Amore, anima e donna nel Decamerone

 

 

L'amore nel Decamerone

 

Nel Decamerone si trovano molti temi, primo fra tutti quello dell'amore, inteso come legge ineluttabile della natura umana; dell'amore Boccaccio conosce gli aspetti più nobili a gentili, come quello di Federigo degli Alberighi per madonna Giovanna, o gli aspetti più eroici e tragici, come quello di certe novelle in cui la forza invincibile dell'amore si afferma soltanto nella morte. A Boccaccio l'amore interessa in tutta la gamma delle sue manifestazioni: a cominciare dal turbamento dei sensi. Egli può così constatare che è tanto grande la forza di quel sentimento da rendere vano ogni tentativo di soffocarlo: contro di esso non valgono clausure, sorveglianze, minacce, regole morali o pregiudizi religiosi.

 

Il Petrarca sentiva il fascino della terra e dei suoi beni, della bellezza e dell’umano sapere, ma la voce dei cieli continuava ad ammonire dentro di lui. Nel Boccaccio l’attrazione dell’amore, della terra, delle forze naturali, istintive, che muovono gli uomini, ha un dominio assoluto. L'amore e il sesso sono solo bisogni naturali che è necessario soddisfare, senza troppo preoccuparsi delle conseguenze e delle intenzioni.

La donna angelicata degli Stilnovisti è ormai lontana dalla sua visione della vita.

 

Rispetto alla riflessione dantesca c'è un passo indietro (almeno cronologico - si torna al dolce Stil Novo -, ma, si potrebbe anche aggiungere, antropologico): Dante aveva conquistato il fattore razionale anche in questo campo che sembra dominato esclusivamente dal sentimento, rendendo l'uomo più libero di scegliere il bene per sé e per gli altri; ora Boccaccio sembra quasi invitare l'uomo a perdere la componente razionale, per renderlo nuovamente legato all'«appetito di fera», che era costato l'inferno a Paolo e Francesca.

 

La natura e le sue esigenze legittimano tutte le forme di amore, che così diventa un valore in sé, non più tramite l'elevazione morale. Cade ogni distinzione tra amore onesto e amore per diletto, per cui non può condannare l'adulterio. L'amore diventa forza eversiva, capace di scardinare tutti i rapporti sociali esistenti, il matrimonio in primis.


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