Quando si parla di movimenti di "resistenza attuali" non bisogna confonderli con la Resistenza perché la lotta partigiana non ha nulla a che vedere con i vari movimenti di lotta che si verificano oggi nelle piazze.

La Resistenza è nata per l'insorgere di un tragico avvenimento storico speriamo irripetibile, causato da Adolfo Hitler, capo dei regime nazista in Germania e da Benito Mussolini, capo dei regime fascista in Italia . Lo scopo di questi due esaltati personaggi, era di trasformare l'Europa e, forse, il mondo intero, in un regime totalitario in cui veniva oppressa la libertà ai popoli. Contro questi sostenitori di un potere assoluto, si sono opposte le forze annate democratiche e le formazioni combattentistiche, chiamate gruppi di Resistenza.

La Resistenza è un fatto unico nella storia, come lo è il Risorgimento italiano con la seguente differenza : - Nella lotta Risorgimentale si è combattuto per I 'unità d 'Italia - Nella lotta della Resistenza si è combattuto per la libertà d'Italia.

La domanda che ora mi si pone, è di esternare il mio pensiero sui "movimenti di resistenza attuali ".
A mio parere queste organizzazioni culturali sorgono numerose, specialmente quelle istituite dai giovani, e non posso non dare il mio assenso per tali iniziative soprattutto quando mirano allo studio dei problemi sociali, economici e politici. Al fine di conoscere, su tale argomento, il comportamento fascista, richiamo alla memoria l' era mussoliniana in cui i giovani non avrebbero mai avuto la libertà di formulare proposte sociali, perché dovevano solo obbedire, credere e combattere.

Oggi, eliminata la dittatura di regime, si vive nel sistema democratico voluto dal popolo italiano, lo stesso popolo che lottò per la libertà d' Italia e che , terminata la lotta partigiana, si diede la Costituzione. Alla base di essa sono trascritti i principi fondamentali , dai quali ne stralcio due:
Art. 1 " L'Italia è una Repubblica democratica , fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione ".
Art. 2 " La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica economica e sociale." Applicando tali principi costituzionali, i " Movimenti culturali di resistenza attuali" dovranno operare solo per il bene dei cittadini , senza che alcuno innalzi , vittorioso, la sua bandiera di partito. Difatti, se in un movimento si verificano interessi di partito o si vuoi attingere per crearsi un seguito di sostegno politico o ancora si vuol far valere un progetto sociale che, per realizzarlo, esclude il pensiero degli altri, il tutto non si può chiamare movimento culturale né, tanto meno e anche più impropriamente, "Movimenti dì resistenza attuali".

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