Lust For Life, Nightclubbing da
Trainspotting
Un primattore di quelli che non nascono più. Un uomo che è il simbolo di una generazione, di un'epoca, di un modo di concepire il Rock.
"Le uniche certezze le avevo stando sul palco"
"I momenti da cui
traggo maggiore energia sono quelli in cui me ne sto seduto a
comporre..."
Per
30 anni lo abbiamo chiamato Iggy Stooge, the Iguana, Iggy Pop. Oggi lo vogliamo
chiamare semplicemente James Osterberg. Sì, perchè dopo così tanti anni di
militanza attiva nel rock con eccessi, abusi, ricoveri, fughe, amori a 360
gradi, disperazione e musica, ci sembra giunto il momento di chiamarlo
rispettosamente con nome e cognome. Mantenendo la fama di personaggio
camaleontico, James Osterberg celebra i suoi 48 anni con un prodotto "fast food,
da igoiare mentre stai andando al lavoro" come dirà più avanti nel corso
dell’intervista. 10 brani quasi completamente agli antipodi rispetto al
precedente "American Caesar", il quale pareva più un vero concept album che non
um disco di rock puro, come invece ci appare questo "Naughty little doggie", nel
corso di cui ci viene restituito il James snervato al quale tutti eravamo
affezionati. Il livello compositivo è soddisfacente e lo sono anche le pause
riflettenti la parte più intima del nostro uomo, quella che lo porta ad amare
considerazioni sul proprio io e su tutto il circondario, costituito
principalmente dai temi più vicini al personaggio, non ultimi femmine e droga.
La musica pur nella sua non lunghissima durata (circa 40 minuti) ti prende e ti
tiene attaccato ad essa cercando di vincolarti con una vera presa da lotta
libera. Da "I wanna live" a "Look away" è come attaversare un tunnel di calore
in pochi minuti, per poi però arrivare al termine del lavoro con la
consapevolezza di aver partecipato ad un happening rock organizzato da una mente
instintiva, perversa ma assolutamente mai "vecchia" nelle proprie concezioni. Il
suo rock è tutto lì, nella sua arrogante semplicità, senza voli pindarici ed
esperimenti che avevano fatto di "American Caesar" un opera controversa ed
individualista. E se ancora si dovesse parlare di Stooges reunion ben venga, ma
soltanto se curata e sentita come debba uscire dalle viscere dello stomaco,
perchè nel caso contrario dovesse solo rappresentare un fattore commerciale,
allora James dovrebbe poi fare i conti con la parola tradimento, vocabolo per
adesso fortunatamente ancora a lui sconosciuto. "Naughty little doggie" è tutto
qui, non c’è altro da dire, mentre il nostro eroe si prepara alla logica
conseguenza di ogni uscita (interviste, foto, video, concerti) proviamo un
contatto diretto con lui, per constatare se l’eccitamento e la carica siano
ancora al loro posto, anche se dopo aver analizzato il disco non avrei alcun
dubbio in proposito. Sei stato un personaggio scomodo negli anni 60 e senz’altro
lo sei ancora oggi. Cosa è fondamentalmente mutato fra allora ed adesso?"I.P"
Tante cose non sono più le stesse, come la televisione, che allora non esisteva
proprio mentre oggi è capace, se rientri negli interessi del network, di starti
dietro fino allo sfinimento. Anche il rapporto con voi è diverso: negli anni 60
venivo intervistato al massimo una volta ogni sei mesi mentre ora rilascio quasi
sei interviste al giorno! Allora c’era caos un po’ dovunque, le uniche certezze
le avevi sul palco dove stavi a contatto col tuo pubblico, mentre quando
scendevi tutto tornava misterioso: pensa che il mio scopritore che mi introdusse
all’Elektra Records rimase incantato non dalla musica che producevamo ma dalla
violenza con cui mi esponevo all’audience quando suonavamo nei locali di Los
Angeles.La pubblicazione di "American Caesar"aveva fatto dire un po’ a tutti che
Iggy Pop aveva raggiunto una sua maturità. Con che mentalità hai affrontato
questo nuovo lavoro?
