GERRIT THOMAS RIETVELD

1888 - 1964






Figlio di un falegname, fece il primo apprendistato nella bottega del padre; seguì poi corsi serali di disegno e nel 1911 si stabilì come mobiliere in proprio. Attraverso l'arch. R. van't Hoff entrò, nel 1919, in contatto col gruppo De Stijl (OUD); fu nei suoi mobili, secondo alcuni, che le concezioni "neoplastiche" di de Stijl trovarono per la prima volta realizzazione. Dal 1911 aveva frequentato una scuola serale di architettura, esercitando poi sempre nell'ambito culturale di de Stijl, vera attività di architetto, culminante nella casa Schroeder di Utrecht, del 1924. Va ricordata, di questo periodo, la celebre seggiola rossoblu, tra i più importanti pezzi dell'INDUSTRIAL DESIGN. Altra sedia assai nota, quella a «zig-zag», del 1934. La posizione di Rietveld si indebolì dopo lo scioglimento del gruppo e il prevalere del Razionalismo in Europa; ebbe un nuovo momento di influenza negli anni '50, quando si ricominciarono ad esplorare le concezioni degli anni '20.



da: Pevsner, Fleming, Honour, Dizionario di Architettura. Ediz. G.Einaudi Editore, Torino, 1966.

Ved. anche: NEOPLASTICISMO, Theo van Doensburg, Piet Mondrian.

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