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... e "Sereni" I.T.C - Afragola (NA) |
Progetto: Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line" Corso teorico-pratico di giornalismo |
VIOLENZA
SUI MINORI: IL FENOMENO DELLA VIOLENZA
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Il fenomeno
violenza è una componente dell'esistenza umana. L'essere umano
è un essere ragionevole ed è, quindi in grado, di comprendere
che la violenza non risolve nessun problema e non ha alcuna giustificazione.
La violenza, che è già un male per se stessa, assume contorni
ancora più inquietanti se riguarda i minori sia come autori di
violenze sia come vittime. |
questo
fenomeno, uno appare impressionante: la condizione d'impotenza, dei bambini
nell'ambito familiare, i quali risultano totalmente indifesi di fronte
agli adulti. Nel chiuso della famiglia, il potere dei genitori può
essere assoluto. La sorpresa è proprio questa ed è grande:
l'ambito dove si verifica la maggior parte degli abusi sui minori è
la famiglia. E' statisticamente provato che la maggior parte delle violenze
contro i minori hanno per protagonisti un genitore, un parente, un convivente
del genitore, un insegnante. Crolla così l'idea tradizionale di
famiglia, oasi di pace, rifugio dalle difficoltà della vita? La
famiglia è un grande bene, ma non lo è automaticamente.
Nessuna famiglia, quale relazione tra persone diverse, è automaticamente
buona; ogni famiglia può diventare luogo di promozione o, viceversa,
di oppressione. Ci sono già in partenza, situazioni familiari cosiddette
a rischio che fanno prevedere abusi e maltrattamenti. Le maggiori probabilità
che si verifichino episodi di abuso dei minori si hanno quando i genitori
hanno dei precedenti di abuso; quando il bambino viene percepito come
indesiderato; quando si verifica una situazione di crisi. Come ci può
prevenire la violenza? La società deve promuovere la famiglia in
particolare un ruolo di primissimo piano spetta alla scuola, dove passano
milioni di minori. Alla scuola oggi si chiede molto, ma questa, a sua
volta, si sente impari di fronte alle attese degli alunni che vanno oltre
l'aspetto dell'istruzione e del rendimento scolastico, e interessano la
formazione e l'equilibrato sviluppo dei ragazzi. Per ovviare al problema
della violenza "minorile" bisogna ripartire dalla famiglia che
non è automaticamente un valore, può rappresentare invece
il luogo del disagio, della mancanza affettiva, luogo di alienazione e
di smarrimento personale. Ci vuole maturità per stare nell'ambito
familiare poiché non si può pretendere di evitare a ogni
costo le difficoltà, le tensioni, i conflitti, occorre piuttosto
saper trovare ad essi delle soluzioni costruttive poiché ogni rapporto
interpersonale implica comunque un conflitto. Il conflitto con il dialogo
non è mai distruttivo ma serve a riconoscersi, a crescere. Solo
vivendo bene nell'ambito di quello che è il primo approccio con
la società ossia la propria famiglia si può evitare la violenza
minorile, che sia essa fatta o subita. Per concludere, un pensiero vola
alla vicenda del piccolo Tommaso. Posso dire solo che non ci sono parole
che possano descrivere la sensazione che io, e penso molti altri come
me, provano di fronte ad una "barbarie" che nulla e nessuno
potrà mai giustificare perché togliere il sorriso ad un
bambino è l'atto più ignobile che si possa commettere. |