... e "Sereni" I.T.C - Afragola (NA)


Progetto: Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line"
Corso teorico-pratico di giornalismo

 

 
"LA MIA BIMBA PER I MEDICI E' NATA MORTA, MA ERA VIVA!"
 

Ostuni- Per il padre è stato un errore medico e dice che è stata dichiarata morta subito dopo il parto. Il suo corpicino è stato abbandonato in un contenitore per ore nella sala operatoria dell'ospedale di Ostuni, ma poi, presa in braccio da qualcuno, si è mossa battendo le mani. Trasferendola all'ospedale "Perrino" di Brindisi, la bambina è morta. Il direttore sanitario, Gianfranco Innarelli, parla di un "aborto spontaneo", e dice che il feto era di 22 settimane, meno di 5 mesi e pesava circa 400 grammi quindi era impossibile la sopravvivenza del bambino.Il padre della neonata, Francesco Clemente, operaio di 25 anni si è rivolto ai carabinieri raccontando tutto quello che gli era accaduto nella notte tra il 19 e il 20 gennaio nel reparto di ostetricia dell'ospedale di Ostuni, e parlando di un parto arrivato al settimo mese. La mamma, una casalinga di 23 anni è sconvolta dal dolore e non parla. La coppia vive a Polignano a Mare (Bari), ma era a Fasano (Brindisi), a casa dei parenti, quando la donna ha avuto dolori all'addome. L'unico reparto di ostetricia a Fasano è a Ostuni. La

ragazza entra subito in sala parto, dà alla luce la sua creatura, ma il verdetto del personale che l'assiste dice che la piccola è nata morta!Passano le ore, dice Clemente (padre della neonata), mentre firma il certificato di morte di sua figlia, un parente la telefona sul cellulare e gli dice che doveva andare all'ospedale di Brindisi perché sua figlia era viva ed è stata trasferita lì, l'hanno presa in braccio si è mossa e ha battuto le mani.All'ospedale di Ostuni dicono che la piccola è stata trasferita a Brindisi alle 7 del mattino del 20 gennaio per entrare nell'incubatrice in cui alle 12 ha smesso di vivere.Nel pomeriggio scatteranno le verifiche per capire che cosa è accaduto, chi si è accorto (e quando) che la bimba era viva e che, come dice il padre, "batteva le mani". L'Arma sequestrerà in ospedale a Ostuni e Brindisi, le cartelle cliniche della neonata.
Lanzano Lucia
Caputo Raffaella
Fabozzi Marianna
Esposito Giovanna