Poesie  di Giuseppe Pugliese (Foggia)
MESSAGGI POETICI

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Dedicato a chi nel mondo combatte contro la pena di morte


(rivedere il mare)

..Infine tornare a rivedere il mare,

con le sue onde incerte

 volte a  seguire la linea di un angolo inspiegabile di cielo,

sentire la sua musica che s'abbatte e ritrae,

fatta di ritornelli soffusi,

ammirare la sagoma dell'alba che l'avvolge ancora.

 

Approdare al suo irrequieto movimento

 e far divenire la malinconia labile spuma presto dissolta...

 

Aspettando che qualche sua onda mi trascini via,

verso gli abissi profondi

dove ritrovare la dolce essenza dei giorni svaniti...

 

***

 

(incubi dell’ultima notte)

Nel vento che tinge di bianco il primo mattino

 si perdono gli incubi dell'ultima notte:

ora sono solo punti invisibili tra i pollini

e qualche preghiera veloce a salire…

 

Torneranno,ma non germoglieranno

perchè faremo inaridire la terra dentro di noi,

verranno scacciati come fa lo scoglio con l'onda impazzita.

 

La loro voce diverrà rauca,non morderanno più il volto del sonno,

si cancellerà la loro strana forma..

Forse degli incubi s’accenderà',nel turbinio del risveglio,

solo qualche eco nella valle sconfinata della memoria...

 

***

 

(le mani e i gesti d’amore…)

Difendono il cuore dalle lame del gelo

portano impresse le orme del tempo.

Sono aride o inondate dal mare.

Ci consolano con una carezza,

infondono le emozioni piu' vive.

S'addormentano con noi.

Diventano ali nella notte,si muovono  lente nella pioggia.

A volte racchiudono un lieve dolore,

altre sprigionano nuovi colori...

Ci conducono dietro al sole,

spalancano stanze senza ombre,

aprono finestre su deserti innevati:

le mani e i gesti d'amore,

fulgidi diamanti coperti di speranze.

Le mani e il nostro grido,la nostra preghiera...

 

***

 

(melodia dei violini)

Ci vorrebbe la melodia sublime dei violini,

per rendere queste sere meno vuote.

Qualche nota a librarsi in questo arco di cielo,

a sfiorarci,a riempirci l'anima di nuove voci,nuove emozioni...

Il suono dei violini per non farci addormentare in questo angolo di mondo…

Pochi gesti,un tocco rapido e tutto rinasce..

 

 

***

 

(i giochi della follia)

I bizzarri giochi della follia che ci prende,

a volte sono come le gocce durante un temporale:

avanzano,poi si ritraggono,infine evaporano...

Tanto che i panni che ci avvolgono

e legano alla terra paiono esser piu' leggeri:

la follia vuole essere libera di volare,cantare agli astri,

e ancora restare incantata per quel magico arco pieno di colori:

l'arcobaleno nato nel cielo che si apre al sole...

 

***

 

(essenza sublime)

Schianta questo involucro di silenzio a te intorno,

diviene ormai asfissiante,ti avvolge,forse sconvolge…

Apri gli occhi alle tue parole,costruisciti frasi come ali incontaminate:

vola,penetra in un cuore caldo e fa sentire il fuoco vivo

che ancora scorre nella tua essenza sublime di donna...

 

***

 

(tra la terra e il mistero)

Questo limpido mattino,sospeso tra la terra e il mistero,

volge il suo sguardo verso le miserie umane

le rapisce,trascinandole lontano…

 

Si spargono, come polverosi frammenti,

le pagine nere dei momenti intrisi d'affanno,

risuscitano dalle ombre i nostri vecchi sorrisi,

anch'essi ci rapiscono inondando l'anima...

 

Il sole lento declina,s'approssima la danza del pomeriggio

e l'incantesimo sconfina nel nulla.

Troppo breve e' l'ebbrezza del  mattino...

 

***

 

(fuggi dai vicoli storditi)

Non ascoltare i rari suoni del pomeriggio infuocato

che rende la citta' una dimensione rarefatta.

Abbraccia un'emozione, ora che il sole e' distratto,

fuggi dai vicoli storditi,dall'erba stanca,dalle parole affannate,

fuggi lasciandoti condurre dal  profumo della pioggia

verso un mare d'ombre dove inabissarti sereno...

 

Il tempo si consuma cosi':tra un giro lento di sospiri

 e il bagliore di una fuga verso le profondita' dell'anima.

 

***

 

(nessuna luce scura)

Raccogli il meglio che si sprigiona dai giorni,dalle tue ore,

riempiti d’aria di mare,

inondati di vita e lasciati attraversare dalla brezza di primavera:

diverrai un'essenza profonda dell'universo

 e nessuna luce scura potrà piu' ferirti...

