... e "Sereni" I.T.C - Afragola (NA)

Progetto: Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line"
Corso teorico-pratico di giornalismo

Una vera e propria fabbrica di parole a tutti gli effetti generata da spot, slang e perfino da eventi tragici come la guerra. Le cosiddette "frasi tormentone" che continuano insorabilmente ariempire le nostre giornate, come la novità dello spot pubblicitario "Buonasera", seguito da "Ti Amo , bancario" "No Martini, No Party", sono solo alcune della moltitudine di frasi che oramai sono diventate parte integrante del nostro linguaggio.
EBBENE, si! Il linguaggio dei ragazzi si ricicla freneticamente, rispetto a quello più consolidato degli adulti.
A dettare le regole del nuovo sono gli stili di vita, le tendenze, il contesto storico-sociale.
Talvolta anche situazioni tanto gravi come quelle della guerra possono essere motivo di gioco e di spudorata ironia , in mano ai ragazzi. Così, un "secchione" diventa uno "Jiad", gli abiti fuori moda sono "burqa"."Lo humor è, secondo Alan Lipman, studioso dei fenomeni di violenza, il modo migliore che hanno a disposizione

i ragazzi per cacciare via le idee terrificanti e quindi sdrammatizzare e alleggerire situazioni pesanti, che talvolta risultano insostenibili.
TV, Internet , cinema rappresentano un contributo concreto alla formazione del Dizionario del futuro. Le new entered nel librone dei significati tex- mex, misto di cucina, cultura, sclerare, sta per "dare i numeri" , lipare per ingrassare, talebano per indicare chi è ostinato e conservatore.
Chi trova gli slang eufemistici creati per definire Osama Bin Laden, oltraggiosi e offensivi, dovrà attendere poco perché il linguaggio dei giovani non dura a lungo e segue la moda. Intanto, schiere di pubblicitari, grafici ed esperti di fenomeni sociologici sono già al lavoro, pronti a sfornare i nuovi codici del domani, che consentiranno loro di diventare ricchi e famosi!

Marika Caminita