Nome: John Dolmayan

Data e luogo di nascita: 15 Luglio 1974/ Libano

Ruolo nel gruppo: Batterista

Analisi:

Il soggetto Dolmayan, nonostante sia un "rockettaro", accetta di incontrarsi in ore molto mattutine e molto poco rock, dando dimostrazione di motivazioni e ordine, altre cose molto poco rock. Il soggetto tiene la camera in ordine, collezioni di fumetti, cd e romanzi sono accuratamente organizzati con ottima efficienza. Le pareti del soggetto sono tappezzate di curiose opere d'arte, un chiaro segno di fantasia accessoria in un uomo per contro ben radicato nella realtà. Viene fuori in seguito che il suo posto sul tour bus del gruppo è addobbato in maniera simile, "Attacco immagini di cose che mi piacciono e mi rilassano," dice. "Se non ci si sente a casa non va bene". Dopo neanche venti minuti di conversazione, quando il dialogo diventa letterario, Dolmayan regala all'esaminatore una copia di "Shogun" di James Clavell, indicando chiaramente la epica lotta amorosa come una delle sue ispirazioni favorite. Il soggetto stesso è nato in un Libano martoriato dalla guerra, da un padre che suonava il sax, ma che preferì occuparsi della famiglia scoraggiando anche il giovane John dall'intraprendere le arti ritmiche. "Sa com'è la vita di un musicista" dice Dolmayan parlando del padre. "Non avrebbe mai pensato che un giorno avrei avuto un contratto discografico." Va tenuta in considerazione l'educazione musicale ricca di elementi jazz di Dolmayan quando si cerchi di spiegare il suo modo poco convenzionale di suonare la batteria. L'eclettico Pantheon di eroi del soggetto suffraga ulteriormente questo punto di vista: Keith Moon, Maynard Ferguson, Jaco Pastorius, The Dickies, Billy Idol e Rush. Il soggetto asserisce correttamente che i System of a Down sono il risultato di un misterioso miscuglio di diverse radici. "Non c'è modo di imitarci," sostiene. "Abbiamo così tante influenze, che noi stessi non sappiamo esattamente quali siano. Come potrebbero copiarci?" Dei quattro ordini di caratteri il soggetto Dolmayan è principalmente un Razionale con un'associazione secondaria con l'Artigiano. La sua primaria assimilazione con personaggi quali Douglas Mac Arthur, Thomas Edison e Albert Einstein implicherebbe una mentalità metodica con particolare enfasi sul perseguimento di uno scopo con conquista finale e/o l'abilità di risolvere i problemi. "Devi avere disciplina nel suonare la batteria," dice. "Il tempo è molto importante, ma non voglio essere un robot. Mi piace anche l'idea di andare di tanto in tanto leggermente fuori tempo." Il soggetto, nei sei strati di Schwartz & Bristol, dimostra di inquadrarsi nella categoria dell'Innocente, una categoria che fa risalire tutto alla fanciullezza. Alla domanda "quando hai capito che il tuo destino era di fare il batterista?" il soggetto risponde "probabilmente a uno o due anni." Dolmayan sembrerebbe il soggetto meno motivato politicamente del quartetto. Seppur ben cosciente dei problemi globali i suoi desideri sono a carattere più immediato. Come in molti Razionali è acutamente consapevole del suo potere di determinare dei cambiamenti, così è logico e conseguente che alla domanda su quali siano i problemi del mondo che lo preoccupano risponda: "E' da un po' che cerco una Dodge Charter del '69 e non la trovo. Ce la passiamo abbastanza bene qua. C'è gente che non vede, non sente, non ha da mangiare. Io ho solo dei piccoli inconvenienti."

Conclusioni:

Il soggetto John Dolmayan ama l'ordine ma capisce e apprezza il chaos musicale dei System of a Down. Il suo istinto Razionale sarebbe quello di andare lento, il suo elemento Artigiano capisce l'importanza di fare durare le cose e di viaggiare verso limiti sconosciuti. In parole povere il ragazzo è un batterista della madonna.

 

Da  www.digilander.libero.it/soadchopsuey