 

***

 

 

(canti ed esisti)

Alzati,abbraccia questo mondo che si schiude dalla sua notte,

involati con ali di cristallo

 e raggiungi quell'angolo di infinito dove canti ed esisti!

 

***

 

(il cuore del boia)

Folgorato dal silenzio del pomeriggio,

trafitto dalla musica degli albreri,

il condannato a morte si adagia esausto.

Il sarcofago dov'e' racchiusa la pieta' e' impenetrabile,

e nemmeno lacrime cristalline inteneriscono il suo elemento.

E' tardi,le sue mani riprendono il lavoro:

scavano nel buio per seppellire la sua anima...

Nella stessa tomba dove giace il cuore del suo boia!

 

***

 

(rivengono a noi)

Le sublimi sinfonie,

quelle delle sere umide,dei sogni puri ,

spesso rivengono a noi,

si svegliano ancora nel gioco del vento tra le foglie...

 

L'esistenza diviene una forma,

parla e ci comprende.

Viviamo una sensazione inespressa:

i colori lasciano i fiori per ammantarci il respiro.

 

Presto uno schianto lontano ferisce l’aria,

si allontanano le note:

 è la voce che annuncia il rinvigorirsi della tempesta

vicina e veloce ad avanzare

per travolgerci ancora.

 

 

Per tutti quelli che hanno a cuore i diritti umani

<> 

 

(dentro al vortice dei sogni)

Restare dentro al vortice dei sogni:

 tra le essenze rapide che ci cantano al buio con voce suadente...

 

Restare, poi discendere per attimi nel fluido incantato dei loro abbracci..

Salire infine tra le foglie libere,

volare con quelle che si allontanano dagli alberi

per raggiungere qualche sponda remota del destino...

 

Morire dentro questo brivido che il cuore sente ora,

nel sussurro della notte che diventa melodia,

nella notte sola e adagiata sul silenzio...

 

***

 

(sui bastioni del futuro)

Andiamo leggeri verso l'ignoto

insieme ad una folla d'anime misteriose.

Si disperderanno sul cammino le lacrime nascoste,

disseteranno qualche arida pianta che grida per non morire...

Noi tutti dentro quella folla arsa dal tempo,

noi con una lama sulle labbra per incidere parole d'addio...

 

Eccoci muti sui  bastioni del Futuro,

a guardare una lontana luce,oscillante tra il cielo e la terra:

quel fuoco dei giorni lasciato dietro di noi, 

incerto a crepitare, abbandonato nel sonno...

 

***

 

 

(incerta la speranza)

Discende incerta la speranza sulle nostre mani,

le sfiora,poi si insinua nella pelle

(molecole  immobili in attesa di abbeverarsi di vita).

Mentre attendiamo che abbracci il nostro cuore,

ci leviamo ancora per ricevere il  giorno e i suoi ritornelli:

 i gesti consueti su uno sfondo d'alberi,

finestre spalancate su cieli di fantasia incontaminata,

vento a sfogliare antichi libri...

Ora e' in noi e già qualche sorriso sale nel petto...

 

***

 

(nuova vita)

Le stelle non nascono e brillano solo nella notte,

a volte splendono nella luce del giorno...

Spesso scendono,sotto la forma di una nuova vita,

 insieme a degli angeli e ci illuminano per sempre l’esistenza..

 

***

 

(in un punto in alto)

Nella calura della sera ondeggiano anime ubriache,

avanzano tra i muri adagiati su una sottile malinconia.

Ti ho vista andare, silenziosa, tra queste essenze d’ombra

con un bagaglio di pensieri,

soffiando al cielo asfissiante

con un abbraccio di nuvole negli occhi...

Ti ho raggiunta in un punto in alto

dove ancora oscillano liete le piogge al vento..

 

***

 

(scrivo la noia)

Scrivo la noia con lettere antiche e incomprensibili,

segni di inchiostro su un foglio sospeso

nel vuoto che sento nell'anima...

Poche parole e assonnate.

 

Scrivo lento mentre spero in un urlo di tempesta

che sleghi la noia dalle pagine

per farla allontanare impaurita, confusa.

Immobile e incantato,

come un fanciullo che ride ad un volo di rondini,

starei a seguirla nel suo allontanarsi...

 

Sperare così  in una nuova sensazione,

piena di un vento ricco di luce,

pronta ad adagiarsi dove la noia recita le sue gesta trionfali

nelle ore,negli anni...

(ah,saperla dispersa nei meandri di qualche spicciolo  d'universo,

forse a cantare a qualche altro stanco cuore...).

