... e "Sereni" I.T.C - Afragola (NA)


Progetto: Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line"
Corso teorico-pratico di giornalismo
 
Bomba a Nassiriya, strage di italiani

Ancora sangue a Nassiriya per un attentato al nostro contingente. Quattro morti: tre militari italiani (il capitano dell'esercito Nicola Ciardelli, 34 anni, di Livorno, sposato con un figlio di due mesi e mezzo; i marescialli-capo dei carabinieri Franco Lattanzio, 38 anni celibe, dell'Aquila; e Carlo De Trizio, 37.enne di Bisceglie) e un caporale romeno. L'attentato a Nassiriya per il centrosinistra non farà cambiare idea al nuovo governo sull'opportunità di lasciare l'Iraq, ma non imprimerà neppure un'accelerazione sul calendario fissato per il ritiro. "La nostra posizione - dice Romano Prodi - non cambia. È stata lungamente meditata e definita in questi tre anni. Ritenevamo e riteniamo che siano diverse le vie per costruire la democrazia in Iraq. La situazione in quel paese è andata sempre peggiorando. La nostra posizione - continua Prodi - non è affatto diversa da quella che oggi sta esprimendo la maggioranza dell'opinione pubblica americana e non è nemmeno lontana da quella che, oggi, sta esprimendo il governo italiano quando dichiara di ritirarsi entro la fine

del 2006. La stage di Nassirya, avvenuta a due anni da quel 12 Novembre in cui nella stessa città una bomba fece esplodere la nostra base militare provocando la morte di 12 ufficiali italiani ripropone il problema delle missioni all'estero. Nate come missioni di pace per ripristinare l'ordine ed aiutare l'avvento della democrazia non solo in Iraq, la forza di pace italiana è presente in Kosovo. Afghanistan , in Iraq , in Somalia, in Kuwait, tutte zone calde dove l'allarme terrorismo e molto alto. Negli ultimi tempi i segnali di ostilità nei confronti del nostro Paese si sono moltiplicati, a partire dai sequestri dei nostri inviati, giornalisti, guardie del corpo e addirittura volontari. Cosa dobbiamo rispondere? E' giusto ritirarsi per fare il gioco di vuole allontanarci dalle proprie terre per riprendere il predominio oppure continuare a rimanere senza farci intimorire? Intanto tante famiglie continuano a piangere i propri cari.
Fasciglione Davide

RAZZISMO,ITALIANO AGGREDITO A BERLINO
Picchiato con una mazza da baseball,caccia a due neonazisti. Allarme per i mondiali

BERLINO- Brutale aggressione xenofoba neonazista contro un italiano a Berlino,a meno di un mese dai mondiali di calcio in Germania. L' italiano, trentenne,si chiama Gianni Congia. E' sardo, vive da 10 anni in Germania, da 3 a Berlino. E stato subito ricoverato in ospedale e operato al ginocchio e medicato alla testa. Il dramma si è consumato in pochi secondi. Era l'una di notte, l' italiano stava passeggiando quando due giovani atletici vestiti di nero l' hanno avvicinato,gli hanno chiesto da cha paese venisse ,"sono italiano"ha risposto "straniero di merda" gli hanno replicato i due. Uno brandiva una mazza da baseball, ha percosso selvaggiamente l' italiano che è stramazzato a terra. Poi i due sono fuggiti. "l' aggressione è di chiara matrice xenofoba" dicono i poliziotti. "Sospettano i giovani militanti dei gruppi fuorilegge o semiclandestini dell'estrema destra", hanno aggiunto. "Straniero di merda", e poi giù botte selvagge . Con la mazza da baseball, una delle armi improprie preferite dai neonazisti , o con altri strumenti di violenza .Purtroppo accade

ancora . Anche nella splendida e civilissimaBerlino . O altrove , nel paese che sta per ospitare i mondiali . Specie nell'ex Germania orientale. Dove i gruppi di estrema destra -i cui capi sono ricchi attivisti dell'Ovest -reclutano giovani delusi e frustrati per i problemi sociali. L'ex Ddr ha alle spalle dodici anni di nazismo e mezzo secolo di comunismo stalinista duro e brutale . Lo straniero è dipinto dalla propaganda neonazi come una minaccia , un parassita che ruba i posti di lavoro ai tedeschi. Proprio la Germania orientale , nelle ultime settimane, è stata teatro di gravi episodi di violenza razzista da parte dei giovani dell'estrema destra . A Potsdam ,un ingegnere di origine etiopica , cittadino tedesco, è stato pestato e ridotto in fin di vita da due ultrà neonazisti . Il caso ha gettato il paese nello sgomento , tanto che la procura federale , ha avocato l'inchiesta sottraendola alle autorità regionali.
ELVIRA IAZZETTA, MANDATO MICHELA
MANDATO PAOLA