«Il nazismo per i Testimoni di Geova ha significato morte e dolore. Anche noi purtroppo abbiamo pagato un grosso tributo di sangue a questa ideologia di morte...». Dopo anni di silenzio e di mistificazioni i Testimoni di Geova per fare chiarezza su una delle pagine più tristi della loro storia scelgono di parlare agli studenti organizzando una serie di incontri nelle scuole italiane. Ieri mattina Giuseppe Battistoni, responsabile dell'ufficio relazioni pubbliche dei Testimoni di Geova della Calabria , parlando agli studenti del magistrale “Vito Capialbi” ha ripercorso con estrema lucidità le vicende storiche che hanno caratterizzato “la persecuzione nazista contro i Testimoni di Geova i quali con incredibile coraggio seppero resistere all'arroganza di un'ideologia fondata esclusivamente sull'annientamento ed eliminazione fisica del “diverso”. Nel suo racconto storico Battistoni ha ricordato la resistenza eroica dimostrata durante il Terzo Reich dai seguaci di Geova che per le loro idee e scelte sono stati trucidati, al pari degli ebrei e di altre minoranze etniche nei campi di concentramento. «Siamo stati perseguitati – ha ribadito l'esponente religioso – esclusivamente per motivi di carattere religioso e per aver saputo dire “No” al progetto politico di Hitler. Per questo, anche se i libri di storia tacciono, abbiamo subìto ogni tipo di violenza e persecuzione...». Nella sua lucida analisi storica Battistoni ha sottolineato che i Testimoni di Geova furono la prima associazione religiosa ad essere bandita dalla Germania nazista. Dai lagher, secondo i dati forniti dal responsabile dell'ufficio relazioni, sono passati 10000 mila Testimoni di Geova. Di questi circa 2000 sono stati uccisi. Anche la Calabria ha avuto le sue vittime innocenti. Nel corso dell'incontro è stato proiettato un breve filmato che ha ricordato le fasi salienti di questa lotta per la fede di fronte all'attacco violento nazista. Gli studenti con le loro domande hanno contribuito ulteriormente a chiarire gli aspetti più oscuri di questa persecuzione da sempre taciuta dalle fonti storiche ufficiali. 

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