... e "Sereni" I.T.C - Afragola (NA)


Progetto: Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line"
Corso teorico-pratico di giornalismo

Francesco Renga è considerato una delle più belle voci maschili della canzone italiana, è nato a Udine il 12/06/68. Torna al festival di Sanremo con “Angelo”un brano serrato, tesissimo, dalla costruzione inusuale e per niente radiofonico. L’ artista racconta: non è una canzone facile da cantare, l’ ho scritta in una notte di quelle non troppo felici in cui mi metto a guardare la tv, abbasso il volume per non svegliare la mia bimba e vedo scorrere, senza audio, le immagini dello tsunami. Posso dire che
Il giornale è uno strumento didattico. Vi invitiamo a farne oggetto di lettura e riflessione
vedendo dormire Jolanda mi sono sentito ispirato,
ho preso la penna e ho dato sfogo alle mie paure e a quelle che nutro per chi amo, mi è nata una preghiera, una richiesta d’aiuto per proteggere la vita dei miei cari. E infatti, proprio grazie a questa canzone, è stato il vincitore assoluto della 55ma edizione del festival, lo hanno decretato i votanti per via telefonica, da casa o con il cellulare.

Secondo si è classificato Toto Cutugno e Annalisa Minetti, terza Antonella Ruggiero, quarti Nicky Nicolai e Di Battista Quartet, quinta Laura Bono.

Riccio Veronica Perillo Dora

IL NOSTRO SALUTO AL “ GUAGLIONE ”

Sono circa le 20,00 quando sul cellulare mi arriva il solito noioso sms che tratta solo temi di cronaca rosa oppure parla di sport. Lo leggo velocemente per poi cancellarlo, ma mentre scorrono rapidamente le parole, tra le righe, intravedo un nome a me molto caro è il nome del M° Aurelio Fierro. Purtroppo quel messaggio non racconta qualche “inciucio” sul M° Fierro, ma annuncia dolorosamente la sua morte. Il Maestro da tempo soffriva di un male incurabile anche se, con la forza e la grinta di un “ragazzino”(anche se aveva superato la soglia degli 80 anni) e soprattutto con la sua voglia di cantare e deliziare chi lo ascoltava era riuscito finora a scansare la morte; purtroppo negli ultimi tempi si era aggravato perché colpito anche da un ictus che dopo circa tre mesi lo ha condotto in Paradiso. Paradiso che parla sempre più Napoletano infatti il M° Fierro raggiunge altri grandi come Totò, Eduardo, Massimo Troisi… Questa morte mi ha davvero colpito perché il Maestro
era entrato davvero nel mio cuore, soprattutto
dopo il 18 maggio 2004 quando andavo di scena con altri miei compagni di scuola al teatro Gelsomino e lì in prima fila a seguirci e ad accompagnarci con le mani c’era proprio lui “Aurelio Fierro”! E non finiva qui… infatti il Maestro alla fine mi diede l’onore di duettare con lui in una delle sue più importanti canzoni: la famosissima “Guaglione”. Non vi dico che emozione! la voce mi tremava, non riuscivo a crederci: io, Guido Battista, studente sicuramente non esemplare dell’ITC Sereni, duettavo con uno dei Re della canzone Napoletana. Alla fine promise di organizzare con noi qualche altro spettacolo, cosa che però non ha avuto il tempo di realizzare . Nei mesi seguenti al duetto desideravo incontrare di nuovo il Maestro ma purtroppo questo non è stato possibile e ora non posso fare altro che salutarlo parafrasando il verso di una sua canzone staje sempe ccà impuntato ccà into a stu core!

GUIDO BATTISTA