Glossario
Artel’ (plurale: arteli)
associazione di produzione di operai o di artigiani che con l’apporto di capitale e di forza lavoro si univano in una lega di persone che godevano di eguali diritti ed erano legate da un forte senso di solidarietà.
Barš
činaprestazione d’opera gratuita dei contadini nelle terre dei signori (forma predominante nel sud).
Bunt
ribellione, rivolta.
Buntari
rivoltosi. Così si definivano i populisti, soprattutto ucraini, che si ispiravano al pensiero bakunista.
Katorga
lavori forzati.
Narod
popolo.
Narodniki
populisti.
Narodni
čestvopopulismo. Il termine entra nell’uso solo negli anni Settanta.
Narodovol’cy
aderenti alla Narodnaja volja.
Obrok
tributo versato in natura o in denaro al signore dai contadini (forma predominante nel nord).
Obš
čina (plurale: obščiny)istituzione comunitaria di origine indoeuropea sopravvissuta fino agli inizi di questo secolo in vaste zone abitate da popolazioni slave. Prevedeva una proprietà collettiva della terra e una sua distribuzione periodica tra i contadini della comunità, secondo criteri che variavano da zona a zona. Era responsabile delle tasse, del servizio militare e di altri obblighi verso lo Stato.
Pomeš
čikiproprietari terrieri.
Razno
čincyintellettuali non nobili di varia provenienza (figli di piccoli funzionari o di preti che non seguivano la vocazione dei padri).
Zemlevol’cy
aderenti alla Zemlja i volja.
Nota sulle grafie
Per la traslitterazione dei nomi russi nel nostro alfabeto ho seguito la grafia scientifica internazionale adottata anche dal Dizionario Enciclopedico Italiano tranne nei casi in cui ho mantenuto le grafie ormai acquisite dall'uso (per esempio Mosca anziché Moskva, Zar anziché Car'; ecc.). Per quel che concerne la pronuncia si tenga presente che:
c = z aspro (come nella parola piazza);
č
= c (come nella parola cena);ch = c toscana nella parola casa;
e = je (raramente e);
ë = jo (sempre accentata);
o protonico si pronuncia quasi come a;
g = g dura (come nella parola gatto);
š = sc (come nella parola scena);
šč = sc+c (per cui la parola obščina si pronuncia obsc-cina);
v = si legge f davanti a consonante sorda o in fine di parola;
y = ui gutturale;
z = z dolce (come in italiano zucchero);
ž = j francese (come nella parola jour).
L'apice (') è un segno di raddolcimento e indica la palatizzazione della consonante precedente.
Le date sono nello stile del vecchio calendario giuliano, arretrato di dodici giorni per l’Ottocento e di tredici per il Novecento.