(Iggy Pop) Con una mentalità da fast food, qualcosa di
svelto da prendere ed ingoiare magari mentre stai andando al lavoro, capisci il
senso....Certo, ma dimmi, è stato un album facile da mettere insieme o
no?
(I.P) E’ stato piuttosto duro, perchè le cose che mi riescono più
impegnative da comporre sono proprio le parti più selvagge, e qui ne puoi
rilevare diverse, mentre sono abbastanza versatile quando si tratta di fare
ballads.Cominciamo a guardare le canzoni, magari partendo dalla prima, "I Wanna
Live"...
(I.P) Ho cominciato a comporla circa 5 anni fa con questo mio amico,
un tatuato, imbecille, alcolizzato, picchiatore, motociclista e canadese
chiamato Whitey, e stando a lungo insieme a lui ho cominciato a sentirmi addosso
molte responsabilità, come quando si dice che un uomo che diventa adulto diventa
più responsabile. Io voglio spingere e tirarmi indietro quando e come mi pare,
in pratica "I wanna live", voglio vivere. E’ duro esprimere certi concetti
quando non li stai vivendo, non te li senti veramente addosso, e solo dopo
"American Caesar" ho sentito gli stimoli giusti per concepire altri soggetti,
differenti da quelli trattati su quel disco.Non ho idea di quante stazioni radio
avranno il permesso di tarsmettere il secondo brano, "Pussy walk"...
(I.P)
Pussy Walk è grande, è veramente grande, e mi è venuta fuori in questo modo:
stavo camminando giù per la 14ma strada e c’erano un sacco di belle ragazze
sicuramente Caraibiche e sudamericane che stavano andando in giro alla ricerca
di qualche negozio economico per fare shopping a Manhattan. Ho visto tutte
queste deliziose bellezze esotiche e ho pensato "Non le conosco, le vorrei
conoscere, voglio conoscerle, e voglio avvicinarmi a loro il più possibile". ma
poi sono salito al primo piano degli studi di registrazione e ho cercato di
dimenticarle, ma non ci riuscivo, così ho cominciato a scrivere qualcosa
pensando a loro, testi ed anche parti musicali, e non sembrava affatto male il
tutto. Successivamente a Hollywood, dove abbiamo praticamente inciso la canzone
completa, ho modificato il secondo verso, quello che parla delle ragazze
minorenni, completandola definitivamente. Davvero un pezzo molto carino.In
definitiva l’album dove è stato inciso allora?
(I.P) L’ho registrato a Los
Angeles perchè è il posto più sbagliato che esista, e volevo andare dritto
dritto in quello che noi chiamiamo la "pancia della bestia". Volevo fare
qualcosa alla portata di tutti, non volevo essere troppo "artistico" come nel
precedente, così siamo finiti a lavorare in un posto chiamato The Valley dove i
maschi dicono sempre " Ok, quale è il programma per stasera, siamo abbastanza
eleganti?" e le femmine "Ciao, sono Shery, ti ricordi di me?,hai tanti soldi in
tasca, hai una bella macchina, sei troppo carino, vuoi scopare?" e cosette di
questo genere. A proposito, mi è giunta voce che due tue canzoni compariranno
nella colonna sonora di un nuovo film, credo che si intitoli "Train spotting".
Sono canzoni che hai inciso apposta o si tratta di roba già edita?
(I.P)
Sinceramente non so ancora se ci sarà qualcosa di mio in quella sountrack,
magari si, e chi lo sa...Un amico mi ha riferito qualcosa, ma tutto dipenderà
come sempre dalle decisioni delle compagnie discografiche, le quali tendono più
a lanciare cose nuove di band emergenti, una specie di "Hey ragazzi, dovete
comprare i dischi di questi gruppi moderni che suonano le fottute canzoni di una
volta". Questa è la moda del momento.Nel brano "Knucklehead" mi sembra che tu
metta in croce qualcuno
(I.P) Chi secondo te?In un punto te la prendi con i
DJ’s...
