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Corso teorico-pratico di giornalismo

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MAMMONI: si nasce o si diventa?
 

 

 

"E' dovere e diritto dei genitori di mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio.
Nei casi d'incapacità dei genitori, la legge provvede che siano assolti i loro compiti. La legge assicura ai figli nati fuori dal matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, al pari dei membri della famiglia legittima.
La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità."
Ciò oltre ad esser enunciato nella Costituzione Italiana all'art. 30 nella sezione rapporti etico-sociali, è scritto anche nel nostro Codice Civile all'art. 147 che, enuncia: "Il matrimonio impone a entrambe i coniugi l'obbligo di mantenere, istruire e educare la prole tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli." Un altro articolo che parla dei doveri dei genitori nei confronti dei figli naturali è l'art.261 C. c il quale enuncia: "Il riconoscimento comporta da parte dei genitori l'assunzione di tutti i doveri e tutti i diritti che egli ha nei confronti dei figli legittimi". Il legislatore non dice in quale momento sorgono o terminano i diritti e i doveri dei genitori nei riguardi dei figli. E se è giusto che i diritti e i doveri sorgono con la nascita del figlio, non è altrettanto giusto determinare la cessazione di taluni obblighi. Di sicuro, non cessano con la maggiore età, ma ovviamente fino a quando i figli non abbiano una propria autonomia economica. In tal caso, è giusto spezzare una lancia, diciamo, a favore dei genitori, poiché non è possibile stabilire quando è arrivato il momento che un figlio sia in una condizione economica stabile. In linea generale si pensa che sia giusto far terminare gli studi e l'iter educativo in modo da mettere in condizione un figlio di provvedere autonomamente al proprio mantenimento. Dal momento in cui cessa il diritto al mantenimento, può capitare che il figlio non

 

trovi lavoro, per cause varie, tipo per ragioni di mercato, o per propria causa. In questi casi, quali sono gli obblighi dei genitori, e cosa devono fare? La legge italiana è chiara sotto quest'aspetto, e prevede che il figlio abbia diritto, almeno, agli alimenti. Il legislatore pertanto deve provvedere, in modo da consentire che il figlio goda dello stesso tenore di vita dei genitori. Bisogna dire, però, che secondo alcuni dati rilevati dall'ISTAT, negli ultimi tempi è aumentata la percentuale dei figli che vuole restare a casa. Proprio su questo argomento è stata girata una commedia francese sui figli "mammoni", la quale prende spunto da un articolo pubblicato su di un quotidiano italiano: è la storia di una donna che per liberarsi del figlio trentenne, cambia a sua insaputa la serratura di casa, e per questo motivo il giovane la porta davanti ad un tribunale, e la poverina,viene condannata a riprendere il figlio in casa e a continuare a mantenerlo. Strano ma vero!!! In Italia il maggior numero di giovani che resta presso le proprie famiglie, ha un titolo di studio superiore, e a proposito di ciò, ci si chiede: "e come mai?" Secondo un'indagine, la maggior parte di questi ragazzi non va via da casa, per il semplicissimo motivo che sta bene nella condizione in cui si trova. A volte, però, diventa davvero una scelta quella di lasciare il nido paterno, perchè ciò è legato a due fattori: la difficoltà di trovare un'occupazione, e i cambi d'autorità nel nucleo familiare. Al Sud prevale certamente la prima, ma bisogna ricordare che ciò non deve essere una semplice scusante per non andar via, perché, diciamoci la verità, i genitori sono STUFI di tenerci ancora tra i piedi. Perciò, cari ragazzi, diamoci una MOSSA!

Pasquale Mocerino