Raccolta di Poesie (Fabrizio Lasperanza)

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"L'inganno di albe elettroniche..."
   "Uomini che frantumano foglie secche..."
 

Ho seguito il dolce respiro del ricordo
come un dooroso esercizio dell'anima
morbida carezza dei miei pensieri
Nulla mi rimane
di quel sorriso di cielo
di quell'ingannevole speranza
Mi sveglio in un delirio dei sensi
nell'inganno di albe elettroniche
di paesaggi incomprensibili
di linee geometriche
colori abbaglianti mi colpiscono
in questo mondo nuovo
fittizio e consolatore
illusione dell'essere
e del divenire
della potenza del viaggio
Stesse strade però stesse persone
stessi dirupi e stessi rumori
ci sono incontri asettici e impersonali
patria dell'uomo di domani?
Conosco il tuo viso fatto di nebbia
vedo le tue mani agire sulle mie corde
vedo i tuoi pensieri sotto forma di parole
e i tuoi dolori sono pause e luci
veri come te chiusa in questa forma estranea
Non posso credere in questa realtà di volti elaborati
di maglie simmetriche
preferisco il calore che spezza il silenzio
preferisco il vento sincero
La mia anima si distende in questo deserto infinito
i sentimenti corrono come schegge veloci
consapevoli della loro precarietà
C'è il tuo viso senza contorni
ci sono due occhi d'un colore indecifrabile
Mi immergo completamente in questa palude
tranquilizzato dalla patina scura
che rimane sui nostri corpi
Nel sogno che comincia
si sviluppano giochi proibiti
forme sensuali e coinvolgenti
di questo strano viaggio dell'anima
Forse un giorno i tuoi occhi
mostreranno la loro natura
il mio cuore prenderà le ali
e le nostre dita si sfiorerano
fino ad unirsi del tutto
in quella luce indistinta
il vetro andrà in frantumi
e saremo entrambi
nel grande respiro del mondo
 



 

Fermati e guarda
l'odioso frastuono di anime in viaggio
il peso dolente delle nostre coscienze
Ho compassione anche di te fratello mio
ho voglia anch' io di urlare forte questa malinconia
Un giorno mi ritrovo
con il viso nell'erba
le mie mani si immergono nella terra
il cielo, i fiumi, l'azzurro d'oceano
frantumano il mio corpo mortale
sento odore di terra sento un'aria leggera
Noi tutti ad occhi chiusi nell'erba
uomini che frantumano foglie secche
e lasciano scivolare via la polvere
Noi poveri spettri in cerca di paradiso
gente senza terra
senza nè chiesa nè bandiera
Ecco il tempo nuovo !
vedo anime senza riflesso
vedo occhi smarriti e mani scheletriche
vedo la tua fame e la tua vecchiezza
vedo la violenza di fiori recisi , di campi insanguinati
Vedo...


Ci vediamo lì
sulla sabbia rossa
dove non c'è vento
solo lì potrò ritrovarti
in quel luogo potrò toccarti
amarti d'amore vero
trovare la tua pelle
scavare nei tuoi occhi di contrasto
Guarderemo l'assurdo paesaggio
e vivremo il nostro sogno
Ma ora vai via
e rimpiangerò per sempre
il non aver conosciuto
il tuo sguardo nel mio
(...)
Rimane il sogno di quella spiaggia
placida e selvaggia
quasi fuori dal tempo
lo so è materiale senza spessore
lo so non è questa la vita
Ma lei  non muore
lei distende il corpo nell'arena rossa
e un giorno
al riparo da questo frastuono
ci troveremo


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