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... e "Sereni" I.T.C - Afragola (NA) |
Progetto:
Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line" |
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LA
SCUOLA PER LA VITA
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Non
vitae, sed scholae discimus:<<non impariamo per la scuola, ma per
la vita>>. Il succitato detto latino afferma che non si deve frequentare la scuola per il voto, o per non essere mal giudicati dai professori, o ancora per non lasciare scontenti i propri genitori, bensì per formarsi un carattere e una personalità, che servano e siano utili per tutta la vita. La cultura e l'istruzione sono le basi della conoscenza, che è fondamento della comunicazione, e comunicazione significa <<saper vivere nella società cui apparteniamo e della quale non possiamo fare a meno. La scuola serve per preparare alla vita e per educare il carattere. Quando saremo diventati uomini penseremo al lavoro, alle scelte, ai livelli sociali. Chi va a scuola per il voto, vede poco lontano; il voto infatti è un mezzo, non un fine. La scuola è un tirocinio, una palestra <<propedeutica>> per la vita, una |
vita in cui è utile assai essere aperti e comunicativi, intelligenti
e perspicaci, dotati di personalità, esperienza. La scuola ci dà
le fondamenta del discorso e della morale. Essa costituisce il primo avvio
alla sensibilizzazione, alla percezione all'unità delle facoltà,
alla possibilità di capire e di giudicare. La scuola, come afferma
Quintiliano è continuazione della famiglia indirizzando i giovani
all'onestà, alla rettitudine e alla responsabilità. Nell'ambiente
scolastico l'alunno compie il primo ingresso in società: deve apprenderne
i modelli. I primi apprendimenti e assimilazioni sono quelli che si imprimono
nella memoria e divengono i più resistenti. Quindi la scuola diventa
palestra di vita e fonte inesauribile di esperienze.
Tina
Iazzetta |
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