(I.P) Oh sì, è vero, e un po’ ne sono dispiaciuto. I DJ’s non sono
malvagi , anzi li trovo piuttosto carini, mentre quello che non sopporto è tutta
quella musica di merda che ti propinano, quelle robe che personalmente me lo
fanno sempre ammosciare, ah,ah...Cosa mi puoi dire delle melodie vocali di "To
Belong", ricordano molto certe cose.....
(I.P)I Nirvana, certo lo ammetto,
assomigliano ai Nirvana. Mi ricordo che stavo osservando un passero sul
davanzale della mia casa a New York, ed aveva un’ala spezzata. Mi sono detto:
"Ecco, anche questo è un destino che la vita ti riserva, come potrebbe toccare a
me, povera fottuta bestia". Non voglio star qui adesso a cercare di spiegarti il
discorso della canzone, ma ti dico soltanto che ho lasciato una parte della mia
anima in quel testo.Secondo te, ti puoi considerare un maniaco del lavoro? Mi
riferisco a tutto ciò che hai in cantiere, non ultima la voglia di fare
l’attore...
(I.P)Sì, lavoro molto anche in altri settori, per esempio ho
appena finito di comporre alcuni pezzi per un lavoro di danza contemporanea, sto
attualmente lavorando sui testi di un nuovo film, ho preso parte ad un paio di
lungometraggi l’anno scorso e poi, epoi ho fatto tante altre stronzate che non
ricordo più. Ah, sì, ho trovato il tempo anche, tra un impegno e l’altro, di
disegnare una nuova linea di preservativi, e mi sono parecchio divertito!Sono
sempre più frequenti le voci di corridoio che vedrebbero gli Stooges uniti
nuovamente. Puoi anticiparmi qualcosa a proposito?
(I.P) Non lo so, proprio
non lo so. Mi sono bevuto il cervello quest’ultima settimana a causa di tutta
questa ridda di voci. Se ciò accadesse ci saranno molte persone in disaccordo su
questa riunione, e questo non mi dispiace. Molti non vedranno di buon occhio
quattro vecchi fottuti cialtroni perennemente in odio verso gli altri riunirsi
insieme. Non so ancorase la faremo, ma se dovessimo decidere di sì, lo farei
soprattutto per Scottie Asheton, il batterista e fratello di Ronnie. lui l’ha
sempre avuto nel cuore il sogno di riformare gli Stooges, anche se io lo ho
spesso smorzato, dicendogli come avremmo potuto dirci " Hey, facciamo un nuovo
disco poi andiamo in tour a girare per il mondo rifacendo tutti i nostri vecchi
hit di un tempo". Non ho lo spirito adatto per farlo. Come potremmo riunirci
noi, con i nostri fottuti diversi interessi? Mi sento ancora troppo legato, sia
mentalmente che emotivamente con quei fratelli, perchè li ho sempre considerati
come le prime due persone al mondo che mi hanno insegnato ad essere realmente
cattivo. Io devo molto a loro, e non vorrei che questa operazione ci portasse
solo merda e nient’altro. Proprio non so, non so....Riparliamo del disco. C’è un
momento abbastanza rilassato che si chiama "Shoe Shine Girl". C’è qualche
riferimanto particolare?
(I.P) Sicuro, si parla di una ragazza che esiste
veramente, e lavora all’aereoporto di Phoenix, Arizona. E’ parecchio carina, e
gli uomini si fermano spesso a guardarla. Ovviamente lei non è al corrente di
essere il vero personaggio della canzone in questione, e di sicuro un giorno mi
recherò da lei e sarò molto onorato di metterla a conoscenza del fatto.Di sicuro
anche per Iggy pop si sta avvicinando una nuova stagione di tourneè, e dal vivo
rimani una leggenda. Sono certo che molta della tua energia la trovi nel
contatto diretto col pubblico...
