... e "Sereni" I.T.C - Afragola (NA)


Progetto: Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line"
Corso teorico-pratico di giornalismo

 

 
VITA VISSUTA
  Caro giornalino,vi scrivo per raccontarvi la mia storia, che è quella di un ragazzo triste che si sente triste e inutile . Frequento il primo anno di questo Istituto , ma senza risultati. Infatti mi sono assentato a lungo, ho deciso anche di ritirarmi, ma poi, dietro insistenza di mia madre, ho ripreso a frequentare. Il mio problema è che , in qualsiasi situazione mi trovi, mi sento inadeguato e non all'altezza. A scuola sono una frana, non ho che due e tre, in famiglia mi sento il brutto anatraccolo, tutti sono più bravi di me e i miei genitori non fanno che mostrarmi i successi scolastici dei miei fratelli, forse per incoraggiarmi, ma questo mi pesa ancora di più. Di amici non ne ho, e con i compagni di classe mi sento a disagio, perché non riesco ad essere brillante come loro e a volte mi prendono in giro e questo mi ha portato anche a piangere in loro presenza, e tutti a sorridere. Io non capisco cosa non va in me, sembra che tutto il mondo mi perseguiti, che anche i miei genitori sono stanchi di me, che non riesco a combinare nulla e se penso al futuro vedo solo un brutto buco nero, che mi spaventa. Quando osservo gli altri sorridere, divertirsi uscire, fare delle c……., come si dice, li invidio, perché vorrei essere anch'io così, coraggioso e felice, ma non mi viene. Mi sento un passero solitario…… Qualunque cosa faccio, dopo un po' mi scoccio, non mi interessa, e mi metto per i fatti miei a pensare, isolandomi. Così gli altri mi evitano perché non sono una buona compagnia; poi, se penso di fare qualcosa, dopo un po' mi smonto, perché sento che non ne sono capace. Da un po'di tempo mi piace un'alunna della scuola ma mi limito a guardarla, e non ho il coraggio di avvicinarla, perché sicuramente riderebbe di me e dei miei occhialini che mi danno un aspetto da topo di biblioteca. Cosa devo fare?? Aiutami tu a sciogliere questo groviglio che ho nella mente e a ritrovare la gioia di vivere. Ciao, un lettore triste.


Caro passero solitario,
rispondiamo alla tua lettera con piacere e ti invitiamo innanzitutto ad osare di più. E' importante che tu abbia voluto confidarci il tuo problema, perché significa che lo vivi come tale ed è arrivato il momento di affrontarlo. La disistima, il non credere nelle proprie capacità, a questa età sono problemi diffusi e se trascurati e male affrontati possono portare chi ne soffre alla depressione, che è una vera e propria malattia sociale, in forte aumento trai giovani. Chiedi aiuto ai tuoi genitori, perché essi ti aiuteranno a capire te e loro e a vivere meglio l'ambiente familiare. A scuola puoi parlarne in privato con qualche insegnante o rivolgerti allo psicologo interno che riceve ogni giovedì. Non avere vergogna a mostrare le tue debolezze, perché esse sono comuni ai ragazzi della tua età. Tutti hanno paura nell'affrontare un compito nuovo o nel dichiararsi ad una ragazza , ma trovano il coraggio di affrontare le situazioni, e se non va, pazienza, capita! Non pensare che tutto è contro di te, perché ciò è sbagliato e comincia ad apprezzarti e a sorridere, se vuoi farti apprezzare da chi ti è intorno. Se vuoi scriverci ancora, fallo senza problema, saremo felici di risponderti.

La redazione