Tecniche di induzione del sogno lucido a partire dallo stato di veglia
In una ricerca in laboratorio [LaBerge, Levitan, Dement, 1986] è stata verificata la possibilità di cominciare sogni lucidi a partire direttamente dallo stato di veglia. Questo avveniva allorché i soggetti temporaneamente e spontaneamente si svegliavano nel corso di una fase REM per riaddormentarsi immediatamente dopo. Sulla base delle esperienze raccontate dai soggetti stessi, gli autori hanno distinto due tipi di sogno lucido: quelli ad inizio durante il sonno e quelli ad inizio dallo stato di veglia. Dei 76 sogni lucidi verificati attraverso il movimento oculare, 55 (72%) appartenevano al primo tipo, 21 (28%) appartenevano al secondo. Inoltre, per ognuno dei 13 soggetti, la maggioranza dei sogni lucidi apparteneva alla categoria di quelli ad inizio durante il sonno.
Come antecedentemente detto il sogno lucido può avere inizio a partire dallo stato di sogno, dallo stato ipnotico oppure dallo stato di veglia. Quest’ultimo caso non sembra essere spontaneo, ma sempre attivamente ricercato e voluto. Il soggetto "scivola" nello stato di sogno senza perdere la consapevolezza. Le tecniche mirano a far mantenere, mentre il soggetto si addormenta, un interrotto stato di attenzione, da alcuni autori chiamato, in un’ottica cognitivista, "pensiero auto-riflessivo"[Price, Cohen, 1988 p.130].
Tholey [Tholey, 1983] ha descritto vari metodi per mantenersi consapevoli in fase di addormentamento, al fine di passare direttamente dalla veglia al sogno lucido. Tali metodi differiscono per l’oggetto su cui l’attenzione deve fissarsi: un immagine ipnagogica, il proprio corpo, il proprio "Io pensante". L’autore sostiene che questo genere di tecniche sia particolarmente efficace allorché spontaneamente ci si sveglia la mattina presto dopo un sogno, e le si mette in pratica prima di riaddormentarsi nuovamente.