SPECIALE: "25 APRILE, una bella giornata di sole"
a cura di Giuseppe Pugliese  

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La Resistenza non fu solo una lotta armata contro l’occupazione nemica, ma fu anche, e soprattutto,  una difesa morale dei  valori che il nazifascismo voleva eliminare. La Resistenza non si può considerare solo una insurrezione armata, ma un risveglio dell’uomo che sente calpestare i valori dei diritti umani (gli antinazisti tedeschi sostenevano che si trattava di “restaurare la vera immagine dell’uomo”).
Resistenza, Liberazione sono parole alte che non evocano solo la lotta di donne e uomini contro l’oppressione e la violenza nazi-fascista, la ribellione all’orrore dell’Olocausto, al terrore delle rappresaglie: ma rappresentano anche, e sempre, quel moto soggettivo che si oppone  a un potere materiale e simbolico che vorrebbe configurare la differenza tra gli uomini come elemento dominante, riducendo l’Altro, il diverso, ad essere inferiore. E questo nel mondo avviene spesso. Questa è la festa di chi ama la libertà, e il suo messaggio è un patrimonio di tutti…

    Giuseppe


"Non rinunciate al giorno che v’offrono i morti che lottarono"

                                            Pablo Neruda, poeta cileno


Un generale tedesco, Kesserling, già comandante delle armate naziste nel nostro paese ebbe, dopo la guerra, il coraggio di chiedere un monumento di gratitudine agli italiani per le sue pretese benemerenze! Dimenticando la spietatezza nelle repressioni contro i partigiani, e nelle rappresaglie contro le popolazioni inermi…A lui rispose il poeta Pietro Calamandrei con l’epigrafe di una lapide poi murata nel Municipio di Cuneo.


LO AVRAI
CAMERATA  KESSELRING
IL MONUMENTO CHE PRETENDI  DA NOI ITALIANI
MA CON CHE PIETRA SI COSTRUIRÀ
A DECIDERLO  TOCCA A NOI
NON COI SASSI AFFUMICATI
DEI BORGHI INERMI STRAZIATI  DAL TUO STERMINIO
NON COLLA TERRA DEI CIMITERI
DOVE I NOSTRI  COMPAGNI GIOVINETTI
RIPOSANO IN SERENITÀ
NON COLLA NEVE  INVIOLATA DELLE MONTAGNE
CHE PER DUE INVERNI TI SFIDARONO
NON COLLA PRIMAVERA  DI QUESTE VALLI
CHE  TI VIDE FUGGIRE
MA SOLTANTO COL SILENZIO DEI TORTURATI
PIÚ DURO D'OGNI  MACIGNO
SOLTANTO CON LA ROCCIA DI QUESTO PATTO
GIURATO  FRA UOMINI LIBERI
CHE VOLONTARI  S'ADUNARONO
PER DIGNITÀ NON PER ODIO
DECISI A  RISCATTARE
LA VERGOGNA E IL TERRORE DEL MONDO
SU QUESTE STRADE SE VORRAI TORNARE
AI NOSTRI  POSTI CI TROVERAI
MORTI E VIVI COLLO  STESSO IMPEGNO
POPOLO SERRATO  INTORNO AL MONUMENTO
CHE SI  CHIAMA
ORA E SEMPRE
RESISTENZA




(Qui sotto il volantino della "ROSA BIANCA", movimento di resistenza tedesco, sorto nelle università di Berlino. I suoi fondatori, studenti e professori,  furono tutti eliminati dal regime nazista)

Ogni parola che esce dalla bocca di Hitler è una menzogna. Quando egli parla di pace pensa alla guerra, quando egli in modo blasfemo pronuncia il nome dell'Onnipotente, si riferisce invece alla potenza del Male, agli angeli caduti, a Satana. La sua bocca è come l'ingresso fetido dell'inferno ed il suo potere è corrotto nel più profondo.
È ben vero che si deve portare avanti con metodi razionali la lotta contro lo stato terroristico ; ma chi oggi dubita ancora sulla reale esistenza di forze demoniache, non ha assolutamente capito lo sfondo metafisico di questa guerra. Dietro al concreto, che è afferrabile con i sensi, dietro ogni riflessione obbiettiva e logica, sta l’irrazionale, è cioè la lotta contro il demonio, contro il messaggero dell'Anticristo. Ovunque ed in ogni tempo, i demoni sono stati in agguato nelle tenebre in attesa dell’ora in cui l’uomo diviene debole, in cui esso abbandona volontariamente la sua posizione fondata sulla libertà donatagli da Dio e cede alle pressioni del Male, si distacca dall'ordine divino: Così, dopo aver fatto liberamente il primo passo , viene spinto al secondo , al terzo , ed ancora innanzi con sempre più turbinosa velocità. Allora, dovunque e nell'ora estrema del bisogno, sono sorti uomini, profeti, santi, che avevano conservato la loro libertà, che hanno richiamato il popolo al Dio unico, e con il suo aiuto lo hanno incitato a tornare indietro. L'uomo è bensì libero, ma senza il vero Dio è indifeso contro il male, come un neonato senza madre, come una nube che si dissolve.
Vi è forse, chiedo a te che sei cristiano, in questa lotta per mantenere i tuoi beni più preziosi, una possibilità di esitare, di trastullarsi con intrighi, di rimandare la decisione in attesa che altri prendano le armi per difenderti? Non ti ha forse Dio stesso dato la forza ed il coraggio per combattere? Dobbiamo attaccare il male là dove esso è imperante, ed esso è imperante proprio nel potere di Hitler.

Concludo questo speciale ringraziando il suo principale artefice: Giuseppe Pugliese di Foggia
e inserendo di seguito una canzone di Antonello Venditti non molto nota al grande pubblico; si chiama "Ma che bella giornata di sole" (1988) ed è dedicata al 25 Aprile, il giorno della libertà. Il cantautore fotografa con brevi battute il ritorno del padre dalla guerra e il risveglio alla vita di un intero paese.
Il brano è impreziosito da una splendida musica.

Ma che bella giornata di sole"(Antonello Venditti, 1988)
 
Ma che bella giornata di sole
Quanta gente per le strade nuove
Quanti treni alla stazione
Ma per tornare a casa
E la chiamano liberazione
Questa giornata senza morti
Questo profumo di limoni
Dalle finestre aperte
E mio padre vivrà
Solo il sogno di questa terra
Perché quello che ha è ancora guerra.
E mia madre amerà
questo sogno di prigioniero
Perché quello che avrà è il mondo intero.
E' una barca che naviga sulle onde del mare
Questo giorno di libertà
Tu non lasciarlo andare.

Questa terra sarà oggi e sempre nelle tue mani
Questo mondo vivrà nelle tue mani.
Oh, oh, oh…
Ma che bella giornata di sole
Questa giornata senza morti
Questo profumo di limoni
Giù nelle strade



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