Raccolta di Poesie (Fabrizio Lasperanza)

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"Con una penna verde..."

Fa freddo stanotte
questo gelo mi spezza le ossa
polvere polvere di me
in questo vento di sangue
nè anima
nè stella
una triste signora ha vinto
questo prevedibile gioco
Guardo sgomento il mio triste destino
l'incapacità di essere vivo
in questo tempo di odio e vendetta
di cenere e cemento
Non levarmi la tua mano amica
non offendere il mio cuore
sogno il calore della tua stretta
ho solo voglia di una passione vera
Ma sono qui con una penna verde
alla luce della candela
a vaneggiare un altro cielo
I miei occhi di piombo la mia mano stanca
la mia scrittura di morte
La morte si la morte
non tanto diversa da questa vita
di malinconico rumore
mi uccide il rimpianto
e la lontananza è l'unica vendetta
l'unico perdono
come scrisse qualcuno
un giorno
sul mio diario
 



 

Sono io? Grido un giorno sottovoce
non mi riconosco!
guardo la mia immagine nella nebbia
il mio viso d'un altro
ho lenti segnate dalla pioggia
il passo incerto
lo sguardo smarrito
a stento ritorno in me
riprendo con passo spedito
trasportato da qualcosa di sconosciuto
di tristemente noto
Tutto è diventato un meccanismo di morte
un circolo perverso
d'un colore uguale a se stesso
Cammino delirante
in questa strada infinita
guardo la strada percorsa
l'unica che mi appartiene, adesso
l'unico bene
il malinconico ricordo
non vivo la vita
a volte mi perdo nel tempo
smarrito in questa diemnsione elastica
incomprensibilmente diversa
ad ogni sbattere delle foglie
ad ogni lacrima e gioia
Mi nascondo nell'intimo dolore dell'anima
che non spiego
che diniego
Mi chiedi perchè?
Non so giovane mia
E tu? Sei felice?
vivi in te stessa
o sei anche tu in un ruolo di plastica?
Mi vedo vivere e sogno di te
come sempre da chissà quanto tempo!
Ma nei sogni sei mia
nuda e perfetta
teneramente palpitante
Domani?
Ancora lo stridere dei treni
che rigurgitano vite
diverse e parallele
ancora il fumo che avvolge il pensiero
e poi ce ne andremo
con le nostre vite in giro per le città
come angeli che hanno perduto lastrada
e sono inchiodati alla terra.


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