti con enfasi per il primo quarto d'ora, il
punto alle ore 12 dovrebbe essere luminescente e ben riconoscibile. Vanno
inoltre indicati i punti ogni 5 minuti a partire naturalmente dalle ore 12.
MOVIMENTO:
automatico o al quarzo. La carica manuale infatti provoca una continua
"tortura" delle guarnizioni della ghiera.
In
generale il movimento è un solo tempo con al massimo l'aggiunta del datario,
esistono però anche dei superbi esempi di cronografi che possono affrontare le
profondità marine, due su tutti: Rolex e Omega.
Il
problema sta nell'impermeabilizzazione dei pulsanti. La Rolex ha risolto con dei
pulsanti a vite che sott'acqua non possono essere usati appunto perché chiusi a
vite. Questo sistema è usato anche da altre case. La Omega invece col suo
Divers Chrono Seamaster, è andata oltre, proponendo un cronografo che può
essere usato anche sott'acqua, grazie a dei pulsanti particolari.
CORONA:
impermeabilizzare la corona è più difficile rispetto al fondello ed alla
lunetta. Negli anni sono state proposte diverse soluzioni: la Rolex per esempio
ha proposto per prima la corona serrata a vite ed oggi è il metodo più usato
per gli orologi che affrontano alte profondità, anche se alcune case optano per
la chiusura a semplice pressione.
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Corona
a vite: posizione chiusa ed aperta. Si notano le spallette di
protezione e la filettatura della chiusura.
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Un
ingegnoso metodo invece è stato proposto dalle Officine Panerai, che hanno
cominciato col produrre orologi subacquei per gli incursori della nostra marina
durante la seconda guerra mondiale. Proprio per questi orologi fu sviluppato un
sistema di protezione della corona a
ponte con una leva che blocca la corona.
Va
detto che negli orologi subacquei si vedono sempre più spesso delle spallette
di protezione della corona ricavate sulla carrure. Questo perché sono più
esposti a possibili urti.
VALVOLA
PER L'ELIO: viene usata
per gli orologi che debbono affrontare profondità molto elevate, alle quali si
hanno pressioni ben superiori alle dieci atmosfere. Questi ambienti sono ricchi
di elio che per la sua struttura atomica molto piccola, riesce a penetrare
nell'acciaio (ma non nel titanio), durante la risalita allora la sua pressione
tende ad eguagliare quella esterna col rischio di far saltare il vetro come un
tappo di spumante. La valvola serve proprio per fornire una via di fuga
all'elio.
Esistono
due tipi di valvole: quelle automatiche (Rolex e Panerai per esempio) o quelle
manuali (Omega).
VETRO&QUADRANTE:
il vetro deve resistere alla pressione, per questo alcuni anni fa si preferiva
usare dei vetri in plastica che reagiscono meglio alle deformazioni anche se si
riga più facilmente. Oggi si usano vetri zaffiri che resistono ai graffi e
sopportano bene le pressioni anche grazie a nuove guarnizioni. Il vetro deve
essere inoltre bombato perché permette una resistenza migliore alla pressione.
Il
quadrante deve essere chiaro e di facile lettura, per questo si usano indici e
lancette con materiale luminescente; a tal proposito, tornando agli orologi
Panerai, il quadrante era composto di due lamine sovrapposte tra le quali era
spalmata una sostanza luminescente. La lamina superiore era "forata"
al 3,6,9,12, per permettere la lettura. Si dice che la sostanza luminescente era
tanto potente che l'orologio veniva coperto con delle stoffe nere per evitare
che si vedesse nelle azioni notturne.
Indici
e lancette di un buon subacqueo devono naturalmente essere ben visibili e quindi
vengono sovradimensionati.
BRACCIALE:
se si usa un bracciale, questo deve avere una prolunga per la muta, deve
naturalmente essere di acciaio o titanio ed avere la chiusura di sicurezza. Se
si usa un cinturino, questo deve essere in materiale idrorepellente, come il
caucciù e naturalmente deve essere lungo abbastanza per poter indossare
l'orologio sulla muta.
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