EDUCAZIONE STRADALE

LIBERI

Il giornale è uno strumento didattico. Vi invitiamo a farne oggetto di lettura e riflessione

  … le nostre attività

  Anno 4° N° 3 Maggio 2003

Noi la scuola e...

Periodico d’ informazione dell’ I.T.C. SERENI Afragola

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DIREZIONE:

PROF. ROSA PETRELLA

COLLABORATORI:

PROFF. MICHELE FERRARA, TERESA LIBRETTI

PIETRO D’ANTO’

CAPO REDATTORE: CLAUDIO TRANQUILLINO

REDAZIONE:

AUSANIO LUCIANO, AUSANIO MARIA PALMA, BARRA ROSALBA, BENCIVENGA ENRICO, BRANDI ANNA, BRANDI IMMA, CACCAVALE M. LUISA, CHIANESE ROSA, DE MARTINO BARBARA, DI PALO SARA, ELIETTO PASCAL JUNIOR, ERRICHIELLO VALENTINA, ESPOSITO ALFONSO, GIUSTINO EMMA, LAEZZA M. ROSARIA,LUPOLI TOMMASO, MANDATO FABIO, MANNA GIANLUCA, MIGLIORE SANTA, RODONTINI GIULIA, SCHICCHITANO PAOLAANNA, SERLINI MARIANNA, SIBILLO MARIA, SILVESTRO FRANCESCO, SOLERTE ANTONIA, TRANQUILLINO CLAUDIO, VITALE LUIGIAVOSA MARIA, ZANFARDINO ROSA, IORIO ANTONIO

FIORENTINO ALESSANDRO, SEPE LUIGI

REALIZZAZIONE GRAFICA:PROFF. FERRARA, D’ANTO’, LIBRETTI, PETRELLA

ASS. TEC. GENNARO RUSSO, ORAZIO SILVESTRE

   VIGNETTISTA  TOMMASO LUPOLI

PROGETTO GRAFICO e IMPAGINAZIONE

GRUPPO DIRETTIVO E DI REDAZIONE

EDITORE: I.T.C. SERENI DI AFRAGOLA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Durante il percorso di educazione stradale, abbiamo avuto l’occasione di ampliare le nostre conoscenze sulla sicurezza stradale. Rispettare la segnaletica stradale, i pedoni e tutti i tipi di veicoli, per rendere più sicura la circolazione su strada, serve a  ridare ad ognuno di noi quel senso di civiltà nello stare insieme, che giorno per giorno va perdendosi sempre più. Oltre a discutere dei vari argomenti, le attività progettuali hanno previsto un incontro con due ispettori di polizia, il dott. Ronga e l’assistente Centore, responsabili dell’ufficio sinistri della Polizia Stradale del dipartimento di Napoli,  che mostrandoci un filmato dedicato all’uso del casco ci hanno fatto riflettere suul’importanza di indossarlo tutte le volte che cavalchiamo un motorino perché da esso può dipendere la nostra salvezza . Purtroppo sono sempre più i ragazzi che muoiono in incidenti in conseguenza di traumi dovuti al non uso del casco, ma la cosa  più triste è che si verificano sempre più casi di ragazzi rimasti paralizzati a seguito di una caduta da motorino, magari neanche per colpa loro, ma a causa dell’incoscienza di persone che circolano  in maniera sconsiderata. Oggetto del filmato era il racconto di un ragazzo, che rimasto paralizzato a causa di una caduta da motorino, si  è ritrovato solo ad affrontare problemi che gli hanno cambiato la vita e hanno sconvolto la sua dimensione sociale. .Il filmato prendeva il via  dalle immagini confuse e si sentiva una voce che narrava i momenti del coma,

 

quando  il ragazzo combatteva fra la vita e la morte,  e il dopo, quando drammaticamente si è ritrovato da solo, perché gli amici, dopo i primi momenti di attenzioni e premure erano ritornati alla loro vita spensierata. Il finale mostrava la stessa scena dell’esordio, con l’androne della scuola che si popolava di ragazzi all’uscita, e il solito rombare dei motorini che prendevano la via del ritorno, mentre per ultimo, da solo il nostro sfortunato su una sedia a rotelle si avviava verso casa, abbandonato da tutti. Sono state queste immagini che ci hanno portato a riflettere, perché è stato proprio all’uscita da scuola che per quel ragazzo è cambiata la vita.  Poi i due ispettori  ci  parlarono della loro esperienza e di quanto siano per loro frequenti e nello stesso tempo drammatiche situazioni come quella appena  visto. e Guardare quelle immagini, mi hanno fatto pensare a quanto sia importante la vita: perché rischiarla  così ??? È una domanda che riaffiora sempre più spesso nella mia mente,  e trovo una sola risposta plausibile, cioè quella che  noi giovani  dobbiamo dimostrare la nostra responsabilità traendo insegnamento dalle esperienze altrui e rompendo quegli argini che non ci consentono di ragionare con la nostra testa e ci tengono legati al gruppo, al conformismo a  tutti i costi. Voglio quindi rivolgermi ai ragazzi che con me hanno partecipato al progetto affinché gli insegnamenti che ci sono stati dati  di cui riconosciamo la piena validità e verità non si disperdano fuori dalla scuola ma diventino il seme di una nuova e più matura consapevolezza che la vita è un bene troppo  prezioso per rovinarla con leggerezza.

IL CASCO TI SALVA LA VITA, l’ACCONCIATURA   NO !!!!!!!!!!

Antonio De Rosa