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Davide-The King of 80's

 

La struttura di un orologio subacqueo

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Acqua e dintorni

 

CASSA: deve essere robusta e offrire pochi appigli per gli urti; non deve presentare spigoli perché le guarnizioni mal si accordano con questi. Inoltre è chiaro che la scelta dei materiali non è molto vasta: l'acciaio regna in questo settore perché economico, molto resistente ed inossidabile. L'unico problema è che lascia penetrare l'elio. Si trovano anche casse in titanio che ,sebbene sia più costoso, non lascia penetrare questo gas che facilmente si trova alle alte profondità. Altamente sconsigliato l'oro.

FONDELLO: in genere si usano fondelli avvitati o chiusi a vite, perché permettono un'ottima impermeabilità (tramite opportune guarnizioni) ed una facilità nell'aprire l'orologio per effettuare riparazioni o revisioni. Vale lo stesso discorso dei materiali fatto per la cassa.

Non vanno bene i fondelli chiusi a pressione perché non offrono adeguata protezione alle alte profondità.

LUNETTA: presenta sempre una ghiera girevole unidirezionale per il calcolo dei tempi d'immersione. Deve essere sovradimensionata e disegnata per una presa agevole. Per questo molto spesso presenta una zigrinatura della superficie laterale.

Fig. 1: si notano gli indici e le lancette luminescenti, la ghiera sovradimensionata, l'indicazione dei metri la corona protetta dalle spallette

Sulla ghiera devono essere segnati i minuti con enfasi per il primo quarto d'ora, il punto alle ore 12 dovrebbe essere luminescente e ben riconoscibile. Vanno inoltre indicati i punti ogni 5 minuti a partire naturalmente dalle ore 12.

MOVIMENTO: automatico o al quarzo. La carica manuale infatti provoca una continua "tortura" delle guarnizioni della ghiera.

In generale il movimento è un solo tempo con al massimo l'aggiunta del datario, esistono però anche dei superbi esempi di cronografi che possono affrontare le profondità marine, due su tutti: Rolex e Omega.

Il problema sta nell'impermeabilizzazione dei pulsanti. La Rolex ha risolto con dei pulsanti a vite che sott'acqua non possono essere usati appunto perché chiusi a vite. Questo sistema è usato anche da altre case. La Omega invece col suo Divers Chrono Seamaster, è andata oltre, proponendo un cronografo che può essere usato anche sott'acqua, grazie a dei pulsanti particolari.

CORONA: impermeabilizzare la corona è più difficile rispetto al fondello ed alla lunetta. Negli anni sono state proposte diverse soluzioni: la Rolex per esempio ha proposto per prima la corona serrata a vite ed oggi è il metodo più usato per gli orologi che affrontano alte profondità, anche se alcune case optano per la chiusura a semplice pressione.

Corona a  vite: posizione chiusa ed aperta. Si notano le spallette di protezione e la filettatura della chiusura.

Un ingegnoso metodo invece è stato proposto dalle Officine Panerai, che hanno cominciato col produrre orologi subacquei per gli incursori della nostra marina durante la seconda guerra mondiale. Proprio per questi orologi fu sviluppato un sistema di protezione della corona  a ponte con una leva che blocca la corona.

Va detto che negli orologi subacquei si vedono sempre più spesso delle spallette di protezione della corona ricavate sulla carrure. Questo perché sono più esposti a possibili urti.

VALVOLA PER L'ELIO: viene usata per gli orologi che debbono affrontare profondità molto elevate, alle quali si hanno pressioni ben superiori alle dieci atmosfere. Questi ambienti sono ricchi di elio che per la sua struttura atomica molto piccola, riesce a penetrare nell'acciaio (ma non nel titanio), durante la risalita allora la sua pressione tende ad eguagliare quella esterna col rischio di far saltare il vetro come un tappo di spumante. La valvola serve proprio per fornire una via di fuga all'elio.

Esistono due tipi di valvole: quelle automatiche (Rolex e Panerai per esempio) o quelle manuali (Omega).

VETRO&QUADRANTE: il vetro deve resistere alla pressione, per questo alcuni anni fa si preferiva usare dei vetri in plastica che reagiscono meglio alle deformazioni anche se si riga più facilmente. Oggi si usano vetri zaffiri che resistono ai graffi e sopportano bene le pressioni anche grazie a nuove guarnizioni. Il vetro deve essere inoltre bombato perché permette una resistenza migliore alla pressione.

Il quadrante deve essere chiaro e di facile lettura, per questo si usano indici e lancette con materiale luminescente; a tal proposito, tornando agli orologi Panerai, il quadrante era composto di due lamine sovrapposte tra le quali era spalmata una sostanza luminescente. La lamina superiore era "forata" al 3,6,9,12, per permettere la lettura. Si dice che la sostanza luminescente era tanto potente che l'orologio veniva coperto con delle stoffe nere per evitare che si vedesse nelle azioni notturne.

Indici e lancette di un buon subacqueo devono naturalmente essere ben visibili e quindi vengono sovradimensionati.

BRACCIALE: se si usa un bracciale, questo deve avere una prolunga per la muta, deve naturalmente essere di acciaio o titanio ed avere la chiusura di sicurezza. Se si usa un cinturino, questo deve essere in materiale idrorepellente, come il caucciù e naturalmente deve essere lungo abbastanza per poter indossare l'orologio sulla muta.

 

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