 

Alfine ritorno più lieve  sulle pagine,

nel mio angolo nascosto

che ora pare un fiume di zampilli sorridenti,

sfiorato dalla musica,svegliato da un impeto diverso…

 

Per  i bambini soldato che non conoscono l’ebbrezza di un sorriso

 

(versi ormai estranei)

Amica,per te ho serbato i versi  più belli,

colmi di parole preziose,

ora te li affido:custodiscili dentro di te,

non farli inaridire lasciandoli al sole impietoso.

Non di rado svegliali dal sonno,

falli cantare se ancora ne hanno  voglia.

Restano vivi solo per te…

 

Questi versi a me sono ormai estranei:

più non riconoscono le mani che li hanno scritti,

e il cuore che li ha dettati…

 

*

 

(ultime piogge di primavera)

Rimpiangeremo queste folate di gocce impietose sulle case.

Anche il loro ricordo presto sarà dissolto.

 

S'abbatteranno miriadi di raggi di sole a stordirci,

a trafiggerci pure nel profondo

Stanche si trascineranno le ombre sui muri per morire

sognando le prime pulsioni del vento d'autunno...

 

*

 

(verso l’infinito)

Il tempo che c'e' concesso

pare simile ad una goccia che evapora in un breve mattino d’estate

Rapidi ci muoviamo per non far inaridire il sorriso

che viene disegnato nei nostri risvegli.

Sfogliamo libri per conoscere il sentiero

che parte dal  desiderio della carne

 per raggiungere le  aspirazioni verso l'infinito...

 

*

 

(su una tela immaginaria)

Dipingerò questo giorno su una tela immaginaria

con colori vivi e profondi:

 il giallo per descrivere il sorriso del sole...

L'azzurro per cantare il poema del cielo che ci osserva..

Il grigio per disegnare le  nuvole rare e lontane…

Il rosso che incendia il volto del tramonto...

Il nero,immagine della paura,non voglio usarlo:

lo riserverò solo per colorare qualche momento

 ch'e' rinchiuso in una notte insonne...

 

Su questa tela indefinita dipingerò le trame della Vita.

 

 

*

 

(onde di sospiri)

Arrivano onde dei tuoi sospiri,

a strani intervalli,

creano una lieve marea che sommerge una parte del mio cuore

quasi sommerso sente ancora il sorriso del sole nei tuoi sguardi.

Quel che resta riaffiora  nel lieto languore,

ad una nuova riva approda e irrefrenabile diviene il suo battito...

 

Esisti,questo mi ubriaca di vita,e mi scompone ogni fibra.

Per sempre attendo queste onde nate da te

 che levigano gli spigoli della mia anima...

 

*

 

(l’anima e la libertà)

Uomo che stringi a te la collana d'acciaio che ti incatena,

nella ristretta pianura di mondo ch'e' la tua prigione,

fanne un trastullo per alleviare il peso,

oppure fanne un'altalena dove cullarti,

addormentarti e sperare in una fiore rinato.

Soffia sulle sbarre per farle divenire frammenti di ali

per giungere dentro un giorno senza nuvole stanche.

 

Slega l'anima dal tuo corpo greve,

perchè non può restare imprigionata:

e' lei la sola entità che fa germogliare i semi della libertà.

 

 

*

(un suono puro)

Le infinite voci che crepitano come un fuoco

nell'allegro frastuono di una sera d'estate,

formano melodie che non si comprendono:

altalene di risate si innalzano

 e s'addentrano nella fitta foresta di stelle,

e li svaniscono...

 

Poi emerge un suono puro,

dissimile,quasi inconsueto,

 tra queste assordanti esplosioni di sillabe,

e le attenua:

e' una voce lontana,

forse la tua,

che sale impetuosa nel buio,

a sovrastare il subbuglio…

 

Parole che giungono a me col vento che t’ha sedotta

nello stordimento dell'afa

che ti ha già raggiunta.

 

 


 

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Note biografiche dell'autore


Mi chiamo Giuseppe Pugliese, vivo nella provincia di Foggia e ho 33 anni. Amo la letteratura in genere, ed in particolare la poesia e il teatro. I miei autori preferiti sono Montale, Baudelaire, Garcia Lorca e soprattutto Shakespeare, di cui sono un assiduo studioso (e in particolare della sua tragedia Amleto). La mia musica preferita comprende i cantautori italiani, e tra tutti De Andrè, e i Pink Floyd (di cui posseggo l’intera discografia). Ritengo che il linguaggio della parola possa aprire nuovi mondi. Credo nella parola che viene dall’anima e comprende le ragioni del cuore, la parola che diviene musica e crea emozioni, la parola che aiuta l’uomo nel suo lento progresso. La parola che è vita… Per contattare l'autore: scrivi, clicca qui!

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