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... e "Sereni" I.T.C - Afragola (NA) |
Progetto: Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line" Corso teorico-pratico di giornalismo |
SEMPRE
PIU' LIBERI
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SI
RICOMINCIA! Con la trepidazione degli inizi, l'entusiasmo, la voglia di
fare sempre meglio e la consapevolezza del carico che ci si accolla. Niente
manca alla prima riunione di redazione, facce sorridenti, le solite, quelle
di chi ha già partecipato e si muove sicuro nell'ambiente, mostra
il lavoro fatto, dà consigli e suggerimenti e quelle timorose di
chi si avvicina per la prima volta alla redazione fremendo e temendo di
doversi mettere in gioco; ciascuno si guarda intorno, seduto vicino all'amico,
perché in una scuola , assurdo a pensarsi, talvolta si è
soli in mezzo a mille e fuori della propria classe, si vive come un pesce
fuor d'acqua. La redazione incute un timore reverenziale; appare un luogo
serio, dove testi e fonti la fanno da padrona, dove lo scrivere e l'argomentare
diventano strumenti di selezione, di comunicazione oltre che di visibilità.
Perché è anche questa che i nostri ragazzi cercano: un'occasione
di visibilità, un momento di protagonismo per ascendere dall'anonimato
cui ti condanna la ghettizzazione dell'essere un nome, un componente della
scuola, con poche occasioni per definirsi, per uscire alla ribalta, per
affermare la propria persona. Partecipare al giornale scolastico offre
questa occasione, la possibilità di apporre il proprio nome su
un documento che rappresenta la |
Scuola,
con le sue attività e il suo fermento. Dire <c'ero anch'io>,
avere la possibilità di esprimersi, di scegliere la notizia, di
fare notizia, di fare un pezzo e di vederlo pubblicato dà una carica
ed un'energia nuova, contribuisce a creare quell'identità di cui
i nostri ragazzi sono alla ricerca, alienati e massificati da una società
che cancella ogni tratto personale e originale in nome di un sedicente
trasformismo economico che ci vuole tutti allineati in una logica del
consumismo ad oltranza. Qui hanno la possibilità di scuotersi,
di cominciare a pensare, a capire che il pensiero libero li rende liberi,
che si può pensare e volere in modo personale, che si può
costruire insieme agli altri in maniera partecipativa e democratica. Ognuno
dà secondo le proprie capacità e si arricchisce del lavoro
comune , ognuno ne esce arricchito in conoscenza e consapevolezza, ognuno
smania per mettersi alla prova e dare il meglio. Qui hanno la possibilità
di essere Liberi . Liberi di essere, Liberi di pensare , Liberi di conoscere
..Liberi di crescere . E noi abbiamo la possibilità di essere
con loro, e non è poco! |
LA REDAZIONE DI LIBERI |
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Salve ragazzi!
siamo di nuovo qui, per un nuovo anno di lavoro, con la nostra gioia, le
nostre idee e la passione che ci permette di farci portavoce delle vostre
istanze e bisogni. Pensate forse che il giornalino sia fatto solamente di
carta e penna? VI SBAGLIATE DI GROSSO!!!!!!|!!! Ha un'anima pulsante! Quella
di tanti ragazzi che credono nella forza del pensiero libero, e che hanno
scelto la scrittura come mezzo di partecipazione e democrazia. Tutto ciò
è il lavoro di redazione; durante le riunioni senza trascurare gli
impegni seri, sono quelli che ci fanno vincere premi, ci divertiamo anche
a prenderci in giro con i professori soprattutto con "Fuffi"(
prof.Ferrara Michele),la professoressa Petrella,che quando è in compagnia
dei suoi alunni si trasforma in un ' adolescente, e tutti gli altri professori.
C i appassioniamo sempre di più a questo Progetto,perché ci
permette di capire conoscere e riflettere sulle tematiche di questo nostro
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mondo , di metterci
a confronto con gli altri in un ambiente sereno , in un clima di condivisione
dei saperi, senza ruoli, dove alunni e docenti si stimano a vicenda e
passare dei pomeriggi allegri e spensierati. Lavorando alla redazione,
attraverso la ricerca delle fonti, la lettura di documentari, si viene
a conoscenza di argomenti di attualità che ci coinvolgono in prima
persona e ci permettono di conoscere una realtà diversa dalla nostra.
Perciòvogliamo invitare tutti i ragazzi a partecipare a al progetto
e siamo sicuri che non andrete più via, perché l'emozione
che si prova collaborando tutti insieme per uno scopo comune ti segna
dentro e ti cambia la prospettiva di vita. Noi infatti ci sentiamo più
forti e più liberi |