... e "Sereni" I.T.C - Afragola (NA)

Progetto: Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line"
Corso teorico-pratico di giornalismo

Home
Presentazione
Prima pagina
Le attività interne
Il mondo
Rubriche
Sport
Svago
Links

 

 
IL NUOVO ESAME DI STATO
 

 

  Anche per quest'anno siamo arrivati al grande evento: gli esami di stato. Indubbiamente restano uno spauracchio per noi alunni del quinto anno che ci ritroviamo ad affrontare un esame sempre nuovo.
Gli ultimi esami di maturità avevan fatto arrabbiare tutti: docenti, alunni e genitori. Verifica/non verifica delle conoscenze, delle competenze, delle attitudini. Deludente sarabanda di voti, sovente non rispondenti alla qualità complessiva della cosiddetta "personalità scolastica" del candidato. Approdi traumatici all'università, dove conoscenze dichiarate risultavano del tutto insoddisfacenti per gli standard di ingresso nella formazione accademica. L'avvio della riforma dell'esame è stato difficile; ogni anno un modello nuovo, intanto ha cambiato nome da Esame di Maturità ad Esame di Stato. La nuova formula comprende tre prove: una prova scritta d'italiano, una seconda prova scritta che cambia a seconda dell'istituto frequentato, e infine la fatidica terza prova la quale comprende ben cinque materie. Quest'ultima può essere strutturata in due modalità diverse con quesiti a risposta aperta e risposta multipla. Ogni prova scritta

ha un massimo di quindici punti, che sommati ai trentacinque massimi del colloquio e ai crediti formativi determinano il voto finale. La novità di quest'anno riguarda la composizione della commissione esaminatrice, tutta interna e con un Presidente unico per ciascun istituto. Indubbiamente questo tipo di esame presenta maggiori difficoltà e richiede un impegno serio e continuativo, profuso per tutto il triennio se si vuole affrontarlo con la giusta preparazione.
Nessuno vada con l'idea di imparare "in situazione"; il rischio è grosso sia per chi sottovaluta la complessità delle dinamiche interdisciplinari, che sono il fulcro del nuovo esame, sia per chi lo affronta con diffidenza o con eccessiva saccenza.
Ricordando infine il pensiero di Socrate, secondo il quale il saggio è colui che sa di non sapere, non ci resta che augurare a tutti un IN BOCCA AL LUPO.


dalla redazione di "LIBERI"
Maria Cantone e Nunzio Cerbone