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Progetto: Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line"
Corso teorico-pratico di giornalismo

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TROVALAVORO.COM
 

 

  Basta un clic. Niente più code all'ufficio di collocamento, niente più fotocopie di curricula da imbustare e spedire alle aziende, niente più caccia all'inserzione sul giornale. Nel nuovo millennio, il lavoro si cerca in Internet. < sono capitato in uno di questi siti trova lavoro quasi per caso > racconta Francesco Castaldo 22 anni, di Rovigo. <Navigavo in rete e mi ha incuriosito. Per gioco ho inserito il curriculum e chiesto di poter accedere al servizio "matchmail" che segnala le inserzioni adatte alla mia ricerca. Ne ho trovate una cinquantina che facevano al caso mio, ho mandato e miei dati e in brevissimo una decina di aziende mi hanno richiamato. Tre colloqui sono andati benissimo e da uno sono uscito con il contratto in tasca >. Sono infatti la velocità e l' economicità del mezzo che fanno dei trova lavoro on-line una grande innovazione. Forse non destinata a sconvolgere del tutto il mercato della ricerca di personale, ma certo a modificarlo profondamente e forse anche a incidere sulla disoccupazione. Finora il numero di inserzioni sul giornale, era sempre aumentato in coincidenza con la diminuzione del tasso di disoccupazione. Da qualche anno, però, per la prima volta si è registrata una inversione di tendenza: il mercato delle inserzioni, ha fatto registrare uno stop, nonostante che il numero dei disoccupati fosse il più basso degli ultimi trenta anni. Ciò indica che sta crescendo la quota di inserzioni on-line. In Italia, fra i primissimi ad entrare nel mercato e a comprenderne le potenzialità è stato Bancalavoro.it, fondato da un intraprendente
studente in economia, Mario Dimitri. < Sinora coesistevano volenterosi siti amatoriali e imprese più strutturate > commenta Dimitri. < Adesso per gli artigiani non c'è più spazio, ci vogliono beni di professionalità e investimenti non irrilevanti >. Anche perché ci sono due questioni essenziali; da una parte la tutela della privacy del candidato, dall'altra l'efficacia dei sistemi di < matching >, cioè di quei meccanismi che fanno incontrare on-line domanda e offerta. < Noi tuteliamo il lavoratore mostrando inizialmente soltanto i dati più significativi: età, zona di provenienza, esperienze professionali. Soltanto successivamente, forniamo i dati personali >. C'è che individua un altro elemento positivo: < l'inserimento nel mercato delle inserzioni dei siti on-line ha avuto l'effetto di rendere più trasparente la relazione fra lavoratori e datori di lavoro >. < Il lavoratore gioca un ruolo più attivo, non si limita ad attendere una risposta al buio, ma può scegliere con chi entrare in contatto >. Se l'incontro fra domanda e offerta è il presente quale sarà il futuro di questi siti?
L'esperienza americana, insegna quel primo passo sarà la selezione on-line: molte aziende americane già lo usano, per sottoporre i candidati a test preliminari. In Italia intanto è tutta una battaglia a chi offre di più. C'è di fatto che questi metodi, quantunque innovativi, non costituiscono il rimedio definitivo alla disoccupazione.

Maria Anna Iorio