... e "Sereni" I.T.C - Afragola (NA)


Progetto: Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line"
Corso teorico-pratico di giornalismo
COLPI DI TESTA O VIOLENZA PURA?

Ancora una volta al centro delle cronache, giovani sotto accusa per aver sparso sangue, il sangue di chi allo stadio ci va per lavoro, per difendere il proprio carnefice.
Ancora una volta la guerriglia ha causato una vittima, l'ispettore capo della polizia di Catania Filippo Raciti, pianto dai familiari e da tutti in un toccante funerale svoltosi in un cupo lunedì di Febbraio tra la folla amareggiata ma anche tra tanti ultrà che inveivano contro le forze dell'ordine.Un calcio malato , segno di una società malata, dove la violenza la fa da padrona. Si è visto a Catania che il calcio è malato come del resto la società che è portatrice di questi disagi in quegli scalmanati che riversano la loro rabbia negli

stadi del calcio approfittando del fatto che questo sport dà molta risonanza mediatica. Ma per fortuna sono ancora una minoranza che va combattuta e debellata. Dobbiamo imitare gli ottimi risultati ottenuti all'estero, Inghilterra e Francia anche a costo di divenire impopolari; tutti gli sforzi sono dovuti a quella stragrande maggioranza di sportivi veri che vogliono vivere la giornata allo stadio in modo pulito e che si muovono nella legalità.Ma soprattutto sono dovuti alla memoria dell'ispettore Raciti e ai tanti uomini dello Stato che ogni giorno difendono i valori della legalità anche a costo della vita. IAZZETTA FERDINANDO

VITA VISSUTA

Navigando in rete il nostro Davide si è imbattuto nella drammatica testimonianza di una giornalista che si è trovata sul luogo di un incidente a raccogliere gli ultimi strazianti momenti di vita di una vittima del sabato sera. Noi vi proponiamo la storia nella nostra rubrica di Vita Vissuta affinchè vi induca alla riflessione e diventi argomento di dibattito.
Mamma sn uscita cn amici.Sn andata ad una festa e mi sn ricordata quello che mi avevi detto: di nn bere alcolici.Mi hai chiesto di nn bere visto che dovevo guidare, così ho bevuto una Sprite.Mi sn sentita orgogliosa di me stessa,anche per aver ascoltato il modo in cui,dolcemente,mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare,al contrario di qll che mi dikono alcuni amici.Ho fatto una scelta sana e il tuo consiglio è stato giusto.Quando la festa è finita la gente ha cominciato a guidare anche non essendo in condizione di farlo.Io ho preso la mia macchina con la certezza che ero sobria.Non potevo immaginare,mamma,ciò che mi aspettava...Qualcosa di inaspettato! Ora sn qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che

dice: "il ragazzo che ha provocato l'incidente era ubriaco".Mamma la sua voce sembra così lontana...il mio sangue è cosparso dappertutto e stò cercando,cn tt le mie forze di non piangere.Posso sentire i medici che dicono: "qst ragazza non ce la farà". Sn certa che il ragazzo che guidava l'altra makkina nn se lo immaginava neanche,mentre andava a tutta velocità.Alla fine lui ha deciso di bere ed io devo morire...perchè le persone devono fare tt qst mamma? Sapendo che distruggeranno delle vite.Il dolore è come se mi pugnalasse con milioni di coltelli contemporaneamente.Dì a mia sorella di nn spaventarsi,mamma,dì a papà di essere forte.Qualcuno doveva dire a quel ragazzo che non si può bere e guidare...forse, se i suoi glielo avessero detto ora io sarei viva...la mia respirazione si fa sempre più debole e comincio ad avere veramente paura...qst sn i miei ultimi momenti e mi sento così disperata...mi piacerebbe poterti abbracciare mamma,mentre sono sdraiata,qui,morente.Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene x questo...ti voglio bene e... addio" Davide Fasciglione