... e "Sereni" I.T.C - Afragola (NA)


Progetto: Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line"
Corso teorico-pratico di giornalismo

 

 
Shoah: per non dimenticare
  L'espressione Shoah storicamente identifica lo sterminio degli ebrei nel periodo che intercorre fra il 30 gennaio 1933, quando Hitler divenne Cancelliere della Germania, e l'8 maggio 1945, la fine del secondo conflitto mondiale: in questo periodo furono milioni le persone soppresse dalla follia razziale.Pur essendo impossibile accertare l'esatto numero di vittime ebree, comunque le statistiche indicano che si tratto' di oltre 5.860.000 persone, più 5.000.000 civili non ebrei.Tra i gruppi perseguitati e assassinati dai nazisti e dai loro collaboratori, vi erano zingari, serbi, oppositori della resistenza di tutte le nazionalità, tedeschi oppositori del nazismo, omosessuali, testimoni di Geova, delinquenti abituali o persone definite "anti sociali": medicanti, vagabondi e venditori ambulanti.L'obiettivo principale di Hitler era quello di "ripulire" la Germania dagli Ebrei in fasi successive, la prima fase che va dal 1933 al 1939 li costrinse ad emigrare, ma siccome, l'operazione non fu coronata dal successo si affermò il concetto stesso di deportazione più ampio e si fece definitivamente strada la soluzione finale, cioè l'annientamento fisico degli Ebrei in campi di sterminio, posti ad Oriente, campi che avevano attrezzature speciali progettate per uccidere in maniera sistematica. Il trasferimento avveniva generalmente in treni, composti da vagoni merce sprovvisti di tutto, persino di prese d'aria, i quali viaggiavano, lentamente, verso la destinazione e molti deportati morivano lungo il tragitto. Le destinazioni più tristemente famose sono considerate tra le tante: Buchenwald, Dachau, Bergen-Belsen, Flossemburg (in Germania), Mauthausen (in Austria), Treblinka, Auschwitz-Birkenau (in Polonia). Alcuni deportati furono costretti a lavorare in officine private o interne ai campi ed una volta divenuti inadatti alla produzione per le terribili fatiche e privazioni subite, venivano eliminati. Bambini, vecchi e tutti gli inabili al lavoro venivano, quindi, condotti direttamente nelle camere a gas.Altri invece furono usati come cavie umane per esperimenti di ogni tipo.Per un rapida eliminazione dei cadaveri,


nei campi vennero costruiti grandi forni crematori.La spiegazione dell'odio implacabile dei nazisti contro gli Ebrei nasceva dalla loro distorta visione del mondo che considerava la storia come una lotta razziale. Essi consideravano gli Ebrei una razza che mirava nel "tempo" a dominare il mondo, quindi, rappresentava un ostacolo per il dominio ariano.Gli Ebrei venivano considerati, per razza, delinquenti abituali e persone corrotte quindi inferiori, la cui riabilitazione era pertanto impossibile.Non ci sono dubbi che oltre ai pregiudizi razziali ci furono altri fattori di carattere religioso, politico ed economico che contribuirono all'odio nazista verso gli ebrei e alla creazione di un immagine distorta di questo popolo. La combinazione di questi fattori scatenò la loro persecuzione e lo sterminio da parte dei nazisti, che fu in qualche modo celato dagli stessi esecutori, ma certamente noto a tutti i tedeschi e non solo… NESSUNO FERMO' I TRENI DELLA VERGOGNA!A distanza di anni nel ricordare l'enorme ferita che queste vicende hanno lasciato nell'umanità, non ci resta che raccontarle in modo da educare le generazioni future al rispetto delle Diversità, alla Giustizia, alla Pace.Intanto speriamo che il DNA di Hitler non venga mai clonato.
Teti Silvia