La lirica italiana nel Medioevo

 

 

L'esperienza lirica italiana si consolida nell'arco di poco più di un secolo, cioè dall'epoca dei rimatori siciliani (1220-1250) a quella di Petrarca (muore nel 1374), mentre la precedente lirica trobadorica accompagna almeno due secoli.

La lirica italiana raggiunge un risultato unico fra le letterature romanze, cioè arriva a codificare il genere lirico nella nuova forma del «canzoniere» o «libro di poesia». Sotto un'unica copertina è raccolta la produzione lirica del poeta, composta di tanti piccoli testi poetici risalenti a momenti diversi della vita del poeta. Basta pensare alla dantesca Vita Nova o al Rerum vulgarium fragmenta di Petrarca.

 

 

Fattori di condizionamento storico-culturali

 

a) il rinnovamento filosofico operato dalla Scolastica nella prima metà del 1200

A livello contenutistico la traslatio di Aristotele comporta - soprattutto in relazione alla concezione delle varie potenze dell'anima vegetativa, sensitiva e razionale - la rielaborazione di una teoria d'amore molto più sofisticata dal punto di vista intellettuale. 

A livello formale il pensiero aristotelico serve a diffondere l'esigenza del tutto nuova dell'ordine, della perfetta organizzazione delle parti nel tutto, del rigore logico del discorso.

 

b) rinnovamento religioso portato avanti dagli ordini mendicanti dei Domenicani e dei Francescani

Nella loro spiritualità pongono l'amore come sentimento fondamentale della vita morale e religiosa del cristiano. Grazie a loro si amplia il campo semantico dell'amore per i poeti, alcuni dei quali cominciano a sentire la contrapposizione fra l'amore rivolto a Dio e quello rivolto  ad una donna.

 

c) nascita delle università e diffusione di una nuova mentalità enciclopedica

I poeti italiani si avvalgono di una preparazione culturale e scientifica sistematica, mentre i trovatori potevano contare solo su una formazione culturale personale e provvisoria. I poeti italiani possono problematizzare i temi poetici trattati, visti ora in una prospettiva epistemologica globale.

 

d) studio di auctores classici

Lo studio in particolare di Ovidio e di Virgilio si concreta ora nel commento corredato di glosse in prosa per spiegarne i vari livelli di significato.

 

e) elementi di carattere sociale e storico

Passando dal sistema feudale al sistema statale burocratico e comunale, vengono registrati dei cambiamenti per quanto riguarda la funzione sociale da attribuire alla poesia e al ruolo svolto dal poeta. Infatti la stabilità socio-economica, garantita dall'attività pubblica che svolgono (sono tutti avvocati, notai, medici, ...) consente di guardare all'attività privata della poesia con grande autonomia. La finalità del poetare non è più il guadagno, ma il raffinamento linguistico e retorico della poesia stessa.

 


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