Sito Personale di Piero Strobino - Cardé provincia di Cuneo

Piero  Strobino

Un mondo perduto

 

 

 

2005

Clavilux Edizioni

Via San Rocco, 1

12033 Moretta (Cn)

Fax: 0172-917877

Internet: www.clavilux.it

 

Editing di Paolo Racca

 
 
 
 

 

 
 

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Ultimamente sono stati molti a chiedermi come mai un individuo che per 50 anni non s'era mai nemmeno sognato di scrivere un libro, d'improvviso senta questa necessità e in 10 anni ne scrive ben 7. Non so per gli altri,  ma per quanto mi riguarda posso dire che scrivere significa dare libero sfogo alle mie sensazioni, alle mie emozioni, oserei dire quasi un bisogno terapeutico per lenire le mie frustrazioni. É stato così per tutti i libri che ho scritto finora, dove la componente autobiografica é sempre stata fortemente presente; soprattutto lo é stato per “Violenza sul fiume” il mio 2° libro, per il Tunnel, il mio 5° libro, per Una grande Amicizia, il mio 6° libro, tutti libri di denuncia; “Violenza sul fiume è nato dalla rabbia di dover assistere impotente allo sfacelo ambientale cui nessuno, per mero profitto, per ignoranza o semplicemente per ignavia pare abbia voglia di mettere un freno; Il Tunnel è nato dalla rabbia di vedere come qualcuno stia tentando una disinvolta revisione della storia tesa a riabilitare come vittime certi tenebrosi personaggi del passato, facendo apparire nel contempo come carnefici coloro che invece combatterono per riconquistare la libertà nel nostro paese e relegando la Resistenza ad un ruolo marginale e quasi folkloristico; “Una Grande Amicizia” è nato dalla rabbia di vedere come la demagogica divulgazione dell’odio a fini razziali, politici e finanziari, abbia facilmente presa sulla massa, ormai non più abituata a pensare con la propria testa ma annichilita da un’informazione sempre più appiattita e univoca. In “Un mondo perduto” la denuncia, letta fra le righe romanzate dell’infanzia e dell’adolescenza del protagonista nel periodo anni 50 – inizio 60, riguarda proprio i sentimenti e le passioni tipiche di quel periodo e quindi il rapporto tra gli uomini, decisamente diverso da quello attuale, andato sempre più deteriorandosi a causa della perdita di certi valori, indispensabili per una convivenza civile. Il libro non deve essere interpretato come un nostalgico remake autobiografico ma come uno specchio fedele della filosofia di vita di quei tempi con la quale, alla fine, ci si può confrontare con quella di oggi, facendo ognuno le proprie valutazioni. Perché l'uomo che non guarda al passato, alla sua storia e che agisce senza pensare anche al futuro, è un uomo senza domani, un uomo inevitabilmente destinato a sprofondare nel nulla. Come già accaduto per i libri precedenti, anche un “Mondo perduto” é stato scritto con le sole armi del cuore, vale a dire la spontaneità e la semplicità. Ma é proprio attraverso queste due particolarità, prive di artifizi e argomentazioni arzigogolate, che spero di trasmettere al cuore della gente semplice, il vero polmone del mondo, l'importanza di certi valori, che sono poi i valori portanti e fondanti della cristianità, oggi fortemente offuscati dalla folle corsa al nuovo dio: il dio denaro, il dio della cosiddetta globalizzazione  . . . . . . . . . . . . . .

 
 
 

Finito di stampare:

settembre 2005

Tipolitografia BRB

Moretta  (Cn)

 

 

 

 
 

Alcune immagini della presentazione ufficiale di "Un mondo perduto",

che si è tenuta giovedì 8 settembre 2005 a Cardé


   
   
   
   
   
   
   

 

 

 

 

 

 


 

 

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