Nodo mezzo barcaiolo.

 

 

È sostanzialmente un freno, e per questo può essere usato anche nei casi in cui necessiti frenare una calata, ma soprattutto è divenuto il mezzo per l'assicurazione dinamica su ancoraggio fisso, che sarà esaminato dettagliatamente più avanti, per specifica adozione deII'U.l.A.A. Perciò è necessario conoscerlo a fondo e saperlo eseguire in modo veloce e corretto anche con una sola mano. 

La sua esécuzione richiede molta attenzione perché è facile sbagliano ed a questo scopo viene indicato con A il capo della corda che può ricevere lo strappo, in caso di caduta dell'assicurato, primo o secondo di cordata che sia, o che debba sostenere il peso in caso di calata; con B indichiamo invece la corda tenuta da chi trattiene. 

 

Il nodo mezzo barcaiolo ècomposto da due asole, una chiusa ed una aperta; l'asola chiusa va eseguita col capo B, tenendo comunque presente che il capo A dovrà trovarsi a destra o a sinistra a seconda della direzione di movimento di chi arrampica. 

In questo modo il capo A, sottoposto a strappo o carico, si troverà sempre dalla parte del braccio fisso del moschettone. Esso deve potersi rovesciare da una parte o dall'altra della barra del moschettone, a seconda che si debba lasciare o recuperare corda, e tale rovesciamento deve avvenire senza pericolo di bloccaggio. Per questo bisogna evitare di usare moschettoni di forma triangolare, infatti l'angolo acuto rende più difficoltoso il ribaltamento del nodo (specialmente con corde del diametro di 11 mm) e in caso di caduta può strozzarlo e addirittura rompenlo. Dovranno essere usati, perciò, moschettoni con l'angolo di base quanto più aperto possibile, e muniti di ghiera per evitare il pericolo di apertura. Il nodo deve essere sempre manovrato con due mani; una sul capo A e l'altra sul capo 8, come più dettagliatamente verrà trattato nell'apposito capitolo dell'assicurazione dinamica (fig. 57).

 

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Pagina aggiornata al 25/11/2002