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... e "Sereni" I.T.C - Afragola (NA) |
Progetto: Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line" Corso teorico-pratico di giornalismo |
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IL
TOSSICODIPENDENTE SALVATO DA UN PRETE
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SQuesta è la storia di un giovane tossicodipendente che riesce a salvarsi grazie ad un prete. Lui scrive una lettera che inizia con Buongiorno, padre.Questo, per lui, non era un semplice saluto di cortesia ma un vero buon giorno dopo tante pene subite. Lui, figlio di divorziati, lasciato spesso solo a se stesso, a dodici anni prova la sua prima "CANNA" incitato dai suoi amici più grandi i quali gli dicevano che non faceva male e che dopo si sarebbe sentito meglio e fu così che iniziò il suo INFERNO. Molti dicono che "fa meno male di una sigaretta" o che "si muore per l'alcol", ma questo non è vero poiché l'assunzione di sostanze stupefacenti innesca, in chi le assume, un meccanismo di autodistruzione. Infatti i giovani assumendo droga tendono a distruggere se stessi e in quel momento tendono anche a colpire gli altri che gli stanno intorno e dopo non riescono più a liberarsene, (cosa che accade anche con le sigarette e con l'alcol) perché cadono nella morsa inesorabile della dipendenza, cosa che accade a lui.Infatti il giorno seguente andò alla ricerca dei suoi amici per chiederne ancora e continuò così per circa due anni; non si sentiva anormale poiché pensava che i veri drogati fossero altri e per due anni tutto andò tranquillo. Iniziate le superiori la situazione precipitò. Continuò a fumare hashish e marijuana con maggior frequenza e col tempo si accorse dei danni che gli stavano procurando. All'ennesima canna ebbe un attacco di vertigini e svenne a scuola e, nonostante questo, non confessò di fare uso di droghe ma disse che era solo |
questione
di "stanchezza". Da allora la sua salute iniziò a peggiorare.
Infatti, ebbe attacchi di panico, diversi vuoti di memoria che lo facevano
molto preoccupare tanto da farlo smettere di fumare per qualche settimana.
Ben presto riprese a drogarsi con la conseguenza di un'apatia e una specie
di sonnolenza perenne. Ne parlò agli amici i quali gli dicevano
che era normale o che poteva capitare. Intanto il tempo passava a scuola
era una tragedia; con i suoi genitori non c'era più dialogo; le
serate con gli amici era solo un pretesto per fumare in compagnia. |
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