(I.P)Mi dispiace, hai sbagliato. I momenti
dai quali traggo maggior energia sono quando finisco di comporre un brano dopo
essermi appiattito il sedere sulla sedia per molto tempo, allorchè divento
sospettoso e mi dico "Sarà un bel pezzo oppure no?". E quando mi siedo in studio
e finalmente me la riascolto dopo averla incisa sul tape e realizzo che mi
piace, ecco, in quel momento mi sento Dio, sto benissimo. Dal vivo è molto
differente per me, contrariamente a quanto tu possa credere, perchè trascorro le
due ore antecedenti lo show con addosso un nervosismo persistente, mentre le due
ore dopo il termine del concerto le trascorro serenamente, libero e totalmente
rilassato.Senti di abusare ancora molto di te stesso sul palco?
(I.P) Non ho
mai sottoscritto la teoria che Iggy Pop abusi sempre di se stesso sul palco. Ci
sono state molte persone che me lo hanno chiesto per parecchio tempo, senza
pensare a quante volte loro stessi abbiano abusato di se stessi sdraiati sul
letto da soli e con la mano sinistra ah,ah, oppure nel proprio lavoro che
senz’altro odiano a morte, oppure nelle loro intollerabili condizioni psichiche
di condurre una vita stressante o monotona.Per finire,c’è qualcosa che Iggy Pop
non ha ancora fatto e che ti piacerebbe fare, anche a livello di puro
divertimento? Oppure qualche rimpianto?
(I.P) Ci sono almeno una tonnelata di
stronzate che non sono mai riuscito a fare, ma conto di riuscire a trovare il
tempo per coprirle tutte. Quello che voglio fare adesso è scrivere la partitura
per un film, e ci sto lavorando sopra da mesi ormai. Poi mi piacerebbe fare
qualcosa di caldo, magari anche abbastanza acustico ma non come quelle stronzate
di Unplugged che circolano adesso, dove tutti gli artisti che le fanno
dichiarano sempre"questo disco nasce dal profondo del mio cuore..", tutte
cazzate! Un altra cosa che mi ispira sarebbe quella di trovarmi in un night club
di New York, magari verso l’una o le due di notte davanti a persone eleganti che
sorseggiano i loro drinks per cantare accompagnato da un pianista canzoni che
parlano di emozioni e realtà, una cosa adulta ed anche dignitosa.Un ultima
curiosità tornando allo scioglimento degli Stooges: in quei momenti, c’era
qualcosa che potevi rimpiangere oppure eri veramente convinto del fatto di
andarsene ognuno per la propria strada?
(I.P) Oh no, ero troppo fuori in
tutti i sensi per avere dei rimpianti in quei giorni e poi cosa cambiava, ormai
eravamo sciolti. Quante storie diverse ho dovuto ascoltare in tutti questi anni
a riguardo di quello scioglimento...fottute stronzate di ogni tipo, che
contribuivano a creare intorno a me un atmosfera ostile ovunque andassi. Te ne
racconto una accadutami 2 o 3 anni fa in un club: mi sento chiamare da due tizi
mai visti prima che mi dicono "hey, tu sei Iggy Pop non e vero?" ed io "Sì, e
allora?" e loro"bene, tu sei quel fottuto rotto in culo che ci ha distrutto la
casa nel 1983 mentre noi eravamo in vacanza ai caraibi. Te la avevamo affittata
e tu l’hai distrutta!".Questi tizi erano veramente arrabbiati, ma io non
ricordavo di averli mai conosciuti, forse era l’effetto negativo chiamato Iggy
Pop!
Max Mingardi
(Foto: D. Sims/C. Cuffaro)