LA SFINGE: Le Sabbie del Tempo

La Sfinge scruta le sabbie del tempo: una creatura composita con il corpo di leone e, nella maggior parte dei casi, testa umana. C'erano molte sfingi nel mondo antico ma la più famosa è la Grande Sfinge di Giza che risale al regno di Chefren, il quarto faraone della quarta dinastia. Tuttavia alcuni ritengono che la Grande Sfinge e la prima Grande Piramide di Giza siano in realtà molto più antiche di quanto venga generalmente accettato, costruite da un popolo altamente evoluto in un tempo immemorabile. In ogni caso, che sia stata costruita dagli antichi Egiziani o da una straordinaria civiltà ad essi precedente, è chiaro che la Grande Sfinge è stata testimone di numerosi cambiamenti e rimane il guardiano di innumerevoli segreti.

 

La Sfinge Egiziana

Si ritiene che molte sfingi egiziane abbiano i tratti del volto a somiglianza di figure regali. La maggior parte di esse sono figure maschili, anche se esistono alcune sfingi al femminile. Diversamente dalla sfinge della mitologia greca che era chiaramente femminile ed era temuta come una potenza vendicativa e distruttrice, la sfinge d’Egitto era considerata come un’influenza benevola su tutti tranne che sui nemici del faraone. Qualsiasi altra cosa la sfinge abbia rappresentato, è chiaro che essa era comunque un simbolo di difesa e di potere regale. Le sfingi erano spesso rappresentate in battaglia nell’atto di abbattere gli avversari dell’Egitto e sopraffare ogni possibile resistenza alle campagne regali. Tuttavia il pieno significato e le funzioni della sfinge possono solamente essere indovinati; il grande animale composito dell’antico Egitto cela in sé dei segreti che manterrà ancora per lungo tempo.
Numerosi viali di accesso ai templi erano fiancheggiati da sfingi che ne custodivano l’ingresso. A Karnak erano create delle sfingi con il capo d’ariete in onore del dio Amon. L’immagine della sfinge era anche popolare nel design della gioielleria e ricorreva con frequenza, incisa, sugli scarabei e su altri articoli da cerimonia.

 

La Costruzione della Grande Sfinge

Si ritiene che la Grande Sfinge di Giza rappresenti Harmachis, il dio del sole nascente il cui nome sta a significare “Horus dell’orizzonte”. Essa sarebbe stata costruita dal faraone Chefren e avrebbe fatto parte del suo complesso funerario. I lineamenti della Grande Sfinge sarebbero appunto un ritratto di Chefren. Sembra che essa sia stata ricavata da un affioramento di pietra calcarea ed è approssimativamente lunga una settantina di metri e alta venti. Quando la Grande Sfinge fu costruita si ritiene che l’area circostante fosse alquanto differente dal paesaggio desertico che è oggi: era probabilmente circondata da vegetazione rigogliosa, e vicina ad una estensione d’acqua molto più ampia del Nilo, che poteva anche essere un braccio d’oceano. Il terreno desertico di oggi può essere stato l’effetto di radicali mutamenti, forse addirittura di una rotazione dell’asse della terra con un successivo movimento delle masse terrestri che avrebbero determinato drammatici cambiamenti sul clima in diverse parti del mondo, compreso l’Egitto.

Il Recupero della Grande Sfinge

Tra le zampe della Grande Sfinge c’è una ste­le con una iscrizione che ricorda il suo parziale rinnovamento per opera di Tuthmosis quarto. L’allora principe Tuthmosis era nella zona durante una spedizione di caccia. Cedendo alla stanchezza si addormentò all’ombra della sfinge che gli apparve in sogno promettendogli il trono di Egitto se egli l’avesse liberata dalla sabbia che la seppelliva e quasi completamente ne celava il corpo. Tuth­mosis fece quanto gli era stato chiesto e fu ricompensato con un regno di otto anni che andò dal 1425 al 1417 a.C.

 

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© 2000 Sara Rinaldo