... e "Sereni" I.T.C - Afragola (NA)


Progetto: Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line"
Corso teorico-pratico di giornalismo
Fischi all'Olimpico, verso l'inchiesta
Petrucci: "Troppo parole inutili"

Fischi all'Olimpico, verso l'inchiesta. La procura di Roma è intenzionata ad aprire un'inchiesta per istigazione a delinquere dopo i fischi e i cori contro la polizia da parte di un centinaio di ultrà giallorossi, stipati ieri in curva sud e schieratisi di spalle durante il minuto di silenzio per ricordare la morte dell'agente Filippo Raciti. Per il momento gli inquirenti sono in attesa di un'informativa da parte delle forze dell'ordine sui fatti. Ma dalla ricostruzione fatta dagli organi di informazione è emerso un quadro che potrebbe configurare l'ipotesi di reato di istigazione a delinquere. Come accadde per il grido "10, 100, 1000 Nassiriya" lanciato in alcune manifestazioni politiche. Nel complesso, però, la prima giornata con le nuove norme non ha fatto registrare tensioni e violenze negli stadi. Segno che qualcosa si sta muovendo. Anche se il prezzo da pagare, quegli stadi senza pubblico, è alto. Antonio Caputo


Pancalli: "Non bisogna cedere ai violenti". Il commissario straordinario della Federcalcio Roberto Pancalli: "Sarebbe sbagliato finirla qui. Posso comprendere l'amarezza di giocatori e allenatori ma non bisogna cedere ai violenti. C'è invece bisogno da parte di tutti di una risposta di normalizzazione. Da questa situazione si esce proseguendo con incisività sulla strada intrapresa".
Melandri: "I violenti non si isolano in pochi giorni". Anche il ministro dello Sport Giovanna Melandri chiede che non ci siano ripensamenti sulla strada intrapresa: "I violenti non si isolano in un giorno, questo è un lavoro profondo che dobbiamo fare tutti insieme, istituzioni e mondo del calcio. Propongo una moratoria sulle parole inutili, bisogna soltanto lavorare nell'obiettivo di mettere in sicurezza gli stadi italiani". DE ROSA DOMENICO ANTONIO CAPUTO

Rugby,Italia:storica vittoria in Scozia

Edimburgo. Una, due, tre mete. In 7 minuti l'Italia schianta la Scozia a Murrayfield e conquista la prima vittoria in trasferta nella storia azzurra del Sei Nazioni. Mai, prima d'oggi, era arrivato un successo lontano dallo stadio Flaminio di Roma. Lo zero sparisce a Edimburgo, dove il XV del commissario tecnico Pierre Berbizier passa 37-17.Il cucchiaio di legno, per quest'anno, non è affare italiano. Merito dei 22 punti di Andrea Scanavacca e soprattutto di un avvio al fulmicotone che tramortisce i padroni di casa. A Mauro Bergamasco bastano 20" per approfittare dell'ingenuità di Phil Godman: subito meta, 7-0. L'inizio della selezione del coach Frank Hadden è da incubo e va in tilt soprattutto Chris Cusiter. Il mediano di mischia si fa intercettare al 3' da

Andrea Scanavacca e al 7' da Kaine Robertson: l'Italia segna 3 mete in 400 secondi e, con le trasformazioni di Scanavacca, vola 21-0 nel gelo di Murrayfield. In meno di 10', gli azzurri segnano più del doppio dei punti realizzati (10) nelle prime 2 partite del torneo perse contro Francia e Inghilterra. Il pubblico scozzese è impietrito, ma anche i circa 5000 italiani presenti sulle tribune faticano a credere ai propri occhi. A ridare fiato ai tifosi di casa prova Rob Dewey: è lui, al 14', a realizzare la meta del 7-21 che può riaprire la sfida. Il XV del cardo gestisce il possesso dell'ovale ma non sfonda. L'Italia, con la 'solita' regia dell'impeccabile Alessandro Troncon, è più che mai solida e concreta nonostante l'infortunio di Andrea Masi, costretto a lasciare il campo e sostituito da Maurizio Zaffiri. Scanavacca (20') trasforma il piazzato del 24-7 a cui replica Chris Paterson prima del riposo: 24-10 dopo 40'. La ripresa comincia con un copione prevedibile e con la Scozia a caccia della rimonta disperata, che diventa un obiettivo realistico al 62'. Paterson si infila nelle maglie larghe della difesa italiana e vola indisturbato a schiacciare in meta: 17-24. Murrayfield si infiamma, ma a raffreddare gli entusiasmi provvede il piede di Scanavacca, perfetto al 66' e al 72': 30-17, la vittoria è in cassaforte. Manca solo la ciliegina, la mette Troncon: il 'man of the match' firma l'ultima segnatura all'85'. Finisce in trionfo, 37-17.