... e "Sereni" I.T.C - Afragola (NA)


Progetto: Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line"
Corso teorico-pratico di giornalismo

 

 
LA PARITA' E' LEGGE
  A dispetto delle lotte e delle agitazioni che hanno animato il mondo scolastico negli ultimi tempi, al fine di difendere un diritto acquisito e costituzionalmente garantito, diventa legge la parità scolastica. La camera ha approvato i 17 commi della legge di un solo articolo << norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione>>, che il Senato aveva approvato il 21 luglio. Così il governo ha ottenuto un altro risultato "storico" sul fronte della scuola, dopo il varo delle riforme strategiche sull'autonomia e il riordino dei cicli. In che cosa consiste la parità sancita dalla legge approvata? Viene innanzitutto riconosciuto che anche le scuole non statali, sia private, sia degli enti locali, svolgono una funzione pubblica, e che, a determinate condizioni, possono rilasciare "titoli di studio aventi valore legale" Le scuole statali e paritarie fanno parte del Sistema Nazionale di Istruzione, e sono ugualmente soggette << alla valutazione dei processi e degli esiti da parte del sistema nazionale di valutazione, secondo gli standard vigenti>>. A norma, si riferisce alle istituzioni laiche , ma soprattutto a quelle cattoliche che da anni , sotto l'egida della Chiesa infondono valori e cultura ai rampolli dell'area cattolico-moderata, di estrazione medio-alto borgheseLa parità è riconosciuta <<alle scuole non statali che ne fanno richiesta>> e che rispondono a determinati requisiti. Eccoli:> Un progetto educativo conforme ai principi costituzionali> Locali ed arredi adeguati> Organi collegiali democratici> Libertà d'accesso per chiunque ne faccia richiesta> Inserimento degli alunni disabili> Corsi scolastici completi> Insegnanti in possesso dell'abilitazione stataleControllo da parte del servizio nazionale di valutazione dell'istruzione.E' previsto che gli istituti non statali possano servirsi di personale docente volontario, ma <<in misura non superiore a un quarto delle prestazioni complessive>>. I commi sulla parità stabiliscono dei principi, non danno finanziamenti. Questo spinoso capitolo è

affrontato dai commi del <<diritto allo studio>>, che autorizzano <<un piano straordinario di finanziamento alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano al fine di rendere effettivo il diritto allo studio e all'istruzione a tutti gli alunni delle scuole statali e paritarie.Gli interventi sono<< prioritariamente realizzati a favore delle famiglie in condizioni di svantaggio>>; su questo punto della legge forte è stato lo scontro tra i partiti politici, se è vero che il dato statistico conferma che il ricorso alla scuola privata è appannaggio dei ceti più abbienti, mentre quelli maggiormente deprivati si rivolgono all'istruzione pubblica , interamente gratuita. Anche a voler considerare i finanziamenti che lo Stato erogherà a favore delle private, resta dubbio che queste avvieranno quei processi di democratizzazione della platea utente, da sempre naturale connotazione della scuola pubblica. E gli stessi obiettivi in uscita, espressi in termini di competenze e conoscenze che da anni la pubblica continua a calibrare sulle necessità e sui livelli di partenza degli alunni di cui prioritariamente si vuole rispettare la storia pregressa e l'ambiente socio familiare, difficilmente avranno accoglienza in quella privata, tutta tesa a creare"qualità" . Il pericolo da lungo paventato di foraggiare con i soldi pubblici scuole di forte tradizione elitaria che si ammantano del titolo di serie"A", a scapito di quelle pubbliche, lasciate ad affogare in problemi economici e strutturali languidamente lasciati a cronicizzarsi, sembra concretizzarsi. Il varo della legge è l'espressione di un cambiamento di rotta a livello politico-istituzionale; sui soldi alle scuole pubbliche un tempo le legislature cadevano, oggi invece il principio che una funzione pubblica possa essere svolta anche da una scuola privata per la prima volta è legge.

Rosa Petrella