Issato in sella allor di un sicomoro

che segna sulla strada un torto arazzo,

senza curarsi più del suo decoro

Zaccheo mira al muover del codazzo.

 

Non c'è nessun che, complice il passato,

un poco lo sollevi fra la folla

e mentre il Cristo varca l'abitato

alla statura sua faccia da molla.

 

Discenda in mezzo agli altri il pubblicano

e guidi adesso in Gerico il Signore

che già conosce a fondo il cuore umano.

 

Con la metà di tutta la ricchezza

che poi divide a scanso dell'errore

si riapre quella casa alla salvezza.

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