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... e "Sereni" I.T.C - Afragola (NA) |
Progetto:
Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line" |
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L'EUTANASIA
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E' morta in questi
giorni Diane Pretty, la 46enne donna inglese affetta da una malattia inguaribile,
che l'aveva paralizzata dal collo in giù. Aveva chiesto, alla Corte
Suprema, il ricorso all'eutanasia come esercizio di un diritto legittimo.
Ha perso la sua battaglia, ma ha avviato un dibattito su diversi fronti. |
impedisce la mera proposizione della questione sul piano normativo , essa configura i reati di omicidio del consenziente, previsto dal codice penale all'articolo 579, e di istigazione o aiuto al suicidio, di cui l'articolo 580. Rispetto al suicidio nell'eutanasia vi è un elemento nuovo: l'intervento di un'altra persona, quasi sempre di un medico o di un operatore sanitario, intervento inteso ad alleviare il dolore con il porre un termine alla vita del paziente. " Bisogna rispettare la libertà del paziente" sostengono coloro che sono propendono a favore della questione. Si tratta, anzitutto, di una risposta tutt'altro che ovvia: un omicidio sarebbe l'aiuto adeguato a un sofferente; ovvero si verrebbe addirittura a configurare un dovere da parte di qualcuno -il medico o chi per lui - di uccidere una persona che gliene faccia richiesta;o, ancora , si attribuirebbe a qualcuno-medico, giudice,familiare -il diritto di stabilire se una vita innocente è meritevole o no d'essere vissuta. "Bisogna rispettare la libertà del paziente", si ripete spesso da parte dei sostenitori dell'eutanasia. La richiesta del sofferente è piuttosto quella che gli si allevi il dolore, e tale è la responsabilità del medico; suo compito è accostarsi al paziente per alleviarne le sofferenze fisiche e spirituali, non essere arbitro della sua vita e della sua morte. Cantone Maria
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