... e "Sereni" I.T.C - Afragola (NA)


Progetto: Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line"
Corso teorico-pratico di giornalismo
 
Cresce la spinta delle donne

Era ancora notte nel Cile di Michelle Bachelet quando Ellen Johnson-Sirleatn giurava di guidare la Liberia verso un futuro di speranze e promesse.
Hanno storie simili le nuove presidenti del Cile e Liberia: sono fatte di esilio, carcere , torture, di morte vista da vicino. Queste donne hanno superato tanti ostacoli. Oggi al mondo ancora solo undici fra i capi di Stato e di governo sono donne. Al conto va aggiunta Michelle Jean, governatrice del Canada. La percentuale di donne al potere è ancora bassa se confrontata con quella degli uomini, ma è il segno di un percorso che non sembra destinato a fermarsi.La prima donna fu Suhbaataryn Yanimaa della Mongolia, la prima presidentessa democraticamente eletta,la prima leader di un Paese musulmano,la prima presidente donna nel Parlamento europeo scelto dai cittadini. Di donne che puntano in alto ce ne sono sempre più. Senza troppe battaglie invece sono arrivate in alto la donne

che il potere lo hanno ereditato con il sangue: le regine Elisabetta II in Gran Bretagna, Beatrice in Olanda e Margherita II in Danimarca. Alle loro spalle è già pronta una nuova generazione, fatta di bambine che faranno storia.
Carmela Russo - Elisa Aversano

UN ANGELO NON E' PIU' TRA NOI

Stamani è sorta un'altra alba. Per noi è iniziato un nuovo giorno forse, uguale a quello precedente, con la solita routine. Invece in casa Onofri e' come se fosse sempre notte. L'orrenda notizia del piccolo Tommy ritrovato in fondo al lago, ha devastato l'animo dei genitori del bambino, che speravano fino in fondo di ritrovare il loro piccolo, vivo.Purtroppo la loro speranza è' stata spazzata via in modo crudele. La notizia che ci ha tenuti in sospeso per 30 lunghissimi giorni, è arrivata nelle nostre case come un uragano che ci ha fatto rimanere tutti allibiti, ancora di più , specialmente quando si è saputo chi era stato a compiere l'orribile crimine. Quello che ci domandiamo; adesso non si può aprire l'uscio di casa nemmeno a un manovale? Non ci si può fidare più di nessuno? La morte del piccolo Tommaso ci fa pensare a come la perversione è aumentata in questo millennio; ma

quello che ci stupisce di più, è come questo manovale Alessi, sia rimasto per tanti giorni lucido, calmo, impassibile, convincente, davanti alle telecamere, quando concedeva le interviste, e quasi sembrava che ci avesse anche convinto. La sua colpevolezza alla fine ci ha spiazzati ancora di più. Adesso chi glielo ridarà più alla madre, il piccolo Tommaso? Il movente di questo omicidio è stato quello dei soldi, perché forse la "belva" Alessi voleva una vita economica più solida confrontando la propria con quella degli Onofri. Di tutta questa vicenda, tra giornalisti, cittadini che partecipano al dolore, personaggi politici e anche il Papa, che pronunciano frasi di conforto, quello che resta realmente è il dolore dei genitori, che può essere compreso solo da chi ha vissuto una esperienza del genere. Ma resta anche la tragica realtà: i bambini presi come bersaglio, uccisi e gettati via come fazzoletti di carta.. Adesso tutti noi ci aspettiamo giustizia! Ma quale giustizia? Forse la condanna a 30 anni di carcere che poi viene ridotta per buona condotta, e infine lasciati liberi per qualche permesso-premio, durante il quale si uccide di nuovo? Verrebbe spontaneo chiedere a voce alta il ricorso alla pena di morte, ma in un paese civile non si può rispondere alla morte con la morte.

Nunzia Scala